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venerdì 24 dicembre 2010

Giù le Mani! - Con incluso il DVD "Roger & Me"


Prezzo € 17,00 invece di 20,00 sconto 15%
Mondadori
Libro - Allegati: DVD "Roger & Me"
Formato: Cofanetto 15,5x21,5
Anno: 2005
Michael Morre ci ha abituato a uno stile personalissimo di giornalismo e di denuncia: il suo tono satirico, irriverente e incalzante da voce a una raffica di denunce impietose dei molti mali che hanno trasformato il Sogno Americano in un incubo.

IL LIBRO: Giù le mani! L'altra America sfida potenti e prepotenti
In queste irresistibili pagine, pubblicate per la prima volta negli Stati Uniti nel 1996, Michael va all'assalto di tutte le vacche sacre possibili e immaginabili del mondo conservatore e reazionario targato Usa: dalle feroci riduzioni di personale delle grandi aziende alla disastrosa debolezza dimostrata dai democratici di fronte alle offensive della destra, dalla sottomissione quasi umiliante del Congresso Usa agli interessi di poche megacorporation alla demonizzazione dei più poveri, dal razzismo bianco all'isteria antifemminista e all'emofobia.

IL DVD: Roger & Me
Nel 1989 Michael Moore è balzato prepotentemente alla ribalta del panorama cinematografico mondiale con Roger & Me. Questo documentario, intriso di ironia e di disperazione, narra gli eroici sforzi che la più grande Corporation del mondo, la General Motors, ha compiuto per riuscire nella non nobile impresa di trasformare la cittadina di Flint nel Michigan (sede dei suoi impianti più importanti) in una città fantasma. Spinto dal desiderio di scoprire perché la GM abbia deciso di chiudere gli stabilimenti e di licenziare 30.000 persone, Michael Moore - originario di Flint - tenta di incontrarsi con il presidente della casa automobilistica, Roger Smith, nella speranza di convincerlo a venire in visita a Flint per vedere coi suoi stessi occhi come muore il Sogno Americano.



DELLO STESSO AUTORE DI "Giù le Mani! - Con incluso il DVD "Roger & Me""

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giovedì 23 dicembre 2010

Brescia: 52enne muore dissanguato dopo gioco autoerotico


Il 52enne sarebbe morto dissanguato a causa di un cacciavite. L'ipotesi è però da confermare. Albertanza, che lavorava nel settore dell'edilizia, lascia un figlio di 27 anni e una figlia di 24. I vicini, sconvolti, lo descrivono come una persona cordiale
Secondo indiscrezioni, la vittima, sotto l'effetto di stupefacenti, avrebbe iniziato questa pratica autoerotica finita poi in tragedia.

A Orzinuovi la vittima era arrivata alcuni anni fa con la famiglia. Era un piccolo artigiano edile, noto alle forze dell'ordine per vicende di droga e rapine. La morte, secondo i primi accertamenti, risalirebbe alle 3 di martedì notte. Questo sarebbe in contrasto con quanto dichiarato da alcuni vicini che l'avrebbero visto mercoledì mattina a passeggio con il cane.

Yara Gambirasio potrebbe essere stata scambiata per un'altra ragazza e presa per errore


Se così fosse, ma l'ipotesi è ancora tutta da veriricare, lo scenario sulla scomparsa della 13enne cambierebbe radicalmente. Nel mirino degli investigatori ci sarebbero alcune conversazioni intercettate durante le indagini. Voci che parlano di una ragazzina che abita vicino alla famiglia Gambirasio. Una coetania di Yara, economicamente molto agiata, che le somiglia anche fisicamente e che potrebbe aver fatto gola a qualche malintenzionato.
Secondo "Libero", Yara potrebbe essere stata confusa con una ricca coetanea vicina di casa e prelevata per sbaglio durante il tragitto verso casa.
Polizia e carabinieri non vogliono trascurare alcun indizio utile alle indagini e proseguono le ricerche a 360 gradi. Di sicuro l'ipotesi di uno scambio di persona in un rapimento a scopo estorsivo getta nuove ombre sulla scomparsa della piccola ginnasta. "Questa nuova strada potrebbe portare al nulla e cadere nel vuoto, però noi la percorriamo e ci atteniamo ai fatti, anche a scopo preventivo", ha spiegato un inquirente.

Roma: Bombe in due ambasciate, uomo ferito gravemente


Alla sede dell'ambasciata, in via Barnaba Oriani ai Parioli, sono arrivati i carabineri per effettuare i rilievi. Al momento gli investigatori sembrano privilegiare la pista anarchica. L'attentato potrebbe essere riconducibile ad alcuni anarchici italiani che avrebbero legami con alcuni detenuti del nostro paese rinchiusi nelle carceri svizzere.
Nelle carceri svizzere è rinchiuso anche Marco Camenish, lo storico anarco-insurrezionalista svizzero arrestato proprio in Italia, nel 1991, dopo un conflitto a fuoco con la polizia. E proprio nei giorni scorsi Camenish ha fatto nel carcere dove è detenuto uno sciopero della fame in solidarietà ai tre arrestati il 15 aprile.

L'uomo, ferito gravemente, è stato trasportato in ospedale. Secondo i primi accertamenti l'addetto alla sede diplomatica svizzera è stato investito dall'esplosione subito dopo avere aperto il pacco. L'impiegato rischia l'amputazioni delle mani. Sempre a Roma, un'altra bomba è esplosa anche all'ambasciata cilena.


"Possibili altri pacchi bomba"
Gli inquirenti non escludono che dalle verifiche in corso possano essere trovati altri pacchi bomba recapitati a sedi diplomatiche. Per questo sono i corso accertamenti e verifiche a tappeto in tutte le ambasciate a Roma. In merito ai pacchi rinvenuti la Procura aprirà procedimenti singoli con l'ipotesi di attentato con finalità di terrorismo. La pista più accreditata resta quella anarchica.

mercoledì 22 dicembre 2010

Yara Gambirasio: militari tornano nel cantiere


I 60mila metri quadrati del grande scheletro in cemento armato era stato già oggetto di attenzione da parte degli inquirenti in passato, quando i cani per tre volte avevano condotto i carabinieri al suo interno, soprattutto verso un ripostiglio. Le ricerche non avevano dato però alcun esito.

I militari sono tornati in forze nella grande struttura. In questa fase le ricerche non sono più effettuate a tappeto come nelle prime settimane, ma sono mirate, seguendo indicazioni precise. Non si sa però quali indizi siano alla base del nuovo intervento.

Vercelli: sparita 15enne era andata a trovare un'amica


Nicole è alta un metro e 66 centimetri, è di corporatura normale, ha capelli castani lisci lunghi fino alle spalle, occhi azzurri, porta gli occhiali e ha un piercing al naso. Al momento in cui è uscita di casa, sabato indossava jeans chiari strappati con calze nere, scarpe da ginnastica, un giubbotto nero e portava a tracolla una borsa grande nera di pelle.
La ragazzina abita a Vercelli e i suoi genitori non hanno più notizie di lei ormai da quattro giorni. Sembra che si sia allontanata da casa per aiutare un'amica, di origine marocchina, che era rimasta senza casa. E da quel momento mamma e papà non l'hanno più vista. Sono già scattate le ricerche, che finora non hanno portato a nessun risultato.

A corordinare le indagini della questura è l'ispettore Maria Rosa Mazza, che dirige l'ufficio minori. Secondo quanto hanno riferito i genitori, Stefano e Roberta, la ragazza si sarebbe allontanata sabato dicendo di voler andare a fare compagnia all'amica che era stata sfrattata ed era costretta a dormire in un garage

domenica 19 dicembre 2010

Scontri: Gli studenti preparano una pesante azione dimostrativa per il 22 dicembre


Studenti: "Il 22/12 assedio a sedi del potere"

Gasparri:"Serve un altro 7 aprile 1978"
Gli studenti torneranno in piazza il 22 dicembre, in occasione della votazione in Senato del Ddl Gelmini sulla riforma dell'università. "Quel che è successo il 14 non ci ha fermato. Questo il messaggio che vogliamo lanciare. Il nostro obiettivo saranno i palazzi del potere, la zona rossa. Sarà un assedio". Lo annuncia Andrea dell'Unione degli Studenti. "La nostra risposta - ha aggiunto - dopo quella giornata, sarà più forte, più amplificata".

Vendola: "Da Gasparri annuncio di fascismo"
Maurizio Gasparri "con la consueta finezza argomentativa propone una riesumazione dell'arresto prevenivo che è annuncio di fascismo" ha commentato il leader di Sel, Nichi Vendola, alla trasmissione In mezz'ora. Lo è, ha aggiunto "soprattutto quando parliamo di movimenti sociali che vivono in situazione di antagonismo senza rete". "Gasparri - ha proseguito - all'età di questi ragazzini aveva una attitudine a una violenza teppistica che forse ha dimenticato". Secondo Vendola la politica "deve ascoltare non la violenza politica ma la richiesta di ascolto" che viene dalla piazza" e "pensare che è solo un problema ordine pubblico è un errore".