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venerdì 22 ottobre 2010

Sarah Scazzi: Sabrina incastrata anche dagli sms, decisione del gip sull'incidente probatorio


Nel provvedimento in cui si conferma la custodia cautelare in carcere per Sabrina Misseri, il gip Martino Rosato ritiene attendibile il racconto del padre Michele che, in un primo momento, tenta di coprire la figlia assegnandole "un ruolo di mera spettatrice del delitto, nell'estremo tentativo di tenerla al riparo da possibili conseguenze penali". Poi, racconta che Sarah è stata trascinata con la forza nel garage proprio da Sabrina per intimorirla ed evitare che la ragazzina potesse diffondere in paese la notizia delle attenzioni sessuali riservatele dallo zio". Le altre due donne di casa, la moglie Cosima e la figlia Valentina, stando a Michele Misseri non sapevano invece nulla del delitto.
Sul diario di Sarah i contrasti con la cugina
"Sabrina come al solito si è arrabiata con me perché dice che quando c'è Ivano sto sempre con lui". Quasi avesse un presentimento, Sarah Scazzi, poche ore prima di essere uccisa, ha messo nero su bianco nel suo diario i contrasti con la cugina. "Frizioni non episodiche ma piuttosto ricorrenti" scrive il Gip nell'ordinanza con cui ha accolto la richiesta di custodia cautelare per Sabrina Misseri. Secondo il giudice, "Sabrina aveva più di un motivo di rancore verso la cugina".


Con questi ulteriori elementi si delineeranno in maniera ancora più netta i contorni del delitto, che vede principali imputati, oltre a Michele, anche la figlia Sabrina. Ad incastrare Sabrina ci sono anche alcuni sms.

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