Le indagini hanno accertato in seguito che la donna aveva approfittato delle condizioni di salute del capo, che soffre di vuoti di memoria, per offrirgli un caffè corretto con benzodiazepine. Questo, dopo aver fatto sparire 20mila euro dai conti della società.
La sera del 2 febbraio 2009 è stata ritrovata dalla polizia nel suo ufficio, distesa sul pavimento con la camicia e il reggiseno tagliati. Accanto a lei c'erano un paio di forbici insanguinate mentre il manager vagava negli uffici in stato confusionale. Entrambi furono portati in ospedale e la segretaria lo denunciò per violenza sessuale.
E' stata condannata dal Tribunale di Milano a cinque anni di carcere per aver inscenato una violenza sessuale dopo aver drogato il suo datore di lavoro. Per i giudici l'imputata, Silvia V., che era stata assunta nel settembre del 2008 da un manager 64enne, è colpevole di calunnia, appropriazione indebita, truffa, stato di incapacità procurato mediante violenza, lesioni volontarie e danneggiamento.
venerdì 29 ottobre 2010
Anna Nicole Smith fu uccisa, 2 condanne
L'accusa aveva sostenuto che i tre avevano usato la frode per fornire farmaci oppiacei e sedativi. Gli avvocati difensori, invece, avevano dichiarato che i loro clienti erano inconsapevoli della dipendenza della Smith a farmaci da prescrizione e hanno semplicemente cercato di alleviare il dolore cronico fisico ed emotivo della donna. Stern e Erosevich rimangono ora in libertà in attesa dell'udienza fissata il 6 di gennaio per ascoltare la condannaHoward Stern è colpevole di avere fornito nomi falsi per l'acquisto di medicinali destinati alla modella di Playboy. Anche la psichiatra Khristine Erosevich è stata giudicata colpevole di avere prescritto con metodi illegali il medicinale Vicodin alla modella.
La psichiatra e il fidanzato della modella Anna Nicole Smith, morta in Florida nel 2007 per una overdose accidentale di medicinali, sono stati dichiarati colpevoli di complotto
La playmate
Anna Nicole Smith: La sua vita in un opera
Anna Nicole Smith indagato l'ex compagno
giovedì 28 ottobre 2010
Ruby: sono stata usata da media e pm, oltre a Berlusconi c'era Emilio Fede
"Un'amica mi ha portato nella villa del presidente Berlusconi il 14 febbraio, è l'unica volta che ci sono stata, ma nessuno sapeva che ero minorenne, io ho detto di avere 24 anni. La serata è stata tranquilla, prima una cena, poi il premier si è messo a cantare. Era la prima sera che mi vedeva e per questo mi ha dedicato una canzone". Verso mezzanotte Ruby lascia Arcore. "Il premier - rivela la giovane - mi ha regalato una collana di Damiani e dato una busta. Tornando, mentre ero in taxi, l'ho aperta e c'erano 7mila euro in contanti".
"Sono stata ad Arcore solo una sera e quello che raccontano i giornali sono cazzate". Ruby, la ragazza marocchina al centro del presunto scandalo che coinvolge Silvio Berlusconi, smentisce e rilancia: "Dietro questo polverone c'è una sola persona, il giudice Pietro Forno. Mi ha usata per attaccare il premier". A Tgcom la giovane rivela: "Sono dispiaciuta, vedo coinvolte persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio".
Fonte tgcom
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Sarah Scazzi: Sabrina nascose il suo diario per alcuni giorni
Nel pomeriggio Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah, è entrata negli uffici della procura di Taranto per un colloquio con i magistrati. Non si conoscono i motivi per i quali gli inquirenti hanno deciso di parlare con la madre della 15enne. Negli ultimi giorni la mamma di Sarah, nel corso di interviste, ha ribadito la convinzione che la nipote Sabrina Misseri stia mentendo e che continuerà a mentire.
Sabrina Misseri trovò in casa della cugina Sarah, scomparsa da poche ore, un diario che non venne consegnato subito agli investigatori. La 22enne, infatti, decise di conservarlo per alcuni giorni prima di darlo ai carabinieri. La circostanza è emersa dopo gli interrogatori ad alcune persone "informate sui fatti". La giovane è accusata, finora, di aver aiutato il padre nell'omicidio di Sarah.
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mercoledì 27 ottobre 2010
Indonesia: si aggrava il bilancio dell'eruzione
Continua ad aggravarsi anche il bilancio delle vittime dell'eruzione del vulcano Merapi, avvenuta sull'isola di Giava: sono almeno 28 le persone rimaste uccise.
Per il vulcano l'allarme rimane sempre alto, perché secondo gli scienziati la pressione sotto la cupola di lava del Merapi potrebbe causare un'esplosione potente. "L'energia è in procinto di aumentare. Speriamo che si sprigioni lentamente", ha spiegato un vulcanologo che lavora per il governo. "Altrimenti, potrebbe esserci un'eruzione potenzialmente enorme, più importante di ciò che abbiamo visto da molti anni"
Lo tsunami causato il 25 ottobre da un terremoto di magnitudo 7,7 sulle isole indonesiane dell'Oceano indiano ha fatto 154 morti, mentre i dispersi sono circa 400. Il nuovo bilancio è stato fornito dalle autorità indonesiane.
Sabrina Misseri "Vicina al pozzo dove finì la cugina" inchiodata dai tabulati
E' quanto emerge dai tabulati telefonici al vaglio degli investigatori. Gli inquirenti hanno notato che il telefonino di Sabrina era agganciato alla cella della zona di Nardò, la stessa che copre il pozzo dove il corpo di Sarah fu nascosto. "Non è vero, ero con Mariangela", si difende Sabrina.
Sabrina Misseri e il padre erano insieme quando il cadavere di Sarah Scazzi è stato buttato nel pozzo di contrada Mosca ad Avetrana. E' quanto emerge dai tabulati telefonici al vaglio degli investigatori
Sabrina nell'interrogatorio dice che mentre ha mandato quel messaggio era insieme a Mariangela, ma in quel momento Mariangela, sempre secondo i tabulati, risulta essere da un'altra parte.
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martedì 26 ottobre 2010
Sarah Scazzi: pare sia stata ritrovata l'arma del delitto durante l'ultimo sopralluogo
Ritrovare la corda che avrebbe ucciso Sarah Scazzi è di fondamentale importanza, dato che dall'autopsia risulta possibile che la piccola sia stata ammazzata con una corda ma non è accertato al cento per cento. Inoltre, sempre dalle analisi fatte sul cadavere di Sarah, risulta che "le lesioni riscontrate sul collo sono compatibili con l'azione di una persona di sesso femminile, non particolarmente gracile".
Potrebbe esserci una svolta definitiva nel caso di Sarah Scazzi, nell'ambito delle ricerche dell'arma del delitto. Secondo alcune indiscrezioni che giungono da Avetrana, sarebbe stata ritrovata la corda che avrebbe strangolato la 15enne uccisa il 26 agosto dallo zio Michele Misseri, con la complicità presunta della figlia di quest'ultimo, Sabrina Misseri.
A Matrix Concetta manda un toccante messaggio
Il toccante messaggio si chiude con un altro passaggio, proprio sulla resurrezione che secondo la mamma di Sarah Scazzi "sarà un tempo meraviglioso perché potrò riabbracciare mia figlia"
La missiva, scritta di pugno, verrà mostrata e letta integralmente a "Matrix" di questa sera (Canale 5, ore 23). Dal testo trapelano rabbia e voglia di vendetta: "Geova è al mio fianco - scrive - Ho fiducia in lui quando dice: "Fate posto all'ira, la vendetta è mia". Concetta ribadisce di credere nella resurrezione.
lunedì 25 ottobre 2010
Elisa Claps fu aggredita anche da morta con forbice e lama
"Il taglio di tutti i vestiti e lo spostamento di alcuni di questi - scrive il perito - (operazioni svolte probabilmente anche rivoltando il corpo) necessitano che l'aggressore abbia continuato ad agire sul corpo stesso per un tempo relativamente lungo dopo la morte, o comunque dopo che la vittima non era più in grado di opporre qualsiasi resistenza".
Secondo la paleontologa Eva Sacchi, l'assassino di Elisa Claps si accanì sul corpo della giovane "per un tempo relativamente lungo dopo la morte". Lo si legge nella perizia depositata alla Procura di Salerno, nell'ambito del primo incidente probatorio sull'omicidio della ragazza di Potenza. Gli accertamenti, inoltre, avrebbero evidenziato che chi uccise Elisa, agì con almeno due armi, "una forbice di medie dimensioni e una lama molto tagliente".
Il bottone rosso trovato nel sottotetto "in prossimità del cadavere" può essere appartenuto all'abito di un cardinale, si legge ancora nella perizia. Il bottone non è compatibile con quelli dell'abito talare di don Mimì Sabia, il giallo rimane aperto però: proprio quell'abito fa supporre, infatti, a chi lo ha analizzato, che i bottoni siano stati sostituiti.
Registrazione ufficiale dell'interrogatorio di Michele Misseri
La registrazione ufficiale del primo interrogatorio dell'assassino della povera Sarah Scazzi. Lo zio, Michele Misseri, in questa prima confessione, ancora non coinvolge nel delitto la figlia Sabrina ma si lascia sfuggire un "abbiamo"... lapsus o verità anticipata incosciamente?
Omicidio Sarah Scazzi: l'interrogatorio di Michele Misseri. Ricostruzione
Omicidio Sarah Scazzi: l'interrogatorio di Michele Misseri. Ricostruzione
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domenica 24 ottobre 2010
Gli interrogatori di Michele e Sabrina Misseri I verbali
AVETRANA - Sabrina è sicura: «Mio padre ha ucciso Sarah e mi ha tirato un tranello». Gli investigatori hanno un´altra certezza: «Suo padre non mente. Sarah l´ha uccisa anche lei». Mariangela, l´amica aveva avuto qualche sospetto: «A me i dubbi mi sono venuti subito, secondo me la voce di Sarah l´ha sentita lei e qualcosa ha visto pure». Michele Misseri aggiunge: «Sabrina mi disse: "Fai presto, sta arrivando Mariangela, la devo bloccare"». Eccole le voci dei protagonisti del caso Sarah Scazzi raccontate da loro stessi in più di mille pagine di nuovi verbali. «Le studieremo, vogliamo ricorrere in Cassazione», spiegano gli avvocati della Misseri, Emilia Velletri e Vito Russo che tengono a precisare: «Mai abbiamo detto che Misseri sia stato imboccato da nessuno ma solo che le sue nuove dichiarazioni fossero indotte dalla necessità di non apparire come un mostro».
Nel racconto davanti ai pm Franco Sebastio, Mariano Buccoliero e Pietro Argentina e al gip Martino Rosati per la prima volta Sabrina racconta che il giorno dell´omicidio suo padre le disse di aver trovato una sim card, forse del telefonino di Sarah. E che le chiese di andarla a cercare con lui proprio giù in cantina.
Gip.: Ma lei pensa che suo padre abbia ucciso Sarah?
Sabrina: Sì
È il 15 ottobre: Michele Misseri, che nella notte tra il 6 e il 7 ottobre scorsi aveva confessato di aver ucciso la nipote Sarah Scazzi, facendo ritrovare anche il cadavere della ragazza, è di nuovo di fronte al pm Mariano Buccoliero.
È presente anche il difensore Daniele Galoppa. Smentendo quanto aveva affermato nel corso della precedente confessione - che aveva commesso il delitto da solo e all'insaputa di tutti, comprese la moglie e la figlia Sabrina, chiama in causa proprio quest'ultima. Ecco il verbale della seconda confessione di Michele Misseri.
PM MARIANO BUCCOLIERO: ... chi porta Sarah nel garage, Michè?
MICHELE MISSERI: L'ha portata Sabrina (...) Forse Sabrina l'ha portata giù per verificare il fatto che io avevo messo la mano.
PM: Sì, quindi qualche giorno prima che avevi messo la mano sul sedere di Sarah.
MICHELE MISSERI: Sì, a quel punto non ci ho visto più e l'ho legata.
PM: Quindi è scoppiato un litigio giù?
MICHELE MISSERI: Sì. (...)
PM: Cioè Sabrina non ci credeva? (...) Sarah invece diceva che era vero questo fatto.
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: E quindi poi, quando è arrivata a casa, Sarah ha visto prima Sabrina, quindi è passata dal cancelletto, è entrata dentro e ha incontrato Sabrina: è così, Michele?
MICHELE MISSERI: Sì. (...)
PM: Sarah voleva venire nel garage, voleva chiarire pure lei o lei si rifiutava?
MICHELE MISSERI: Si rifiutava. (...)
PM: E come è stata portata Sarah da Sabrina, in che modo è riuscita a portarla?
MICHELE MISSERI: L'ha portata così malamente (...) con la forza (...) l'ha tirata. (...)
PM: Sarah voleva scendere nel garage?
MICHELE MISSERI: No, non voleva scendere.
PM: E che cosa diceva? «Lasciami stare, voglio tornare a casa»? Che cosa diceva? (...)
MICHELE MISSERI: Diceva: «Lasciami stare e fammi andare a casa». (...) Sabrina ha detto: «no, adesso mi devi far sentire con la tua bocca cosa Š successo».
PM: Sì, e quindi?
MICHELE MISSERI: E poi in quel momento io non ci ho visto più. (...) Sabrina l'ha bloccata (...)
PM: Ma tu che cosa hai detto a loro due Michè?
MICHELE MISSERI: Io a loro due ho detto che non era vero (...)
PM: ... eh ma Sarah ha detto: «È vero che c'è stata la mano sul sedere», poi?
MICHELE MISSERI: Sì. (...)
PM: E Sabrina, quando Sarah ha detto questo, che reazione ha avuto? Si è arrabbiata con Sarah?
MICHELE MISSERI: Si è arrabbiata con Sarah per quello che aveva detto (...) Non so se le ha dato uno schiaffo, non mi ricordo (...)
MICHELE MISSERI: Con le mani la teneva stretta PM: Ma abbracciandola tutta quanta?
MICHELE MISSERI: Sì. ( .. .)
PM: E Sarah che cosa faceva Michè?
MICHELE MISSERI: Se ne voleva andare (...) gridava. (...) Ho detto: «lasciala andare»; ha detto [Sabrina: n.d.e.]: «no mi deve dire prima la verit… cosa Š successo; (...) poi in quel momento io ho perso io pazienza. (...)
PM: ... tu quando Sabrina la teneva stretta hai messo la corda intorno al collo di Sarah?
MICHELE MISSERI: Al collo di Sarah.
PM: E hai stretto.
MICHELE MISSERI: Ho stretto.
PM: Quando tu hai stretto, Sabrina ha continuato a mantenerla stretta a Sarah?
MICHELE MISSERI: No, si è presa paura e l'ha lasciata.
PM: Quando l'ha lasciata? Quando tu l'avevi gi… stretta?
MICHELE MISSERI: Quando la stavo stringendo. (...) Sabrina ha detto: "lascia stare ora l'ammazzi eh ... « (...) mi ha detto: "finiscila"; per la forza che avevo io era troppa... (...)
PM: ... per quanto tempo Sabrina ha continuato a tenerla stretta, mentre tu le attorcigliavi la corda al collo?
MICHELE MISSERI: Roba di minuti. (...)
PM: Sabrina stava piangendo quando comunque ancora la teneva stretta a Sarah?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Quanto tempo è durata questa azione Michè?
MICHELE MISSERI: Non so, saranno stati cinque, sei minuti. (...) [poi] Sabrina si è presa paura e se ne è andata sopra, io l'ho coperta con un cartone. (...).
PM: ... quando Sabrina stava stringendo, abbracciandola quasi Sarah, va bene, in quel momento Sarah stava piangendo?
MICHELE MISSERI: In quel momento sì. (...) MICHELE MISSERI: [Sabrina] La teneva con le braccia, poi se ne voleva andare che si è girata, in quel momento l'ho messa...
PM: Perché lei, Sabrina, in quel momento continuava comunque a tenerla stretta con le braccia
MICHELE MISSERI: Si la teneva stretta con le braccia, perché il corpo di sopra era libero. (...)
PM: Ma quando stavi stringendo, Sabrina non ha cercato di fermarti?
MICHELE MISSERI: No, Sabrina si è presa pure lei paura ... (...) non ha parlato di Mariangela, solo si è scioccata e se ne andata sopra.
PM: Ma Sabrina aveva la borsa di mare, l'asciugamano oppure era scesa ...
MICHELE MISSERI: no, ce l'aveva solo Sarah. (...) AVVOCATO: Quando ha stretto al collo la corda a Sarah, aveva intenzione di ucciderla?
MICHELE MISSERI: No, volevo darle solo una lezione. (...)
AVVOCATO: E questo perchè? Te lo aveva detto Sabrina?
MICHELE MISSERI: Sì. (...) non si poteva sapere per gli altri (...) sapere in giro (...) in paese ...
PM: Sapere in giro il fatto che lei aveva toccato il sedere della bambina, che l'aveva molestata?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Perchè Sarah minacciava di dirlo in giro?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: E questo qua lo ha detto Sarah a Sabrina?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Cioè Sabrina le ha detto: «papà vedi che dobbiamo dare una lezione a Sarah, se no quella va in giro a dire che tu l'hai molestata»?
MICHELE MISSERI: Sì. PM: ... e questo te l'ha detto lo stesso 26?
MICHELE MISSERI: Sì (...)
AVVOCATO: Quando stavi pranzando?
MICHELE MISSERI: Sì.
AVVOCATO: E stavi pranzando da solo in quel momento?
MICHELE MISSERI: Sì, stavo pranzando da solo. (...)
AVVOCATO: Ma ti ha detto Sabrina di prendere la corda, Michè?
MICHELE MISSERI: No la corda l'ho presa da me stesso. (...)
PM: ... in quella circostanza Sabrina ti ha detto che ti avrebbe portato Sarah sotto il garage?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Quindi ti ha detto, siccome doveva venire alle due e mezzo per andare a mare te la prendo io e te la porto nel garage e le diamo questa lezione. MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Ma che tipo di lezione voleva dare Sabrina? Come ha detto? «Dobbiamo dare botte, dobbiamo... », che cosa dovevate fare?
MICHELE MISSERI: No, le volevo solo mettere la corda al collo per spaventarla. (...)
PM: ... con Sabrina avete concordato che dovevate metterle la corda al collo per spaventarla?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Quindi era d'accordo Sabrina in questo discorso?
MICHELE MISSERI: Sì.
G.: E perché?
S.: Perché adesso inizio a collegare i tasselli, cioè il fatto che il cofano della macchina, che lui mi abbia voluto coinvolgere sin dal primo momento, perché io adesso collego, lui mi voleva far usare la macchina la sera
G.: Il motivo?
S.: Questo non lo so… Questa è la cosa che lui dice che era una terza figlia! Non l´ho ancora capito. A questo punto poteva uccidere anche me!
la sim fantasma
S. Il giorno della scomparsa lui mi ha detto della sim, mi ha voluto far scendere giù nella cantina con lui per trovare la sim. Lui me lo disse in poche parole il giorno della scomparsa, la sera, mi disse davanti alla mamma: «Guarda io ho visto una sim per terra…», ha detto lui, non si capiva. Io gli dissi: «Vabbè, se ce l´hai dammela che la diamo ai carabinieri».
G.: Ma suo padre quando le ha detto di aiutarlo a cercare una sim?
S.: Lui in poche parole mi disse il giorno che sparì Sarah… Uscì questo benedetto fazzoletto e la sim non c´era e lui mi disse: «O l´avrò persa in cantina o in campagna (…) Può essere che è di Sarah quella sim».
G.: Ma dove l´aveva trovata?
S.: Lui ha detto vicino la scuola guida e la Tavernetta, per strada.
G.: È vero che le chiese di spazzare nella cantina per cercare la sim?
S.: Lui disse a me e mia mamma: «Pulisci la cantina e vedi».
G.: Scusi, e lei non si è posta il problema: «Che ci ha fatto Sarah per perdere una sim qui dentro? Perché è entrata in questo garage?».
M.: No, lui ha detto… in poche parole aveva trovato questa sim, l´ha messa nel fazzoletto…
Pm: Suo padre le ha detto che quella poteva essere la sim di Sarah?
S.: Sì.
Pm: E perché non è andato a dirlo ai Carabinieri questo fatto?
S.: E perché io ho detto: «Se non c´è la sim che dobbiamo andare a fare?». (…) Non mi è sembrata una cosa importantissima in quanto alla fine non ho mai dubitato di mio padre, che dovevo andare a fare? Se non c´era la prova della sim!
I Soldi
Sabrina: «A me Sarah mi aveva detto soltanto dei soldi, ecco. quelle due volte che aveva fatto un regalo con i soldi»
Pm: "E beh? E lei cosa ha fatto?»
S.: «E io...ho detto io «va be´, Sarah, perché te l´ha spiegato?», ha detto «No, me li ha regalati così». Io in quel momento sono andata da mio padre, qualche giorno dopo e ho detto «papà, tu hai regalato dei soldi a Sarah, no?». Ha fatto «sì». Ho detto io «perché l´hai fatto?» E lui mi ha detto «no, siccome tu esci tutte le sere e paghi sempre tu, ti volevo dare un mano». Io dissi: «Papà, guarda, non c´è bisogno. Tanto pago comunque sempre io, Sarah lascia i soldi a» casa, quindi è inutile che lo fai». E lui ha detto «va beh, se mi dici così a qusto punto non le regalo più niente» e infatti Sarah non mi ha più detto poi che ha regalato soldi».
la dinamica
Pm: Dice suo padre che quando viene consumato il fatto lei dice «Devo scappare fuori che sta arrivando Mariangela». Da lei l´ha appreso.
S.: Ma questo lo dice lui (…) No, no, no (…) Io sto rimanendo scioccata per quello che dice mio padre. Cioè, veramente se lui mi vuole così bene mi sta mettendo in mezzo ad una situazione veramente assurda!
le molestie
G.: Lei sapeva se suo padre aveva mai rivolto attenzioni sessuali su Sarah?
S.: No (…) Visto che lei annotava tutto sul diario perché non ha annotato sui diari questa cosa? (…) Io infatti non so se credere a quello che sta dicendo mio padre.
G.: Voi figlie avete avuto mai problemi di questo genere?
S.: Io sono uscita tante volte in reggiseno e mutande e non mi ha mai sfiorato o fatto apprezzamenti
L´auto lavata
Sarah, secondo la ricostruzione dei magistrati era già morta. Davanti a casa Misseri arriva Mariangela.
S.: "Quando sono scesa giù per le scale, sono uscita dal cancello e c´era mio padre fuori, io mi ricordo che mi ha detto: «Mi raccomando, ferma Sarah se la vedi perché stiamo andando dalla zia». Però c´è stato un dettaglio che mi ero proprio dimenticata, quando mio padre mi dice: «Sabrì se vuoi stasera puoi usare la macchina che te la sto pulendo». E io ho detto: «A me non mi serve il cofano pulito», anche perché io facendo la battuta ho detto: «Davanti c´è la sporcizia, davanti possono crescere i funghi e gli asparagi» facendo la battuta (...) Mariangela ha riso.
venerdì 22 ottobre 2010
Sarah Scazzi : La sensitiva Rosemary Laboragine aveva visto giusto, era Settembre
La sensitiva Rosemary Laboragine, la donna che grazie alle sue visioni contribuì al ritrovamento del corpo senza vita della paracadutista Melania La Mantia, ora parla della scomparsa di Sarah Scazzi: "Non ho nessun flash positivo", dice. "Secondo me conosceva chi l'ha presa. La vedo portata via non per soldi, ma per violenza, una storia di sesso", ha aggiunto la sensitiva. "La vedo morta sepolta nelle campagne - continua - vicino ci sono legna e acqua, può essere un corso d'acqua o il mare, non so".
Sarah Scazzi: chiuso un profilo Facebook, la sensitiva Rosemary Laboragine "Non ho nessun flash positivo"
Sarah Scazzi: Sabrina incastrata anche dagli sms, decisione del gip sull'incidente probatorio
Nel provvedimento in cui si conferma la custodia cautelare in carcere per Sabrina Misseri, il gip Martino Rosato ritiene attendibile il racconto del padre Michele che, in un primo momento, tenta di coprire la figlia assegnandole "un ruolo di mera spettatrice del delitto, nell'estremo tentativo di tenerla al riparo da possibili conseguenze penali". Poi, racconta che Sarah è stata trascinata con la forza nel garage proprio da Sabrina per intimorirla ed evitare che la ragazzina potesse diffondere in paese la notizia delle attenzioni sessuali riservatele dallo zio". Le altre due donne di casa, la moglie Cosima e la figlia Valentina, stando a Michele Misseri non sapevano invece nulla del delitto.
Sul diario di Sarah i contrasti con la cugina
"Sabrina come al solito si è arrabiata con me perché dice che quando c'è Ivano sto sempre con lui". Quasi avesse un presentimento, Sarah Scazzi, poche ore prima di essere uccisa, ha messo nero su bianco nel suo diario i contrasti con la cugina. "Frizioni non episodiche ma piuttosto ricorrenti" scrive il Gip nell'ordinanza con cui ha accolto la richiesta di custodia cautelare per Sabrina Misseri. Secondo il giudice, "Sabrina aveva più di un motivo di rancore verso la cugina".
Con questi ulteriori elementi si delineeranno in maniera ancora più netta i contorni del delitto, che vede principali imputati, oltre a Michele, anche la figlia Sabrina. Ad incastrare Sabrina ci sono anche alcuni sms.
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giovedì 21 ottobre 2010
Avetrana: Sabrina Misseri resta in carcere, Cosima Serrano sapeva e ha coperto i familiari
Il gip, dunque, ha confermato in pieno l'impianto accusatorio messo in piedi dagli investigatori e dalla Procura della repubblica di Taranto. Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Sabrina, la ricostruzione dell'assassinio fatta da Michele Misseri è ritenuta "attendibile". Secondo il gip, quindi, l'omicidio di Sarah sarebbe stato commesso nel garage della villetta di via Grazia Deledda.
Lo ha deciso il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati accogliendo la richiesta di misura cautelare avanzata dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero nei confronti della cugina di Sarah, accusata dal padre Michele Misseri, reo confesso, di aver partecipato all'omicidio della quindicenne di Avetrana.
Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e madre di Sabrina, avrebbe coperto i familiari responsabili, secondo la Procura di Taranto, dell'omicidio di Sarah Scazzi. Lo scrive il gip di Taranto, confermando i sospetti secondo cui la zia della vittima era a conoscenza del delitto.
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mercoledì 20 ottobre 2010
Ileana Tacconelli: genitori in rivolta, turba un collegio è troppo sexy
Nei video la sexy maestra viene spesso ritratta in bikini o in abiti succinti. Troppo succinti, per i genitori degli alunni del San Carlo, che, per far luce sulla vicenda e far valere le loro ragioni, hanno deciso di rivolgersi al rettore, don Aldo Geranzani. "Ileana ha superato tutte le nostre più severe selezioni, ha affiancato alcune maestre prima della conclusione del passato anno scolasticoper conoscere ed entrare in sintonia con i nostri metodi didattici ed è stata seguita da un tutor che ha supervisionato il suo lavoro - ha spiegato a "Il Giornale" il preside Osvaldo Songini -. Per noi è un'ottima insegnante con tutti i requisiti che noi esigiamo".
A scatenare le proteste di alcuni genitori del collegio San Carlo di Milano è una maestra 28enne, Ileana Tacconelli. Gli alunni la adorano, ma i padri e, soprattutto le madri degli scolari, la accusano di essere troppo bella e conturbante per stare alla cattedra. Il suo curriculum è di tutto rispetto, ma contro di lei si è subito scatenata una "crociata" nell'istituto.
Cartier: Furto da 500mila euro a Roma
I due non avevano armi e non hanno usato violenza, ma hanno abilmente eluso la sorveglianza degli addetti alla sicurezza. Ad avvertire il 113 il responsabile di Cartier di via Condotti. Del caso si occupa il commissariato Trevi Campomarzio.
I ladri hanno raggirato una commessa del negozio e, dopo averla distratta, sono fuggiti con il prezioso anello. I due si sono allontanati a bordo di una macchina parcheggiata nelle vicinanze di via Condotti.
I due sono entrati in orario di apertura del negozio, si sono fatti consegnare il gioiello e sono fuggiti. Gli Arsenio Lupin con carnagione olivastra, forse arabi, parlavano con accento straniero, ed erano in giacca e cravatta.
Sardegna: Un'anziana donna è stata uccisa dal suo maiale
Secondo i primi controlli dei carabinieri di Sadali e della Compagnia di Isili, che sono giunti sul posto, la pensionata sarebbe morta proprio per l'aggressione di un grosso animale che le ha lacerato una ascella.
Palmira era andata in località "Sa perda" (la pietra) poco distante dal paese, per accudire gli animali. Non vedendola rientrare i familiari della donna sono subito corsi a cercarla.
La donna, la 76enne Palmira Lobina, è stata trovata morta dai familiari: riversa a terra ormai priva di vita, aveva sulle scapole i segni dei morsi di un maiale, che con le zanne ha reciso i vasi sanguigni della donna, uccidendola.
Sarah: ispezione in casa Misseri, Lo zio dormiva all'ora del delitto
L'ipotesi, circolata a Taranto, non avrebbe al momento conferme negli atti dell'inchiesta. Tuttavia sarebbe una pista sulla quale gli inquirenti starebbero lavorando. E' in corso un accertamento partendo da quelle che erano le abitudini quotidiane dell'uomo.
E' intanto terminata intorno alle 12.40 la perquisizione a casa Misseri. I carabinieri sono andati via dalla villetta di via Deledda dopo aver perquisito l'abitazione alla ricerca di elementi importanti che possano suffragare le loro convinzioni.
La donna - accompagnata dalla figlia maggiore Valentina, da sua sorella Emma e da suo fratello Giuseppe - è giunta alla caserma dei carabinieri, dove è rimasta solo per alcuni minuti. Non si sa per ora se la donna sarà nuovamente sentita dagli investigatori. L'ultimo interrogatorio le era stato fatto lunedì in procura a Taranto.
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martedì 19 ottobre 2010
Cecenia: attacco kamikaze al Parlamento Grozny
L'attacco, iniziato con un'azione kamikaze e proceduto con un tentativo di assalto all'edificio che ospita l'assemblea parlamentare a Grozny, è costato la vita a quattro persone. Il kamikaze si è fatto esplodere su un'automobile all'arrivo di una vettura con a bordo dei deputati. Almeno tredici persone sono rimaste ferite nel blitz.
I terroristi sono arrivati sul posto a bordo di un veicolo, confondendosi con le auto che portano i deputati in Parlamento. Uno di loro si è fatto esplodere all'ingresso dell'edificio, e nell'esplosione sono rimaste uccise quattro guardie di sicurezza. Gli altri due ribelli hanno successivamente fatto irruzione nel palazzo, prendendo anche alcune persone in ostaggio.
Nel corso dell'assalto si è fatto esplodere anche un kamikaze, che avrebbe ucciso almeno 4 persone. Subito dopo l'attacco la polizia ha fatto irruzione nel palazzo in assetto antisommossa, dando vita a una sparatoria con i ribelli indipendentisti.
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lunedì 18 ottobre 2010
Germania: Suicidio in volo, muore giovane, pilota salvo
La tragedia si è svolta domenica nel cielo di Monaco di Baviera, quando l'unico passeggero a bordo di un aereo sportivo, Pascal R., 26 anni, ha minacciato con un coltello alla gola il pilota Markus K, 42 anni.
Un 26enne tedesco ha cercato di suicidarsi costringendo il pilota di un Cessna C172 a lanciarsi in picchiata verso il suolo, ma dopo la vigorosa reazione dell'uomo ha aperto il portello del velivolo e si è gettato nel vuoto da solo. La tragedia a 500 metri di altezza nel cielo di Monaco di Baviera: il giovane si è schiantato sul tetto della birreria di un centro di equitazione di Palsweis. Il pilota, invece, è atterrato pochi minuti dopo.
Michele Misseri ritratta lo stupro
La posizione di debolezza di Michele Misseri nella sua famiglia spiegherebbe, secondo il legale, anche la sua confessione "a pezzi". Misseri, ha detto l'avvocato, avrebbe parlato dello stupro sul corpo morto di Sarah per dare un senso alla propria confessione, per dare una spiegazione dell'omicidio.
Lo conferma il suo difensore, l'avvocato Daniele Galoppa, che parlando dell'uomo lo descrive come una persona che non contava nulla in casa sua, viveva "accerchiato in un gineceo" e "non gestiva neppure un centesimo".
Il difensore dello zio di Sarah ha aggiunto di non sapere perché il suo assistito avrebbe deciso di ritrattare lo stupro. Forse, dopo aver parlato con cappellani in carcere. Il nuovo interrogatorio non si sa per ora quando sarà effettuato. L'istanza, infatti, non è stata ancora presentata perché Michele Misseri ha comunicato la decisione di ritrattare la violenza solo lunedì pomeriggio.
Delitto Sarah Scazzi: Cosima Misseri convocata in procura
Cosima Misseri, la madre di Sabrina, è stata convocata in Procura a Taranto per le 15.30 secondo quanto apprende Apcom. Cosima Misseri ha lasciato l'abitazione con la figlia Valentina a bordo della automobile della sorella Emma.
Gli investigatori dovranno ricostruire tutti i loro spostamenti mentre la giovane veniva uccisa. Soprattutto nei momenti più delicati: l'oltraggio al cadavere e la sepoltura nella cisterna di contrada Mosca. La Procura non ha più dubbi: il delitto sarebbe nato dopo una lite tra le due cugine a causa delle molestie dello zio.
Per il medico legale Luigi Strada è possibile che la 15enne di Avetrana sia stata strangolata da una donna. Le lesioni intorno al collo sarebbero compatibili, infatti, "con l'azione di una persona di sesso femminile, non particolarmente gracile".
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domenica 17 ottobre 2010
La salma di Daniele Franceschi morto in Francia non ha organi
La salma dell'italiano morto in Francia in circostanze da chiarire, rientrata in italia giovedì mattina, "non ha organi: mancano occhi, fegato, milza, perfino il cervello; il naso è fratturato; la decomposizione è avanzata". Lo rivela è la madre del giovane, Cira Antignano, dopo l'esame da parte del medico legale, in attesa dell'autopsia autorizzata dalla Procura. "Non mi arrendo - commenta la donna -. Andremo avanti perché vogliamo giustizia".
"A Grasse la polizia mi ha dato un calcio alle costole - racconta - mi hanno ammanettata solo perché volevo vedere mio figlio" "La verità - precisa l'avvocato Aldo Lasagna - è che le autorità francesi non hanno mantenuto i patti che avevano fatto con la Farnesina: il corpo doveva rientrare in Italia integro, cosa che non è avvenuta. Una vergogna per un paese civile e democratico come vorrebbe essere la Francia".
sabato 16 ottobre 2010
Rivelazione shock, scrittore di "uomini che odiano le donne"addestrava donne a usare il lanciagranate
Lo dice una biografia appena uscita in Svezia.
"Il 1977 fu un anno drammatico che Stieg trascorse in parte in Eritrea, dove ebbe contatti con il movimento marxista di liberazione Eplf e aiutò ad addestrare un gruppo di guerrigliere all'uso del lanciagranate", ha scritto Holmberg nel suo libro di cui il Daily Telegraph ha pubblicato un'anticipazione. Larsson, a causa di un problema renale, "fu poi costretto a lasciare il Paese", ha aggiunto l'amico.
La rivelazione shock sullo scrittore svedese autore della trilogia "Millennium" è arrivata nel libro "Afterword", pubblicato da un amico intimo del celebre scrittore, John Henri Holmberg. Larsson, morto sei anni fa, aveva dunque "formato" un gruppo di guerrigliere marxiste che si battevano per l'indipendenza dell'Eritrea dall'Etiopia.
Russia: branco di lupi in autostrada video
Il poliziotto ferma un'automobile. Chiede libretto e patende al conducente quando, improvvisamente, dal buio è arrivato un branco di lupi. L'agente, spaventato corre via.
Il video fa discutere. Molti dicono che sia falso. Il filmato è stato registrato da una telecamera di sorveglianza sulla strada Taganrog M23, verso Rostov, nel nord-ovest della Russia.
Il video fa discutere. Molti dicono che sia falso. Il filmato è stato registrato da una telecamera di sorveglianza sulla strada Taganrog M23, verso Rostov, nel nord-ovest della Russia.
Michele Misseri: Sabrina l'avrebbe trattenuta mentre veniva soffocata
Michele Misseri ne ha parlato nei sopralluoghi che ha compiuto con i carabinieri sul luogo del delitto, primo tra tutti il garage dove sono stati ritrovati batteria e cuffiette del cellulare di Sarah.
Nuova svolta dopo il sopralluogo nel garage di Michele Misseri e un interrogatorio di 6 ore. Sabrina, accusata dal padre, arrestata per concorso in omicidio e sequestro di persona
Sabrina Misseri avrebbe indotto la cuginetta Sarah a scendere nella cantina dove è stata uccisa e l'avrebbe trattenuta mentre veniva soffocata dall'uomo. Questo il succo delle dichiarazioni del padre, Michele, che avrebbero "incastrato" Sabrina.
Sabrina è stata portata in carcere: nelle prossime 48 ore la procura dovrà chiedere la convalida del fermo e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare. Entro le successive 48 ore il gip fissa l'udienza di convalida.
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venerdì 15 ottobre 2010
Striscia la Notizia: aggressione a Edoardo Stoppa, e due cameraman
La troupe stava per realizzare un servizio sul maltrattamento degli animali, quando si sono avvicinati due uomini che per impedire le riprese, hanno aggredito il gruppo sottraendo due telecamere. L'intervento delle forze dell'ordine ha permesso l'arresto dei due, pregiudicati, con l'accusa di concorso in rapina.
Nella redazione di Striscia la notizia era arrivata la segnalazione relativa ad un'azienda zootecnica. A gestire la società, sospettata di maltrattamento sugli animali, proprio i due aggressori, una coppia di quarantenni che non gradivano si parlasse di loro.
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Prelevata Sabrina Misseri e incappucciata, confronto con Michele Misseri
Lo zio di Sarah è stato prelevato questa mattina dalla sua cella nel carcere di Taranto. Misseri è accompagnato dal legale e dagli agenti della polizia penitenziaria. L'ispezione nel garage è iniziata all'alba. Data la presenza sul posto di Misseri e del suo legale, l'avvocato Daniele Galoppa, è possibile che gli inquirenti stiano compiendo quello che tecnicamente si chiama 'esperimento giudiziale', ovvero la simulazione delle fasi del delitto con l'ausilio dello stesso omicida. I carabinieri hanno eseguito rilievi nel garage-cantina in cui l'uomo afferma di aver ucciso la quindicenne a caccia di nuovi indizi e di conferme. Sul luogo, anche i carabinieri del Reparto operativo e del reparto investigazioni scientifiche di Taranto. Non è escluso che si vogliano comparare i contenuti delle intercettazioni ambientali raccolte nel corso delle indagini con quanto dichiarato dallo zio omicida, Michele Misseri, nella sua confessione e dai suoi familiari. Sino a questa mattina il garage nel quale, secondo la confessione di Misseri, Sarah è stata uccisa, non era ancora stato posto sotto sequestro.
I carabinieri hanno eseguito rilievi nel garage dell'abitazione di Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi reo confesso dell'omicidio della nipote. Sul posto lo stesso Misseri e il pm della procura di Taranto, Mariano Buccoliero. Gli inquirenti, con il presunto assassino, si sono spostati nel podere dove si trova il pozzo nel quale è stato occultato il cadavere di Sarah. Fuori dall'abitazione dell'uomo, lanciati insulti verso il contadino.
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giovedì 14 ottobre 2010
Scampata alla strage, la figlia "Non liberate mio padre"
È passato un anno e, in esclusiva ai microfoni di Newsmediaset, la ragazza ha deciso di raccontare e ricostruire il giorno della violenza: “Ha cercato di colpirmi di soffocarmi, io gli davo calci e gli chiedevo: “Noi ti vogliamo bene, perché lo fai?”. Sul corpo della giovane restano quelle ferite che non dimenticherà mai: quelle di un uomo che in pochi minuti le ha strappato la famiglia. Carmelo è in carcere per duplice omicidio e tentato omicidio aggravato da futili motivi
Per lui la difesa ha chiesto il rito abbreviato e una perizia psichiatrica che potrebbe ridurne ulteriormente le responsabilità. Ma la figlia non ci sta. “Questa perizia non si deve fare – afferma - e anche se si facesse sarebbe inutile perché mio padre non è pazzo. Deve essere solo fatta giustizia”.
Un anno fa a Catania un appartamento di via dell’Iris diventava teatro di una strage familiare. Carmelo Sanfilippo, 48 anni, operaio di una ditta di onoranze funebri prendeva in mano un coltello da cucina e uccideva la moglie Monica e la figlia più piccola, di appena otto anni. Poi si avventava sulla maggiore di 13, per miracolo scampata al massacro. Testimone e obiettivo di una violenza inspiegabile, ancora oggi.
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Maulana Abu Sayeed: "Lo stupro all'intero del matrimonio? non è mai violenza
L'interpretazione della legge islamica ha suscitato numerose reazioni. Duro il commento di Dave Whatton, capo della polizia del Cheshire e portavoce dell'Association of Chief Police Officers. "Sappiamo - ha dichiarato - che la maggioranza degli stupri avviene per mani di conoscenti o di mariti e conviventi. Il fatto che la sharia non si debba sostituire alla legge britannica è un principio fondamentale. Rilasciare dichiarazioni di questo tipo mina alla base il nostro lavoro".
Abu Sayeed ha poi spiegato che "la Sharia considera lo stupro come adulterio forzato. Se la donna è moglie, non si può definire stupro. E' biasimemvole, ma noi non lo classifichiamo come violenza carnale".
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Avetrana: sul cellulare impronte diverse da quelle della vittima
Lo si è appreso da fonti investigative. Il telefonino della 15enne di Avetrana, uccisa dallo zio reo confesso Michele Misseri il 26 agosto, venne consegnato ai carabinieri dallo stesso omicida, privo di batteria il 29 settembre. L'uomo disse, per depistare gli investigatori, di averlo trovato casualmente in un podere.
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mercoledì 13 ottobre 2010
Panico Aids sui set dell'industria californiana del cinema porno
Non è la prima volta che la porno-industria cinematografica della California, che vale miliardi di dollari, ferma le riprese per casi di Hiv tra attori. L'anno scorso una donna è risultata positiva
Una star, non si sa se uomo o donna, è risultata positiva al test dell'Hiv e due delle più note case di produzione statunitensi di film a luci rosse, la Vivid Entertainment e la Wicked Pictures, hanno sospeso le riprese. L'identità e il sesso della pornostar non è nota per ragioni di privacy.
Italia-Serbia: E' stata evitata un'altra Heysel - video
Si chiama Ivan Bogdanov e ha 30 anni il capo ultras serbo arrestato dalla polizia dupo la guerriglia a Genova. "Ivan" è stato riconosciuto dai tatuaggi incisi sulle braccia e mostrati in particolar modo quando si è arrampicato sulla rete, ripreso da tutte le telecamere. Sul suo bicipite destro, "Ivan" porta incisa la data "1389" che ricorda la battaglia della Piana dei Merli, battaglia che - nonostante la sconfitta patita dai sbi per mano dei turchi - è divenuta il mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo.
Ripreso a lungo dalle telecamere, "Ivan", il capo tifoso in maglietta nera, braccia tatuate e passamontagna sul volto, prima si è seduto sulla barriera che separa gli spettatori dal campo e poi ha continuato indisturbato con attrezzi a tagliare la rete di protezione che impedisce il lancio di oggetti in campo. Dopo la guerriglia allo stadio di Marassi, per fuggire ai controlli si era nascosto nel vano motore di un pullman di tifosi, ma è stato scoperto dalle forze dell'ordine italiane.
Corteo dei tifosi serbi a Genova
Scontri e Risse a Genova-Partita Rinviata SKY TG HD
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Svezia: un ragazzo di 21 anni autistico che si è impiccato durante un collegamento con la sua web cam
"Sono un ragazzo di 21 anni. Ho una buona vita, ho una casa mia, buon sostegno dall'assistenza regionale... Ma mi sento solo", ha scritto poco dopo il giovane LurifaxFlux (questo il suo nickname sul forum).
Svezia sotto shock dopo il suicidio in diretta su internet di un ragazzo di 21 anni autistico che si è impiccato durante un collegamento con la sua web cam. Il ragazzo ha annunciato di volersi uccidere su un popolare forum svedese, Flashback. "Ho preso delle pasticche antipanico, manderò in diretta il mio suicidio", ha scritto il giovane, fornendo anche le indicazioni per accedere alle "immagini dell'evento".
Poi altri messaggi, tra cui quello più inquietante: "Voglio accelerare le cose, temo di non farcela". Quindi il sollecito agli internauti, "aspetto che arrivi altra gente" per vedere.
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