martedì 30 novembre 2010
Università: studenti in rivolta in piazza in tutta Italia Cortei a Roma, Milano e in 100 città
Nel giorno della votazione alla Camera della legge di riforma dell'università, gli studenti si mobilitano in tutta Italia contro il ddl Gelmini. Cortei a Milano, Palermo, Torino e Roma. Proprio nella Capitale, gli universitari hanno annunciato di volersi dirigere verso piazza Montecitorio, davanti al Parlamento. La zona è presidiata da decine di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa.
Dilaga praticamente in tutto il Paese la proteste degli studenti contro la riforma: a Genova letame contro una troupe tv, a Roma il corteo è stato bloccato vicino a Montecitorio, studenti sui binari a Trieste. Alla Camera intanto il governo è andato sotto due volte: decisivi i voti dei finiani.
Gli studenti sono scesi in piazza per protesta contro il ministro dell'Istruzione e per replicare con cinque no alle innovazioni e ai provvedimenti più contestati: i tagli per 8 miliardi di euro all'istruzione con la conseguente riduzione del personale docente e non, il maestro unico, l'abbassamento dell'obbligo scolastico dai 16 anni ai 14, i finanziamenti alle strutture private e il voto in condotta. L'Unione degli studenti, che ha promosso la protesta, ha reso noto che il 30 ottobre sarà di nuovo in piazza accanto ai lavoratori delle scuole nello sciopero generale proclamato dai sindacati. La mobilitazione degli studenti, ha concluso l'Uds, culminerà nella settimana del 17 novembre, giornata internazionale di mobilitazione studentesca. In molte città, le manifestazioni si sono svolte insieme agli studenti universitari (Udu), anch'essi critici verso le iniziative dell'esecutivo nei confronti degli atenei; contestano, in particolare, il numero chiuso, il blocco delle assunzioni, le poche risorse.
Yara Gambirasio: Rosemary Laboragine commenta su Libero news
Sono riprese questa mattina, per il quarto giorno consecutivo, le ricerche di Yara Gambirasio, la tredicenne bergamasca scomparsa venerdì pomeriggio da Brembate Sopra (Bergamo). Decine di persone, tra carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile e volontari, battono la zona. Gli inquirenti si aggrappano al percorso che i cani hanno fiutato lunedì pomeriggio, partendo dall'interno della palestra del centro sportivo, dove Yara è stata vista l'ultima volta venerdì intornoa alle 18, appena uscita dagli allenamenti di ginnastica ritmica. La tredicenne potrebbe essere uscita dalla struttura da una porta d'emergenza ed essersi diretta, ancora non si sa se volontariamente oppure a forza, verso la strada che porta a Mapello (Bergamo), nella direzione opposta alla sua abitazione
All'appello per ritrovare la ragazza si uniscono le atlete della Nazionale di Ginnastica Ritmica, che attraverso il sito della Federazione incitando a contribuire alla ricerca della giovane collega: "ogni indizio, anche il più irrilevante, può essere di grande aiuto".
Libero-news.it
Temo tanto per questo angioletto( spero di sbagliare ).. ma stanno guardando nel fiume Brembo. ? vedo sassi grossi un uomo o due..dai 3 ai 40 sono una sensitiva preciso mi occupo spesso di casi scomparsi senza fini li lucro ne di pubblicità.Sono mamma di tre figli quindi ... capisco e cerco in qualche modo se posso dare una mano con i miei flash che, in questo caso non sono positivi purtoppo. "vedo" acqua dei grossi sassi....Ieri mi apparve un numero non sapevo se, fosse ad esempio gli anni di qualcuno poi stamani in facebook ,mi hanno detto che 48 che "vedevo" è il civico della famiglia..Per il mio "sentire".. la bambina era gia i controllata .da giorni...da chi l'ha rapita... Spero tanto di sbagliare ma sto seguendo fino a notte fonda questa scomparsa , come feci con Sara Scazzi , la soldatessa Melania La Mantia e altri casi potete vedere il mio sito www-rosemary.it Cordialità Rosemary Laboragine
domenica 28 novembre 2010
Wikileaks denuncia: sito sotto attacco File su Berlusconi, Sarkozy e Gheddafi
L'edizione online di El Pais ha iniziato la pubblicazione del contenuto dei documenti della diplomazia americana ottenuti da Wikileaks, con in copertina le fotografie di sette leader mondiali, fra i quali Silvio Berlusconi, con una citazione estratta da una nota americana: «le feste selvagge di Berlusconi».
Roma - "I documenti che stiamo per pubblicare riguardano essenzialmente tutta le maggiori questioni in ogni Paese del mondo". Parola di Julian Assange. Sale l’attesa per la pubblicazione da parte dei Wikileaks dei riservatissimi documenti che minacciano una tempesta diplomatica globale. Gli Usa hanno avvertito i governi chiamati in causa nei documenti confidenziali . L’ora X delle rivelazioni dovrebbe scattare stasera alle 22.30, con le pubblicazioni da parte di vari quotidiani internazionali, a cominciare da New York Times, Guardian, Le Monde e Der Spiegel. Il ministro degli Esteri Franco Frattini non ha dubbi: "Le imminenti rivelazioni di Wikileaks saranno l’11 settembre della diplomazia mondiale perché faranno saltare tutti i rapporti di fiducia tra gli Stati".
Facebook: serial killer tedesco "ho macellato due adolescenti"
La storia è stata rivelata dall'Hannoversche Allgemeine Zeitung che ha battezzato l'uomo "Jan il macellaio". Secondo gli inquirenti, il giovane serial killer, pregiudicato, tossicodipendente ed alcolista, ha ucciso per puro piacere. In carcere Jan l'uomo ha quasi demolito l'arredamento della cella.
Un serial killer tedesco ha massacrato una 14enne e un 13enne e ha dichiarato i suoi crimini su Facebook. Il 26enne Jan O. ha strangolato e accoltellato Nina a Bodenfelde, in Bassa Sassonia, poi ha scritto sul social network: "Ieri ho macellato una ragazzina, una al giorno fino a quando mi prendono". Tre giorni dopo è stata la volta di Tobias. L'uomo, che aveva acercato di contattare in rete altre ragazzine tra i 10 e i 16 anni, è stato catturato.
Michael Brea l'attore della serie tv "Ugly Betty" uccide la madre
La vittima era scampata per una fortunata circostanza agli attacchi dell 11/9 alle Torri Gemelle. Dipendente di un albergo che aveva sede al World Trade Center, era uscita dal lavoro poco prima dell'attentato. Il suo corpo era stato ricomposto in ginocchio, come se pregasse. Sul cadavere, numerose lacerazioni alla testa e al collo. La polizia ritiene che Brea abbia cercato di decapitarla colpendola più volte con una vecchia katana da samurai che teneva ancora stretta in mano quando è stato arrestato.
Michael Brea, l'attore apparso nella famosa serie tv "Ugly Betty", ha ucciso la madre con una spada. La polizia ha dichiarato che l'uomo, 31 anni, l'avrebbe assassinata perchè convinto che fosse posseduta dal diavolo. Yannick Brea, 55 anni, è stata trovata in ginocchio dentro il bagno del suo appartamento di New York con ferite multiple alla testa, mentre il figlio stringeva tra le mani la Bibbia e una spada cerimoniale.
Wikileaks: 250 mila documenti diplomatici americani
''Le ha reso vano il suo asserito obiettivo - prosegue il testo - distribuendo ampiamente questo materiale grezzo, senza riguardo per la sicurezza e la sacralità delle vite che la sua azione mette in pericolo''. La lettera di Koh - afferma il Dipartimento di Stato, secondo quanto riferisce Politico.com - giunge in risposta a una lettera scritta da Assange allo stesso Dipartimento venerdi' scorso, in cui il fondatore di Wikileaks chiede chi sarebbe danneggiato dalla pubblicazione dei documenti.
Gli Stati Uniti escludono qualsiasi trattativa con Wikileaks sulla diffusione di documenti confidenziali del Dipartimento di Stato, affermando che il sito internet ne è in possesso in violazione della legge americana. "Noi non entreremo in un negoziato sulla diffusione o divulgazione di documenti riservati americani ottenuti illegalmente", ha reso noto il consigliere giuridico del Dipartimento di stato, Harold Koh, rivolgendosi ad Assange.
Milano: Ragazzino di quindici anni è stato violentato in palestra
La notizia è stata diffusa dai carabinieri, che hanno arrestato l'aggressore dopo che era stato trattenuto dagli stessi dipendenti del centro fitness di viale Cassala. Secondo quanto riferito dai militari, il giovane, uno studente, era andato in palestra come al solito, nel tardo pomeriggio, e alla fine dell'allenamento aveva deciso di fare un tuffo in piscina. All'uscita dalla doccia, è stato spintonato e trascinato in una sauna. Lì un 63 anni cliente del centro, lo ha costretto a un primo tentativo di rapporto orale.
L'uomo non ha reagito. In casa sua, dove vive solo, durante una perquisizione è stato trovato un pc acceso e collegato in rete ad alcuni siti porno omosessuali.
Milano: travolto da un treno muore 30enne: salva fidanzata
Pare che i due si stessero sfidando ad attraversare i binari oppure rincorrendo tra loro, quando è giunto il convoglio che ha travolto l'uomo
Quando l'uomo, R.M., 30 anni, residente a Monza, si è accorto che stava arrivando il treno, con uno spintone ha spostato la fidanzata, per salvarla, finendo però travolto dal convoglio in transito alla velocità di circa 60-70 chilometri all'ora in direzione Milano.
La sua fidanzata, 24 anni, ora si trova sotto shock all'ospedale di Niguarda. Pare che i due si stessero sfidando ad attraversare i binari oppure rincorrendo tra loro, quando è giunto il convoglio che ha travolto l'uomo.
Vieste: trovati 2 imprenditori carbonizzati
I due, gestori del villaggio vacanze "Sfinalicchio", erano scomparsi dieci giorni fa alla periferia di Vieste mentre, a bordo del loro motofurgone, andavano a raccogliere olive. Dovrebbe trattarsi di un caso di lupara bianca: i due fratelli potrebbero aver visto qualcosa che non dovevano vedere.
I corpi carbonizzati dei due imprenditori turistici, scomparsi il 18 novembre scorso da Vieste, sono stati trovati in una Alfa Romeo 156 station wagon. Il ritrovamento, fatto da carabinieri e uomini del Corpo forestale dello Stato, è avvenuto durante una battuta di ricerca in località "Posta Telegrafo", tra Peschici e Vieste, nel Gargano. Le vittime sono Giovanni e Martino Piscopo, di 51 e 45 anni.
Bergamo: 13enne non torna a casa dopo la ginnastica
La foto è tratta dal sito BergamoNews.it
Yara è uscita di casa intorno alle 17 di venerdì. E' andata al palazzetto dello sport dove ha incontrato le istruttrici della sua squadra di ginnastica ritmica. Ma, da quando è uscita, si sono perse le sue tracce.
Yara Gambirasio è scomparsa venerdì pomeriggio dopo l'allenamento di ginnastica ritmica nel palazzetto dello sport del paese. Non vedendola rientrare a casa, i genitori allarmati hanno subito denunciato la sparizione della figlia ai carabinieri che si occupano delle indagini insieme alla Protezione civile e alla polizia locale.
sabato 27 novembre 2010
Legale di Sabrina: Manca la certezza che la vittima sia davvero Sarah?
"Se le indiscrezioni sulle analisi dei Ris fossero confermate cambierebbe tutto, a cominciare dall'orario in cui è stata uccisa Sarah e le parole di Michele Misseri sarebbero ancora una volta smentite". Lo sottolinea l'avv.Vito Russo, uno dei difensori di Sabrina Misseri. "I dubbi in questa vicenda si moltiplicano - prosegue Russo - e anche le certezze degli inquirenti cominciano a vacillare".
"Manca la certezza che la vittima sia davvero Sarah. Lo abbiamo eccepito anche al Riesame. Lo dicono gli atti, non è stato possibile effettuare l'identificazione del cadavere da parte della madre perché era senza volto. In merito alla comparazione del Dna non risulta nulla. Non abbiamo risultati". Ad affermarlo nel corso della trasmissione "Quarto Grado" su Rete4, è stata Emilia Velletri, l'avvocato di Sabrina Misseri, cugina di Sarah Scazzi.
Michele Misseri, accusato del delitto della nipote Sarah, teme che la moglie Cosima possa chiedergli il divorzio. E' quanto emerge in un interrogatorio all'agricoltore, detenuto nel carcere di Taranto dal 7 ottobre. Chiede il gip: "Ha mai avuto preoccupazione per i suoi familiari?". "Mia moglie - risponde Misseri - sicuramente farà il divorzio e i miei figli non mi potranno vedere mai per tutta la vita".
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venerdì 26 novembre 2010
Avetrana: dubbi Ris su ora del decesso
Un nuovo interrogativo si aggiunge al giallo di Avetrana. Sarah Scazzi, intorno alle 14 aveva mangiato un sofficino. Inizialmente si ipotizzava che trenta, quaranta minuti dopo al massimo fosse stata assassinata. Ma nel suo stomaco i medici legali e i carabinieri dei Ris non hanno trovato traccia di cibo. In base a questo elemento, l'orario della morte dovrebbe essere posticipato di qualche ora rispetto alle 14,28-14,35 finora indicate.
Il legale, Vito Russo, ha comunque ammesso di avere un'"idea molto vaga'' sulle circostanze del delitto. Sarah - ha ipotizzato - potrebbe essere stata "colpita e trasportata in luogo differente dove poi si è consumato il delitto".
Altri dubbi, inoltre, sono da chiarire nell'omicidio: qual è la cintura che ha strangolato la ragazzina. Quella indicata dallo zio Michele come arma del delitto non coincide con le tracce e neppure le altre 49 sequestrate in casa Misseri. Anche sul luogo dell'omicidio vi sono dubbi: Misseri parla del garage, ma nel locale non sono state trovate tracce del sangue di Sarah.
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mercoledì 24 novembre 2010
Emilio Fede vittima martedì sera di un'aggressione
Fede stava cenando con tre amici, marito e moglie e una loro amica, quando da un tavolo vicino si è alzato un uomo per salutare uno dei suoi commensali: "mi si è avvicinato, pensavo mi volesse salutare - racconta il direttore - invece senza alcuna ragione mi ha dato tre pugni in testa". Non era la prima volta che il direttore incrociava il suo aggressore: "lo conosco, l'ho visto qualche volta a Forte dei Marmi in estate e una a Milano, possiamo dire - spiega il direttore - che è amico di amici". Poi successivamente Fede ha svelato l'identità dell'aggressore: si tratta di Gian Germano Giuliani, l'imprenditore settantenne del noto amaro medicinale.
direttore del Tg4, Emilio Fede, è rimasto vittima martedì sera di un'aggressione in un locale di Milano, il ristorante "La Risacca 6". "Ad aggredirmi - racconta il giornalista - è stato un imprenditore, Gian Germano Giuliani, titolare del noto amaro, ma non so assolutamente il perché. Ho ricevuto due pugni in testa e in faccia". Fede, dopo i colpi ricevuti, si è recato in ospedale dove è stato medicato. Denuncerà l'industriale.
Intanto l'avvocato del giornalista, Nadia Alecci, che già giovedì presenterà in procura a Milano una querela nei confronti dell'aggressore per "lesioni gravissime e minaccia di morte", parla di "gravissimi danni personali e anche di immagine''. "Gli costerà caro - commenta lo stesso Fede - dal punto di vista sia penale sia economico".
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lunedì 22 novembre 2010
Depositate motivazioni del Riesame, Sabrina potrebbe uccidere ancora
"Per Sabrina pericolo di reiterazione"
Nelle 54 pagine della decisione dei magistrati del Tribunale del Riesame si motiva il respingimento della richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri direttamente coinvolta dal padre Michele nella morte della cugina 15enne. Il quadro, si spiega ancora nella decisione del Tribunale del Riesame, è mutato radicalmente e questo non può non ripercuotersi anche sulla valutazione della sussistenza del pericolo di reiterazione del reato".
"Indagare su medico legale"
E' ''plausibile ipotizzare'', a carico del professor Luigi Strada, il medico legale che ha eseguito l'esame autoptico sul cadavere di Sarah, i reati di ''abuso di ufficio'' e ''consulenza infedele'' per essersi comportato scorrettamente danneggiando il diritto di difesa di Sabrina Misseri, la giovane in carcere con l'accusa di aver ucciso la cugina minorenne. Lo scrive il tribunale del riesame di Taranto nelle motivazioni della conferma della custodia cautelare a carico di Sabrina Misseri.
Cosima Serrano, la madre di Sabrina Misseri, ha mentito quando ha affermato di non essere in casa la mattina del 26 agosto, il giorno dell'omicidio di Sarah Scazzi, uccisa nel primo pomeriggio. E' quanto affermano i giudici del Tribunale del Riesame di Taranto. Nell'ordinanza infatti si legge che "la presenza di Serrano Cosima all'interno della abitazione la mattina del 26.8.2010 (costei ha sempre negato questa circostanza affermando di essere andata a lavorare nei campi e di essere rientrata per l'ora di pranzo, dopo le 13:00) è confermata oggettivamente dall'acquisizione di documentazione bancaria da cui risulta che costei, alle ore 12:18, aveva effettuato il versamento di due assegni bancari sul proprio conto corrente acceso presso la Banca di Credito Cooperativo di Avetrana".
26enne uccisa a coltellate a Terracina
La giovane, napoletana, è stata aggredita dal fidanzato probabilmente al culmine di una lite scatenata per motivi passionali. L'omicidio si è consumato intorno alle 8 del mattino, nella zona di via Capirchio, a Terracina.
Dopo aver fermato il giovane, i carabinieri stanno tentando di capire quale sia esattamente il motivo che ha scatenato la furia omicida del 24enne, che non sarebbe nuovo ad atti di violenza.
Eliana Femiano, una ragazza di 26 anni, è stata uccisa a coltellate a Terracina, in provincia di Latina. I carabinieri del comando provinciale hanno fermato per omicidio il convivente, Luigi Faccetti, 25 anni, rintracciato in Campania. L'uomo aveva già tentato, un anno fa, di uccidere la fidanzata. Ad allertare i carabinieri è stata una segnalazione anonima
sabato 20 novembre 2010
Legali Scazzi: "Michele nasconde ancora qualcosa" In Esclusiva Tutti i video dell'interrogatorio nel garage a Michele Misseri
Dopo l'incidente probatorio emerge il nuovo particolare: l'uomo, usando le mani della vittima, già morta, fece il segno della croce e poi gettò il cadavere nel pozzo
Michele non cambia versione: fu Sabrina ad uccidere Sarah strangolandola con una cinta nel garage di casa, lui si sarebbe occupato solo dell'occultamento del cadavere e non ne avrebbe abusato in campagna, così come una settimana prima del delitto non avrebbe tentato approcci sessuali nei confronti della nipote. La spogliò solo per non far riemergere i vestiti. E le fece fare il segno della croce "perché lei non era battezzata".
Nuovi particolari emergono dall'incidente probatorio di Michele Misseri che ha trasformato in prova il suo racconto sulla morte di Sarah. L'uomo ha spiegato le fasi dell'occultamento del cadavere: tolse i vestiti alla nipote non per abusare di lei, ma perché aveva paura che venissero a galla. Dopo aver spogliato sotto il fico e prima di trasportare il corpo e adagiarlo nel buco, le fece il segno della croce usando proprio la mano della ragazza.
Michele non cambia versione: fu Sabrina ad uccidere Sarah strangolandola con una cinta nel garage di casa, lui si sarebbe occupato solo dell'occultamento del cadavere e non ne avrebbe abusato in campagna, così come una settimana prima del delitto non avrebbe tentato approcci sessuali nei confronti della nipote. La spogliò solo per non far riemergere i vestiti. E le fece fare il segno della croce "perché lei non era battezzata".
Nuovi particolari emergono dall'incidente probatorio di Michele Misseri che ha trasformato in prova il suo racconto sulla morte di Sarah. L'uomo ha spiegato le fasi dell'occultamento del cadavere: tolse i vestiti alla nipote non per abusare di lei, ma perché aveva paura che venissero a galla. Dopo aver spogliato sotto il fico e prima di trasportare il corpo e adagiarlo nel buco, le fece il segno della croce usando proprio la mano della ragazza.
venerdì 19 novembre 2010
Michele Misseri conferma le accuse "E' stata Sabrina a uccidere Sarah".
Secondo alcune indiscrezioni filtrate dall'interno del carcere di Taranto dove è in corso da oltre 8 ore l'interrogatorio, nell'ambito di un incidente probatorio, di Michele Misseri, l'uomo avrebbe confermato l'accusa nei confronti della figlia Sabrina di essere l'autrice dell'omicidio di Sarah Scazzi, 15 anni, uccisa lo scorso 26 agosto ad Avetrana.
Dopo essere stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari Martino Rosati fino alle 17, Misseri è stato controesaminato dal pm titolare delle indagini Mariano Buccoliero, dal procuratore aggiunto Pietro Argentino, dagli avvocati della difesa, Francesca Conte ed Emilia Velletri, e dagli avvocati della parte lesa, cioè la famiglia Scazzi, Walter Biscotti, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. Secondo altre indiscrezioni Misseri avrebbe ritrattato il vilipendio del cadavere.
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L'avvocato di Misseri, "Speriamo nella verità definitiva": 12:40 - Iniziato l'incidente probatorio
E' iniziato nel carcere di Taranto l'interrogatorio, nella forma dell'incidente probatorio, di Michele Misseri. L'incidente probatorio si tiene in un'ampia sala al primo piano della ex sezione femminile del carcere.
Come richiesto dalla difesa, Michele Misseri non potrà né vedere, né sentire la figlia Sabrina durante l'incidente probatorio. Nella sua ultima confessione di due settimane fa, che ora dovrebbe confermare, Misseri addossò l'intera responsabilità dell'omicidio alla figlia Sabrina ed ammise soltanto di avere occultato il cadavere nel pozzo di contrada Mosca. Per non subire influenze, pressioni e rimanere lucido in vista dell'incidente probatorio, Michele nei giorni scorsi aveva persino rifiutato di incontrare la moglie Cosima e l'altra figlia ValentinaDovrà ripetere per l'ultima volta quello che accadde il 26 agosto e tutto quello che dirà non potrà più essere modificato in vista del processo. Ad ascoltarlo anche Sabrina, tenuta a debita distanza e senza alcuna possibilità di interagire. Concetta Scazzi a News Mediaset: "Michele sa la verità, spero che oggi la dica"
giovedì 18 novembre 2010
Spagna: "Votare è un piacere" campagna elettorale osè video
Sembrerebbe, almeno secondo i politici spagnoli, che i cittadini soffrano di una specie di "frigidità". Anche una ex deputata del Pp (Partito Popolare), candidata alla presidenza della Catalogna, ha avuto un'idea simile in cui simula il puro appagamento in un video per la campagna elettorale, definito anche questo ad alto tasso erotico. E' la nuova frontiera della comunicazione a luci rosse.
Per le elezioni amministrative del 28 novembre, in Catalogna, i vari partiti le stanno sperimentando tutte pur di aumentare l'affluenza alle urne. Jsc (la Gioventù Socialista Catalana), per esempio, ha prodotto un video in cui una cittadina mentre vota è in preda a un orgasmo. "Votare è un piacere" è il titolo della campagna osé del leader socialista, nonché regista, Javi Lopez.
Per le elezioni amministrative del 28 novembre, in Catalogna, i vari partiti le stanno sperimentando tutte pur di aumentare l'affluenza alle urne. Jsc (la Gioventù Socialista Catalana), per esempio, ha prodotto un video in cui una cittadina mentre vota è in preda a un orgasmo. "Votare è un piacere" è il titolo della campagna osé del leader socialista, nonché regista, Javi Lopez.
Caso Sarah Scazzi: A sorprendere è anche il comportamento di Ivano
A sorprendere è anche il comportamento di Ivano: intorno alle 17.30, svegliatosi dalla consueta pennichella, il ragazzo viene a sapere da amici comuni della scomparsa della Scazzi. Eppure lui non le telefona mai.
Il giovane invece intrattiene una lunga conversazione proprio con Sabrina. Sono oltre quaranta le telefonate e gli sms scambiati con lei fino alle 3 del mattino. “Non ho telefonato a Sarah perché sapevo che il cellulare era spento - si giustifica Ivano, intervistato da News Mediaset - Mi sono tenuto informato tramite Sabrina”. Oggi Ivano chiede anche che gli sia restituita la sua vita: “Sono stanco - dice - dello stress mediatico di questi giorni”.Quel 26 agosto Sabrina chiama per la prima volta Sarah alle 14.40: nessuna risposta. Due minuti dopo il cellulare della quindicenne è già spento. La cugina riproverà soltanto intorno alle 15 e poi, poco dopo le 17. Se fosse stata convinta del rapimento della cugina perché Sabrina non ha insistito nel comporre il numero di Sarah? Per la procura sarebbe una delle tante conferme che lei sapeva già della morte della 15enne.
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martedì 16 novembre 2010
Usa: Da Milano il veleno per iniezioni letali
No alla pena di morte, ma via libera alla produzione del veleno usato negli Usa per giustiziare i detenuti
L'allarme è partito dall'organizzazione umanitaria britannica Reprieve che ha puntato il dito contro l'azienda milanese. A causa di problemi che hanno bloccato la produzione della sostanza nel suo stabilimento americano, spiegano dall'organizzazione, la Hospira ha deciso di spostare l'attività in Italia. E non sarebbe la prima volta. "Abbiamo scoperto che la fabbrica milanese è stata già usata in passato per questo scopo", rivela l'avvocato Clive Stafford Smith, direttore di Reprieve.
Sarebbe questo, secondo quanto raccontato da Repubblica, il paradosso destinato a scatenare non poche polemiche in Italia. Un'azienda farmaceutica lombarda, la Hospira Spa, è stata infatti incaricata di produrre Sodium Thiopental, l'anestetico utilizzato per le iniezioni letali. Ma la società si difende: "Il prodotto è pensato per altro".
Vieni via con me: Roberto Maroni giudica "infamanti" le accuse alla Lega video
''Chiedo risposta - ha spiegato il ministro - anche a nome dei milioni di leghisti che si sono sentiti indignati dalle insinuazioni gravissime di Saviano e quindi auspico che mi venga concesso lo stesso palcoscenico per replicare ad accuse cosi' infamanti che devono essere smentite''. ''Non c'e' neanche bisogno - ha proseguito Maroni - di replicare ora nel merito, ma chi ha sentito ieri sera Saviano parlare senza contraddittorio potrebbe essere indotto a pensare che in quelle parole c'e' qualcosa di vero e siccome non e' cosi' voglio poter replicare a quelle stupidaggini''.
Dopo le critiche alla Lega nel monologo di Roberto Saviano durante la trasmissione di Raitre "Vieni via con me", il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, è intervenuto contro lo scrittore. "Mi sento offeso e indignato dalle parole infamanti di Saviano - ha detto Maroni - animate da un evidente pregiudizio contro la Lega". Il ministro poi ha confermato di aver chiesto al Cda della Rai il diritto di replica.
Dopo le critiche alla Lega nel monologo di Roberto Saviano durante la trasmissione di Raitre "Vieni via con me", il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, è intervenuto contro lo scrittore. "Mi sento offeso e indignato dalle parole infamanti di Saviano - ha detto Maroni - animate da un evidente pregiudizio contro la Lega". Il ministro poi ha confermato di aver chiesto al Cda della Rai il diritto di replica.
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Michele Misseri: Sabrina mi diceva: 'Papà è troppo bravo, non lascia piste'
Lo zio ripercorre i 42 giorni dal momento della scomparsa della nipote all'arresto. "Sabrina mi diceva: 'Papà è troppo bravo, non lascia piste'", ha detto al procuratore aggiunto. Poi ammette che parlando con sua moglie, più volte avrebbe voluto confessare: "Io sono andato a portarla nel pozzo".
Dopo il delitto, Michele accompagnò in auto la figlia Sabrina proprio a casa di Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah. In quel tragitto "non ci siamo parlati - dice Misseri durante l'interrogatorio - perché io già c'avevo il nervosismo mio di quello che aveva fatto". Il pubblico ministero titolare delle indagini Mariano Buccoliero vuole da Michele qualcosa in più sul comportamento di Sabrina nei 42 giorni della scomparsa di Sarah: "Quando qualcuno si avvicinava a parlare con te della scomparsa di Sarah, Sabrina interveniva spesso?", chiede. "No, spariva", risponde Misseri. "Interveniva solo quando c'erano i giornalisti per farsi credere".
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lunedì 15 novembre 2010
Cosima Serrano: non reggere la versione data agli inquirenti
Pasquale De Mauro non solo ha dichiarato agli inquirenti che Cosima non era andata a lavorare ma anche che, dopo qualche giorno, era arrivato da lui Michele Misseri per chiedergli di non dire niente qualora l'avessero interrogato. Il tentativo di convincere l'uomo, che Michele nega ("metto la mano sul fuoco, non è cosa mia"), è riportato nell'ultimo interrogatorio di Misseri. Il Procuratore aggiunto Argentino e il Pm Buccoliero il 5 novembre interrogano Michele e gli chiedono se la moglie era a casa quando, dopo mezzogiorno, lui tornò dai campi. Michele risponde di sì e descrive la scena che vede in cucina con Cosima, Sabrina e Sarah sedute attorno al tavolo a pranzare insieme.
La donna ha risposto che era andata a lavorare in campagna, accompagnata col furgone, insieme alle altre donne, da un padroncino. I magistrati hanno ascoltato l'uomo che ha negato quanto raccontato da Cosima.
''Michele Misseri non vuole incontrare nessuno fino a venerdì prossimo: ha chiesto alla direzione del carcere di non vedere né i suoi familiari, né gli psicologi perché vuole stare da solo". Lo ha detto l'avv.Daniele Galoppa, difensore dello zio di Sarah Scazzi. Proprio venerdì 19 novembre le dichiarazioni di Misseri (le uniche che entreranno nel fascicolo del dibattimento) saranno raccolte dal gip Martino Rosati nel corso dell'incidente probatorio.
Michele Misseri: Il verbale integrale
La donna ha risposto che era andata a lavorare in campagna, accompagnata col furgone, insieme alle altre donne, da un padroncino. I magistrati hanno ascoltato l'uomo che ha negato quanto raccontato da Cosima.
''Michele Misseri non vuole incontrare nessuno fino a venerdì prossimo: ha chiesto alla direzione del carcere di non vedere né i suoi familiari, né gli psicologi perché vuole stare da solo". Lo ha detto l'avv.Daniele Galoppa, difensore dello zio di Sarah Scazzi. Proprio venerdì 19 novembre le dichiarazioni di Misseri (le uniche che entreranno nel fascicolo del dibattimento) saranno raccolte dal gip Martino Rosati nel corso dell'incidente probatorio.
Michele Misseri: Il verbale integrale
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domenica 14 novembre 2010
Michele Misseri: Il verbale integrale
Il 28 settembre l'uomo venne sentito per la prima volta dai carabinieri sulla scomparsa di Sarah e disse di averla cercata in contrada Mosca, cioé là dove l'aveva in realtà seppellita, mentre le ricerche erano orientate ad Avetrana e sulla litoranea. "Conosco i particolari - disse agli inquirenti - perché quelli sono terreni miei".
Michele Misseri avrebbe tentato in diversi modi di far cadere su di lui l'attenzione per far capire che sapeva quale sorte fosse toccata alla nipote. E' quanto emerge dall'ultimo interrogatorio dell'uomo. Il 28 settembre Misseri venne sentito sulla scomparsa di Sarah e disse di averla cercata in contrada Mosca, mentre le ricerche erano orientate ad Avetrana. "Come ho trovato il cellulare così troverò pure Sarah", disse ai carabinieri.
TRASCRIZIONE INTERROGATORIO DI MISSERI MICHELE ANTONIO del 05.11.2010
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO Verbale di interrogatorio di MISSERI MICHELE ANTONIO del cinque novembre duemiladieci alle ore 15,32 sono presenti i pubblici ministeri dottori Pietro Argentino e Mariano Buccoliero, assistiti per la redazione del presente verbale da:
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: Luogotenente Bardaro Giovanni.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Luogotenente Calò Antonio
TEN.COLONELLO ANTONIO RUSSO: Tenente Colonello Antonio Russo.
CAP.NICOLA ABBASCIANO: Capitano Nicola Abbasciano.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO:
E’ presente il difensore di fiducia ...AVVOCATO GALOPPA: Di ufficio...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... è presente il difensore di ufficio, avvocato Daniele Galoppa... è presente altresì la dottoressa, professoressa...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Roberta Bruzzone.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... nominata consulente tecnico dal difensore ...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Da Michele Misseri ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... dal signor Michele Misseri...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Diamo atto anche della presenza del comandante?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E’ presente anche il comandante degli agenti di custodia commissario Giovanni La Marca. Allora, come le altre volte prima che abbia inizio l’interrogatorio, io debbo avvertirla che le sue dichiarazioni,potranno sempre essere utilizzate sempre nei suoi confronti...salvo da quanto disposto dall’articolo 66 comma primo, ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il procedimento seguirà il suo corso... se renderà dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri, assumerà in ordine a tali fatti l’ufficio di testimone... salve le incompatibilità previste dall’articolo 197 e le garanzie di cui all’articolo 197 bis ... bene, detto questo lei vuole rispondere?
MISSERI MICHELE: Se posso rispondere...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: in che senso se posso rispondere? Mi deve dire soltanto se vuole rispondere oppure no?
MISSERI MICHELE: Si.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si, vuole rispondere.
AVVOCATO GALOPPA: Abbiamo chiamato noi il ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... vuole rispondere, e allora ... ripercorrendo tutto l’iter...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Naturalmente i fatti che le si addebitano sono i fatti che lei conosce tramite l’ordinanza di custodia cautelare che le è stata già notificata, con in più il discorso della violenza sessuale, contestata in sede di ispezione, quindi i fatti contestati li conosce bene... le prove le conosce, sono le sue stesse dichiarazioni ... e tutte le altre attività di indagine fatte ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... ripercorrendo praticamente tutto l’iter signor Misseri, lei ha reso innanzi tutto due dichiarazioni alla polizia giudiziaria,una in data 28 settembre duemiladieci e sostanzialmente lei ripercorre tutti i movimenti che lei avrebbe fatto nella giornata del 26 agosto duemiladieci. Poi c’è un’altra dichiarazione quella del giorno successivo, 29 agosto duemiladieci ... che ha come oggetto, le modalità di rinvenimento del cellulare. Lei lo ricorda ci siamo visti verso le ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ventinove settembre ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: 29 settembre duemiladieci... ci siamo visti verso le undici, poi io ho detto ai carabinieri: “ va bene portatelo in caserma e sentitelo sulle modalità di rinvenimento del cellulare” . Poi lei è stato sentito nuovamente il 6 ottobre sempre come persona informata sui fatti ... 6 ottobre 2010 ... all’esito di quell’esame lei confessava di aver ucciso sua nipote ... io ho sospeso ... se lei ricorderà ... l’esame e con lei mi sono recato sul posto dove si trovava il corpo della povera Sarah... una volta trovato il corpo, nella notte lei è stato nuovamente interrogato da me e dal collega Buccoliero presso il comando compagnia carabinieri di Manduria... e praticamente ha confermato quello che ci aveva detto quando era stato sentito come persona informata sui fatti. Poi lei è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari e ha confermato sempre l’omicidio, l’occultamento del cadavere e il villipendio del cadavere e poi è stato sentito nuovamente dai pubblici ministeri quando abbiamo fatto quel sopralluogo finalizzato al rinvenimento del luogo dove erano stati bruciati i vestiti di Sarah ... e per trovare la batteria. Nell’occasione lì c’è stata una chiamata in correità nei confronti di Sabrina . Praticamente ... in cui lei diceva sostanzialmente che Sabrina teneva ferma all’interno del garage la povera Sarah e in quel momento lei li metteva una corda nel collo e la strozzava. Questi sono sostanzialmente gli elementi che lei stesso ci ha indicato ... bene, innanzi tutto io adesso vi chiedo se confermate tutte queste dichiarazioni oppure intendete modificare qualcosa?
MISSERI MICHELE: No, modificare...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Intendete modificare ... allora incominciamo dall’inizio ... vediamo... come avete trascorso la giornata del 26 agosto 2010 ... iniziamo da quando vi siete alzato, sino alla sera... va bene ... piano, piano... perché questa volta non deve sfuggire nessun particolare...
MISSERI MICHELE: Me lo diceva il dottore prima ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... ecco e non deve sfuggire nessun particolare e soprattutto diteci la verità è un invito...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Una volta per tutte Miche’ chiudiamo questa storia.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... che io vi faccio ... di dirci tutta la verità di come stanno veramente le cose ... d’accordo... prego allora. A che ora vi siete alzato quella mattina?
MISSERI MICHELE: Cioè ... io la mattina mi alzo sempre alle tre e mezza ... perché le cose di casa ... i piatti come diciamo noi le domestiche di casa me le facevo sempre io la mattina... perché mia moglie si alzava più tardi perché lei andava a lavorare no . Quindi mi preparavo tutte cose, poi mi prendevo il caffè e verso le sei la mattina incominciavo ad andare al lavoro.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Al lavoro, siete andato al lavoro dove quella mattina?
MISSERI MICHELE: Il lavoro era alli Cuturi .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Alli Cuturi, siete andato a lavorare da solo oppure con ...
MISSERI MICHELE: No, c’è mio fratello là ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Vostro fratello chi Carmine?
MISSERI MICHELE: Carmine.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Carmine... benissimo quindi vi siete incontrato con Carmine?
MISSERI MICHELE: Si.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Benissimo, e avete lavorato con Carmine sino a che ora?
MISSERI MICHELE: Fino all’una ... l’una e dieci quello è l’orario...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Un attimo solo ... in questo di tempo vi siete spostato, siete ritornato nuovamente ad Avetrana verso le otto e mezza le nove? ... chiariamo questo punto ... ricordate se vi siete spostato e siete stato visto da qualcuno?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si ricordi bene Michele ...
MISSERI MICHELE: Sempre il 26?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sempre il 26 agosto ... c’è stato un momento in cui è ritornato ad Avetrana ... davanti al garage ha incontrato qualcuno? Le dice niente il nome di un certo Dimitri Oronzo?
MISSERI MICHELE: Dimitri Oronzo si ... quello affianco a me .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo, si ricorda se quel giorno lo ha visto che stava lavando la macchina?
MISSERI MICHELE: Lui stava lavando la macchina ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo...
MISSERI MICHELE: ... che doveva andare alla zita ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... bravo benissimo ...
MISSERI MICHELE: ... si ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... quindi si ricorda che ha lasciato un attimo il lavoro o non è andato proprio a lavorare?
MISSERI MICHELE: no, sono andato a lavorare...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo, e come mai si trovava lì ad Avetrana alle otto e mezza nove?
MISSERI MICHELE: Adesso vi spiego ... perché mio fratello ha detto : “ devi andare al consorzio per prendere le lattine dell’olio “ ... allora mi sono trattenuto un po’ ad Avetrana ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ah, quindi non siete andato in campagna proprio alle sei ?
MISSERI MICHELE: No, poi sempre ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ecco ricordate bene su
MISSERI MICHELE: ... allora poi ho portato quest’olio qua al lavoro e abbiamo incominciato a lavorare .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Quindi vi siete trattenuto ad Avetrana fino a che ora?
MISSERI MICHELE: Fino a che ora ... il consorzio apre sempre verso le sette e mezza le otto ... prima non apre ... diciamo le otto e mezza le nove ... ad occhio e croce che sono andato via da Avetrana ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Occhio e croce ... un'altra cosa ... quando ve ne siete andato da Avetrana per recarvi in campagna a casa vostra chi c’era?
MISSERI MICHELE: A casa mia c’era ... Sarah non l’ho vista ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si.
MISSERI MICHELE: ... però c’era Sabrina ... Mimina non c’era che stava al lavoro... e c’era una mica di fronte mi pare ... di Sabrina ... forse doveva fare qualche lavoretto ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Sabrina doveva fare qualche lavoretto ... come si chiama questa amica vi ricordate?
MISSERI MICHELE: Questo adesso no ... ne vengono tante ... questo io adesso non me lo posso ricordare ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Comunque ... c’è ... una certa Anna vi dice niente?
MISSERI MICHELE: Anna, Anna, Anna ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Pisano ...
MISSERI MICHELE: Pisano ... Anna Pisano’... si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: C’era Anna Pisano’?
MISSERI MICHELE: Anna Pisanò con Sabrina ... si, si .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma lei ha visto dentro la stanza dove stava Sabrina se c’era questa Anna Pisanò ... dove lìha vista lei questa Anna Pisanò?
MISSERI MICHELE: No, io al cancello l’ho vista ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ah, ho capito al cancello ... perché lei stava nel garage? Stava entrando ed uscendo dal garage... dove stava lei?
MISSERI MICHELE: Io stavo uscendo dal garage mio ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Tu stavi uscendo dal garage... ho capito ... ed hai visto mentre entrava Anna.
MISSERI MICHELE: Anna Pisanò.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma quella mattina sei stato dentro casa... fino a che ora sei stato dentro casa? Dentro l’abitazione ... non nel garage, dentro l’abitazione.
MISSERI MICHELE: Dentro l’abitazione sono stato poco ... perché come ti ho detto dovevo andare a ... io ho parlato con Ronzino Dimitri ... ho detto io pure questa caricatura: “ adesso che stai lavando la macchina adesso arrugginisce” ... mi ha detto : “ no, tanto devo andare alla zita ” ... che era di sposalizio ... eh...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Però ti sei alzato molto presto quella mattina...
MISSERI MICHELE: Si, ma tutte le mattine mi alzo presto ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... fino alle nove che sei stato a casa che cosa hai fatto... circolavi nell’abitazione, sei andato nel garage ... che cosa hai fatto?
MISSERI MICHELE: Si, circolavo però questa persona non l’ho vista se stava dentro ... io al cancello l’ho vista ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Però hai visto Sabrina...
MISSERI MICHELE: Sabrina c’era.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... sei certo che la signora Cosima è andata al lavoro quella mattina? Fai mente locale un attimo ...
MISSERI MICHELE: Io sapevo che doveva andare a lavorare che ... sai perché dico che è andata a lavorare... perché quando sono venuto io stava a letto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Va bene ma questo è un altro discorso...
MISSERI MICHELE: apposta ho detto penso che andava a lavorare ... perché stava a letto ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Però voi non potete escludere ... lei non può escludere che Cosima sia rimasta a casa quel giorno?
MISSERI MICHELE: No, non posso escludere...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: perché poi Cosima quando si è alzata più o meno?
MISSERI MICHELE: Cosima?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh!
MISSERI MICHELE: No, quando mi alzo io ... Cosima non so a che ora si alza ... io so solamente quando mi alzo io ... però non mi ricordo se quella mattina è andata, però di solito quando so che quando si è buttata a letto so che è andata a lavorare ... apposta ho detto è andata a lavorare Cosima .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: però devi riflettere...
AVVOCATO GALOPPA: Non è che hai parlato la sera prima con tua moglie dicendo che doveva andare a lavorare... ti ha detto che doveva andare a lavorare ...
MISSERI MICHELE: A me mi ha detto che ...
AVVOCATO GALOPPA: ... la sera prima te lo ha detto? ...
MISSERI MICHELE: ... che andava a lavorare ... però se dopo ci sono stati dei cambiamenti non lo so.
AVVOCATO GALOPPA: ... non lo sai .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E’ intervenuto l’avvocato Galoppa a porre la domanda, ogni volta che intervenite ... “avvocato Galoppa” ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Però quando ti sei alzato ... Michele tua moglie è rimasta a letto o vi siete alzati insieme?
MISSERI MICHELE: parli della sera o della mattina?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Della mattina del 26 .
MISSERI MICHELE: no, no mi alzo sempre io lei è rimasta a letto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo, è rimasta a letto ... ma poi tu hai visto tua moglie che usciva per andare al lavoro o questo ricordo non ce l’hai?
MISSERI MICHELE: Lei usciva prima di me perché lei andava lontano ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: appunto ... questo è che sto dicendo ... noi sappiamo per certo che quella mattina non è andata al lavoro ... ricordati bene.
MISSERI MICHELE: Allora ci sono stati dei cambiamenti ... non
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Perciò quello che ti ricordi tu d quella mattina ... tu stavi a casa fino alle otto e mezza le nove sei rimasto a casa.
MISSERI MICHELE: Si, ma poi non sono andato più dentro la camera per vedere se stavano...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi non ti ricordi questo fatto della signora?
MISSERI MICHELE: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi sei sceso nel garage... che cosa hai fatto tu?
MISSERI MICHELE: O nel garage o fuori ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Questo fatto non te lo stai ricordando?
MISSERI MICHELE: No.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Allora, siete andato a prendere questi prodotti dal consorzio...
MISSERI MICHELE: dal consorzio ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Chi è il titolare del consorzio?
MISSERI MICHELE: Biagio Caraglia ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Dove ha l’esercizio... in che via?
MISSERI MICHELE: ... sulla strada di mare ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Sulla strada di mare ... vi ha rilasciato ricevuta ricordate ... o no?
MISSERI MICHELE: ricevuta di solito non ne prendo mai ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Non ne prendete mai , va bene e ... quanto avete pagato?
MISSERI MICHELE: L’olio costa sei euro la lattina ... da cinque litri ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito ... quante lattine avete preso?
MISSERI MICHELE: Due ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Due lattine, allora una volta che avete prelevato quest’olio ... siete andato con la Seat Marbella?
MISSERI MICHELE: Si.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Una volta che avete preso quest’olio siete andato un’altra volta a casa o siete andato direttamente in campagna?
MISSERI MICHELE: no, direttamente in campagna...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: direttamente in campagna dove avete trovato vostro fratello ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Una domanda ... ma la mattina sapevi già che dovevi andare a comprare quest’olio?
MISSERI MICHELE: no, mi ha chiamato prima lui ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh, spieghi questa circostanza signor Michele.
MISSERI MICHELE: mi ha chiamato lui e mi ha detto: “ visto che stai ancora ad Avetrana vedi se passi dal consorzio e prendi due latte di olio” .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: A che ora ha chiamato?
MISSERI MICHELE: Verso le sei e mezza... più o meno allora ... sei, sei e mezza.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sul suo cellulare?
MISSERI MICHELE: si, penso di si ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sul numero suo di cellulare...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Dovete rispondere dire si o no ...
MISSERI MICHELE: si ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi ha chiamato lui ?
MISSERI MICHELE: si .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Verifichiamo sul tabulato ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Va bene, quindi siete andato direttamente in campagna e avete trovato vostro fratello, avete lavorato con lui sino a che ora ... non vi siete più mosso?
MISSERI MICHELE: No, no .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Non vi siete più mosso ... fino a che ora avete lavorato?
MISSERI MICHELE: Ho detto l’una ... l’una e un quarto ... perché là dobbiamo fare sempre sei ore e quaranta dicono loro ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ecco... non sino alle dodici?
MISSERI MICHELE: Siccome abbiamo cominciato già tardi la mattina ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Eh, ma lui stava già lavorando ...
MISSERI MICHELE: ... lui si, ma lui fa il fattore ...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Sono il luogotenente Calò posso intervenire?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: prego.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Allora, il 26 mattina alle cinque e dieci c’è una chiamata fatta da Michele Misseri al fratello Carmine ...
MISSERI MICHELE: Allora io ho chiamato ...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ... e dopo Carmine manda un messaggio ... lo ricorda lei questo?
MISSERI MICHELE: Si, però adesso di preciso che cosa era ...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: La sua telefonata è alle cinque e dieci, poi il messaggio è delle cinque e undici ... dato che lei stava dicendo poco fa che il fratello la mattina alle sei ... erano le sei le cinque insomma ... ci sono queste ... grazie.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Benissimo ... no, perché Carmine ... lo dico perché posso dirglielo... Carmine è stato ascoltato da noi e ci ha detto che quella mattina avete iniziato a lavorare verso le sei ... anzi dice Carmine forse prima delle sei e ce ne siamo andati a mezzogiorno preciso... lui se ne è andato in direzione di Avetrana e ricordo proprio con precisione quello che ha detto ... ed io alla direzione opposta verso Manduria. Vi state ricordando o confermate che siete andati via verso l’una .
MISSERI MICHELE: No, può essere vero così come sta dicendo assignuria perché ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Eh, può essere vero quello che dice Carmine...
MISSERI MICHELE: ... da tanti giorni fino a mo ... perché lui è il fattore e lui dice quando dobbiamo lasciare e quando ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E quando ... dobbiamo lavorare ancora ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi Carmine ha iniziato il lavoro alle cinque e mezza sei sul fondo lì ...
MISSERI MICHELE: Ha iniziato prima penso ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... benissimo e tu invece sei arrivato dopo per il discorso dell’olio che hai acquistato.
MISSERI MICHELE: Si.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando avete finito di lavorare quindi vi siete separati ... tu sei tornato ad Avetrana e lui a Manduria. Quando arrivi a casa cosa fai?
MISSERI MICHELE: Allora, quando sono arrivato a casa, la prima cosa che ho fatto io ... mi sono lavato le mani .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si, ma tu arrivi a casa con la tua macchina...
MISSERI MICHELE: Con la macchina ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... ti fermi dove con la macchina?
MISSERI MICHELE: ... di fronte al garage...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo, entri nel garage o entri in casa?
MISSERI MICHELE: Va beh diciamo metà nel garage e metà in casa ... c’è il portone lo apro a metà ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: apri il garage, vai nel garage oppure vai in casa dal portoncino d’ingresso? Che cosa fai?
MISSERI MICHELE: no, nel portoncino d’ingresso ... dal portoncino d’ingresso vado io in casa ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi entri in casa?
MISSERI MICHELE: Si.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi subito entri in casa?
MISSERI MICHELE: Si.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ecco l’orario abbiamo detto che potevano essere le dodici le dodici e mezzo ...
MISSERI MICHELE: si.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ecco quando entri in casa ... chi c’è dentro?
MISSERI MICHELE: Quando sono entrato dentro c’è mia moglie che stava sul letto ... stava ... e Sabrina pure stava sul letto suo dietro ... adesso sto dicendo sul letto ma può essere pure che stava lavorando... perché la stanza sono collegate .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Considera che sono le dodici, dodici e mezza ... quindi non stiamo parlando più delle tredici e trenta come la volta precedente perché abbiamo chiarito confermando quanto a detto Carmine che in effetti a casa sei ritornato intorno alle dodici, dodici e mezzo ... quindi ti ricordi di avere visto Cosima ... tua moglie la signora.
MISSERI MICHELE: No, Cosima è tornata dopo Cosima ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Vediamo diteci voi ... è tornata dopo ... diteci voi che cosa ricordate ... siete arrivato a casa siete entrato dentro casa?
MISSERI MICHELE: Io si, sono entrato dentro casa ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E vi siete lavato le mani
MISSERI MICHELE: eh ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... vi siete lavato le mani e avete chiamato qualcuno vi siete accorto della presenza di qualcuno?
MISSERI MICHELE: No, io di solito entro dentro così e me ne vado subito dentro il cucinino ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Subito in cucina ... quando siete entrato in casa avete visto se c’era Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina c’era ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E come fate a dire che c’era Sabrina?
MISSERI MICHELE: O stava lavorando o stava ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si, ma voi dite questo perché avete avvertito la presenza avete sentito rumori ...
MISSERI MICHELE: rumori, rumori ... così ho sentito ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ma l’avete chiamata? “ Sabrina che stai facendo” ... avete detto questo o no?
MISSERI MICHELE: No.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: No, niente ... ho capito ... per caso vi siete accorto se con Sabrina stava anche Sarah?
MISSERI MICHELE: Comunque può darsi pure eh ... che stava Sarah...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Perché dite può darsi?
MISSERI MICHELE: Perché Sarah di solito a mezzogiorno se ne va a casa che va a mangiare ... può darsi pure sto dicendo che ci stava... Sarah... che dopo va a mangiare e poi dopo torna di nuovo .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito ... bene allora ve ne siete andato in cucina ... e che cosa avete fatto?
MISSERI MICHELE: Io ho mangiato ... ecco eh ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Da solo?
MISSERI MICHELE: Si, io mangio da solo ... loro mangiano sempre prima ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh, però erano le dodici ,dodici e mezza in questo caso ...
MISSERI MICHELE: Si, tanto le padelle che usano loro stanno sempre separate diciamo ... sanno che quello che rimane è mio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Adesso da questo momento ricordate benissimo tutto quello che è successo ... cercate di ricordarlo molto bene ... allora avete mangiato, avete finito di mangiare allora cosa è successo, cosa avete fatto?
MISSERI MICHELE: Dopo che ho finito di mangiare, dopo che ho finito di mangiare mi ha chiamato Sabrina ... ha detto: “papà” ... Sabrina ... “ vieni in garage che è successo ncuna cosa” ... quando sono andato in garage c’era Sarah che stava a terra, stava con le mani ... eh ... verso il portone ... e aveva la corda attorcigliata al collo ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ma era una corda o qualche altro oggetto?
MISSERI MICHELE: No, corda era ... però non era troppo stretta ... perché poteva respirare... la corda solo che al togliere che ho fatto io perché aveva fatto tanti nodi eh ... gli ho fatto qualche cicatrice diciamo ... al collo, poi prima di venire qualcuno io l’ho presa e l’ho portata via... l’ho portata dove l’abbiamo trovata .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: A che ora avete finito di mangiare... più o meno?
MISSERI MICHELE: L’ora ... verso l’una ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Verso l’una ... e dopo quanto tempo ...
MISSERI MICHELE: ... loro dice che stavano giocando allo scivolo del garage... però lei dice che Sarah è andata a casa ... se poi è andata quando è tornata non lo so ... come è successo ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E va beh ... quando vi ha chiamato Sabrina, che ora era?
MISSERI MICHELE: Di solito l’orologio non lo guardo mai io quello è il fatto ... però so solo che io come ho preso Sarah, ho fatto in tempo ad andare e a ritornare e poi è arrivata questa ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mariangela ...
MISSERI MICHELE: ... Mariangela ... che parlava con Sabrina fuori ... che parlava, quindi Mariangela non ha visto niente ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... avete finito di mangiare avete detto ... e dopo quanto tempo avete sentito Sabrina se stava giù in garage come avete fatto a sentire “ papà vieni che è successo qualcosa “ ? ...
MISSERI MICHELE: E’ salita sopra Sabrina ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ah, è salita sopra ...
MISSERI MICHELE: ... e mi ha chiamato ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... e salita sopra e l’ha chiamata ...
MISSERI MICHELE: ... mi ha chiamato a me ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... e che cosa ha detto?
MISSERI MICHELE: ha detto: “ papà è successa una cosa ... che stavamo giocando è scivolata ed è caduta Sarah” ... però secondo me per far vedere che è stato un suicidio gli ha messo la corda l’ha fatta non lo so ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Eh, ha questo punto era presente Cosima?
MISSERI MICHELE: Cosima stava a letto ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Stava sempre a letto.
MISSERI MICHELE: Si.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E’ sicuro questo?
MISSERI MICHELE: Sicurissimo ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Bene... ha detto : “ papà vieni che è successo qualcosa” ... quando siete andato avete trovato la ragazza ... in che modo ... quale era la sua posizione?
MISSERI MICHELE: Cioè il corpo stava verso la strada capa all’aria diciamo e il resto stava giù... poi ho tolto la corda io l’ho messa nella macchina ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e la corda quante volte è stata attorcigliata?
MISSERI MICHELE: ... forse era un metro di corda è stava tante volte ... fatti tanti nodi ... però era libera di qua e poteva
respirare benissimamente dico non penso che sia morta per la corda ... che poi io per togliere tutti quei nodi ci ho messo parecchio... però non mi ha detto nemmeno “ dove la porti” e non sapeva nemmeno dove l’avevo portata. Quando sono tornato ho sentito da Sabrina che non si trovava Sarah, Cosima era andata con sua sorella in ospedale per verificare eventualmente l’avessero presa sotto e stava in ospedale o che sia .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Spiegatemi una cosa ... ma come faceva a trovarsi la bambina lì in garage chi l’aveva portata ... cosa vi ha detto Sabrina?
MISSERI MICHELE: Che giocavano.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Giocavano in garage?
MISSERI MICHELE: In garage dice che giocavano ... dice che è scivolata ed è caduta ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Con la corda intorno al collo ...
MISSERI MICHELE: ... no, di solito loro andavano sopra a stendere le robe e la corda penso che l’ha trovata lì ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E com’è che si trova ... lei non ha detto :” ma se stavate giocando com’è che si trova questa corda intorno al collo?”.
MISSERI MICHELE: lei forse ha simulato un suicidio ... o qualche cosa non lo so come devo spiegare ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Il problema è che sul corpo della ragazza non si sono trovate altre ... altro tipo di lesioni... solo il segno dello strozzamento... almeno queste sono le ... dalle prime indagini che ha condotto il medico legale emerge questo ...
MISSERI MICHELE: E allora l’ha dovuta stringere lei e poi a slegarla non lo so ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ma lei non ha parlato con sua figlia, non si è fatto spiegare tutte le modalità? Non ha parlato per niente ...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Risponda...
MISSERI MICHELE: No.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: No ... bene e allora una volta che lei ha liberato il collo della ragazza di questa corda che cosa ha fatto lei e che cosa ha fatto Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina è uscita fuori perché dopo che ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Io insisto ancora su di un’altra circostanza chiedo scusa ... è sicuro... lei è proprio sicuro che c’era una corda intorno al collo? O c’era invece qualche altro oggetto?
MISSERI MICHELE: A me corda mi è sembrata che era ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Gli è sembrata corda ... ma poteva essere per esempio una cintura?
MISSERI MICHELE: A me mi pare che era una corda ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Perché dite mi pare c’è una bella differenza ...
MISSERI MICHELE: No, ma perché la corda era grossa come la cintura...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Avvocato Galoppa ...
AVVOCATO GALOPPA: Miche’ diciamo la verità di quello che hai visto ... di quello che hai visto una volta ... basta... di quello che hai visto ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ascoltami Michele ... noi in questa sede non dobbiamo cercare di contestarti di scavare dentro di te per sapere la verità contestandoti il tabulato o le dichiarazioni di tizio o di caio che sono contrastanti con le tue. Noi stiamo qua soltanto se tu ritieni di dover dire effettivamente la verità ...
AVVOCATO GALOPPA: Dilla Miche’ ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... noi, non ti dobbiamo cercare di indurre a dire o a fare niente ... se tu ti devi liberare, se tu ti devi liberare noi stiamo qua e ci dici esattamente come
sono andate le cose. Quello che invece tu stai dicendo purtroppo contrasta con tutto quello che noi abbiamo, se tu non vuoi parlare non fa niente non succede niente...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Chiudiamo il verbale e buonasera ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... per carità noi capiamo che è difficile perché se tu devi dire veramente la verità devi coinvolgere Sabrina e probabilmente anche altre persone però o ci dici effettivamente e ti liberi una volta per tutte come sono andate le cose e da questo momento tu inizi veramente un percorso per arrivare a stare bene perché al momento tu ancora non dicendo la verità non stai bene e fintanto che tu non dirai tutta... ma tutta, tutta la verità ... questo percorso di risalita non potrà iniziare ... sarà lungo e doloroso sicuramente però avrà un inizio ... ma se tu ti trattieni ancora tutto dentro di te...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Michele ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Allora interviene il consulente della difesa ...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Roberta Bruzzone ... adesso Michele lo devi fare questo è il momento giusto.
MISSERI MICHELE: C’era un cinta ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Eh, vedi ... ma questo
perché io ho detto se c’era una cinta ... perché i pubblici ministeri hanno elementi per dire che era una cinta ... voglio dire ... noi il contorno lo conosciamo tutto se lei non ci dice veramente la verità non sarà credibile questo è il problema più grosso ...
MISSERI MICHELE: E’ stato con la cinta ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Noi sappiamo ... ma sappiamo pure dove è successo Miche’... tu raccontaci tutto ... liberati finalmente ... di finalmente come sono andate le cose ...
MISSERI MICHELE: ... però io ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... noi sappiamo ... il garage è tutto ...
MISSERI MICHELE: ... però io nel garage l’ho trovata le cose giuste l’ho trovata in garage, se poi è successo da un altra parte non lo so ... però io l’ho trovata in garage quando sono venuto ... se l’hanno trascinata in garage non lo so ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: L’hanno trascinata in garage ... perché lei adesso sta usando questo plurale, chi l’ha trascinata in garage chi?
AVVOCATO GALOPPA: Di la verità Miche’...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Fino in fondo Miche’ ...
AVVOCATO GALOPPA: ... quello che sai ...
MISSERI MICHELE: Se l’è tirata Sabrina in garage o c’è stata...
AVVOCATO GALOPPA: Chi?
MISSERI MICHELE: l’amica di Sabrina, può darsi pure che stava in mezzo non lo so.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E chi è questa amica di Sabrina che potrebbe stare in mezzo?
MISSERI MICHELE: L’Angela ... Mariangela ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mariangela chi?
MISSERI MICHELE: Spagnoletti ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mariangela stava insieme a Sabrina quando ...
MISSERI MICHELE: L’ho vista dopo con Sabrina, ma dopo che me ne sono andato io però ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Eh, Mariangela l’ha vista dopo
MISSERI MICHELE: Si.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Noi vogliamo sapere invece ... stiamo parlando del momento in cui Sarah è stata uccisa. Prima domanda lei ha detto che si è messo a mangiare e ha finito di mangiare ... noi sappiamo mo scopriamo un po’ altre cose ... noi sappiamo dalle dichiarazioni che rende il papà di Sarah, che Sarah sarebbe uscita alle ore quattordici ... dalle
dichiarazioni che rende la badante la badante dice: “ Sarah è uscita ed è tornata da casa di Sabrina... è uscita nuovamente col papà perché dovevano andare a fare un po’ di spesa... la stessa cosa ci dice Concetta ... è ritornata verso le tredici e venti ... alle due meno dieci è ritornata ha mangiato in fretta e furia un wurstel o un gordon blue non so che cosa sia e poi immediatamente è uscita dopo aver detto alla madre di aver ricevuto un messaggio da Sabrina che dovevano andare al mare. La presenza di Sarah ... almeno alle quattordici e venticinque presso la sua abitazione o quanto meno vicinissima alla sua abitazione ce la danno due testimoni estranei ... un testimone che con la sua fidanzata stava passando per quella via e dice di aver visto Sarah alle quattordici e venticinque vicino all’ingresso della palestra della scuola che stava a pochi passi dalla sua abitazione che si stava dirigendo . Un'altra persona non dice di aver visto Sarah, ma verso alle quattordici e venti dice di essersi fermato davanti alla palestra della scuola perché doveva guardare un documento che stava affisso e di essersi accorto che a quell’ora alle sue spalle stava camminando una persona ... non ha fatto in tempo a vedere se era un uomo o una donna perché c’era una macchina che li veniva di fronte per cui è stato un po’ attenzionato da questa autovettura per scansarla però quella
persona ha visto che stava passando una persona alle sue spalle guardando con la cosa dell’occhio. Quindi noi sappiamo che questa ragazza a casa sua almeno alle quattordici e trenta, almeno alle quattordici e trenta e cioè ... a proposito il cellulare di Sarah, quello squillo alle 14 e 28 chi lo ha fatto Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina lo ha fatto ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ha preso Sabrina il cellulare di Sarah ah?
MISSERI MICHELE: penso ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Penso che significa penso ...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Non ha capito la domanda...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Forse non ha capito la domanda...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Praticamente alle ... Sabrina dice : “ io nel momento in cui ho ricevuto il messaggio di Mariangela e siamo alle 14,23 ho fatto altri e due messaggi a Sarah, prima un messaggio di risposta a Mariangela ... e a Mariangela avrebbe detto:“avviso Sarah okay ” mando l’altro messaggio Mariangela ... dopodiché fa due messaggi alla ragazza, un primo messaggio con cui dice: “ dobbiamo andare al mare ” e un secondo messaggio in cui dice: “ ma non lo hai letto
il primo “ perché non aveva ottenuto risposta. A questo punto gli arriva sul cellulare lo squillo dal cellulare di Sarah ... questo squillo lo ha fatto la bambina o la bambina stava già a casa e questo squillo se l’è fatto Sabrina?
MISSERI MICHELE: Questo non lo so dire ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Non lo sai dire ... e allora dimmi Sarah a che ora è arrivata a casa, perché Sarah non può essere andata direttamente in garage ... lei Sarah l’ha vista.
MISSERI MICHELE: Comunque ... Sarah ... non mi sto ricordando se l’ho vista sopra o sotto il garage ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Eh, e che motivo aveva di andare sotto il garage che se aveva appuntamento con Sabrina alle quattordici e trenta ... per cui cercate di ricordarvi perbene ... volete che sospendiamo, volete parlare nuovamente?
AVVOCATO GALOPPA: Si, si ...
PROC . AGG . DOTT . PIETRO ARGENTINO: Sospendiamo ... a questo punto alle ore sedici e dieci viene sospeso l’interrogatorio per consentire al difensore e al consulente di discutere con il loro cliente.
RIPRESA INTERROGATORIO
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: alle ore 17:04 viene ripreso l’interrogatorio. Al Misseri ripetiamo di nuovo gli avvisi casomai ... Io ripeto nuovamente gli avvisi e cioè che le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti; salvo quanto disposto dall’art. 66, comma primo, ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda ma comunque il procedimento seguirà il suo corso; se renderà dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri assumerà, in ordine a tali fatti, l’ufficio di testimone salve le incompatibilità previste dall’art. 197 e le garanzie di cui all’art. 197/bis. Allora, possiamo continuare l’interrogatorio?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: intende rispondere?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì. Bene. Allora, siamo rimasti al momento in cui voi arrivate a casa. Lei arriva a casa – ha detto -, va in cucina e si mette a pranzare.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: più o meno verso che ora siamo?
MICHELE MISSERI: diciamo verso l’una sono uscito.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: verso l’una ...?
MICHELE MISSERI: finito di pranzare.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: avete finito di pranzare all’una. Bene. Cos’è successo? Che visite avete ricevuto in casa? Chi è venuto? Chi c’era in casa all’una?
MICHELE MISSERI: io all’una dormivo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ve ne siete andato sulla sdraio?
MICHELE MISSERI: sulla sdraio stavo dormendo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah, allora ha ragione Cosima quando dice che quando lei è rientrata “Ho trovato mio marito sdraiato”? Sì?
MICHELE MISSERI: stavo dormendo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma Cosima non era in casa? Non era già in casa quando lei, appena finito di pranzare, è andato a dormire?
MICHELE MISSERI: stava pure lei. Lei sta sul letto e io sulla...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sulla sdraio.
MICHELE MISSERI: sulla sdraio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: benissimo. Bene, allora andiamo avanti.
MICHELE MISSERI: e ... Poi, dopo che stavo dormendo, è venuta Sabrina a svegliarmi e ha detto “Papà, vieni un attimo che è successo qualche cosa” e sono sceso. Cioè nella rampa della...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: da dove è sceso? È uscito dal portoncino davanti alla strada?
MICHELE MISSERI: dal portoncino, dal portoncino.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: davanti alla strada.
MICHELE MISSERI: sì. E ho visto Sarah a terra. Ho detto “Ma che cosa hai combinato?”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: a terra dove?
MICHELE MISSERI: no, l’orario non...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, dove. A terra dove? Dove?
MICHELE MISSERI: e dove... Allora, quando entri, sul lato destro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sullo scivolo comunque ancora?
MICHELE MISSERI: sullo scivolo, sul lato destro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: ha detto “Già comunque mi stava dando pure fastidio”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sarah.
MICHELE MISSERI: ho detto “Sì, e mo la responsabilità chi è che se la prende? Mo me la devo caricare tutta io la responsabilità”. Allora ... ho messo un cartone da sopra, cioè ho tolto prima la ... la cinta che aveva al collo...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi aveva una cinta al collo.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non una corda.
MICHELE MISSERI: ho tolto la cinta che aveva e ho messo un cartone sopra pure per la gente che passava e a quel momento è venuta Mariangela e Sabrina è andata con Mariangela. Allora a quel momento io mi sono dato da fare per metterla nel cofano della macchina, l’ho coperta per bene, ho messo una zappa sopra se serviva e in quel momento lì che ho aspettato è tornata di nuovo Mariangela e Sabrina e mi hanno detto a me “Papà, è tornata Sarah?”, ho detto io “No, non ho visto nessuno”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: un attimo solo. La ragazza, Mariangela, dice che quando sono tornate la prima volta e cioè... andavano a casa di Concetta, ritornavano, quand’è ritornata la prima volta l’ha trovato che stava accovacciato davanti... sul... davanti all’ingresso di fronte quasi alla sua autovettura. Stava accovacciato lei perché?
MICHELE MISSERI: perché stavo aspettando loro e dovevo partire io.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito.
MICHELE MISSERI: là era la cosa. Allora loro se ne sono andate e ho detto io a Sabrina per una scusa “Vedi che io sto andando a campagna e poi torno” e nel viaggio che ho fatto poi ho chiamato a mio fratello, ho detto a mio fratello “Vedi, se ti chiama mia moglie o mia figlia...”...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Michele, scusa, chi fratello?
MICHELE MISSERI: Carmelo.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ah.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Carmine.
MICHELE MISSERI: Carmine. Va beh, lo chiamiamo noi Carmelo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Carmelo.
MICHELE MISSERI: Carmine.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ah, ah, va bene.
MICHELE MISSERI: ho detto “Digli che io sono venuto che sono scappati i cavalli”, ho detto, perché avevo... ma non per il fatto di Sarah che era, chiacchiere così avevamo fatto. Poi ho chiamato...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: cioè aveva litigato...?
MICHELE MISSERI: per me aveva litigato mia moglie.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uh.
MICHELE MISSERI: eh. Per non venirmi a trovare in campagna ho detto “Digli che sto...”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ai cavalli.
MICHELE MISSERI: ai cavalli. Poi, dopo, ho chiamato di nuovo a Carmelo, mi pare che ho chiamato di nuovo o lui mi ha chiamato (non mi sto ricordando)...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ha chiamato lui.
MICHELE MISSERI: e voleva sapere, ha detto “Beh? Che è andato tutto a posto?”. Ho detto io “Per mo sì, però se ti chiama mia moglie sto ancora ai cavalli” e... però di questo fatto qua non sa niente Carmelo. Carmelo sa solo di ... di parole che abbiamo detto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma lei aveva detto... hai detto a Carmelo che avevi litigato con tua moglie e tua figlia?
MICHELE MISSERI: ho detto con mia moglie e mia figlia.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e non hai detto a Carmelo perché?
MICHELE MISSERI: no, non gli ho detto perché che sennò si riempiva già a tutte le parti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma tu avevi veramente litigato con tua moglie e tua figlia?
MICHELE MISSERI: sì, con mia moglie sì, avevo litigato, ma non per Sarah però.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e perché avevi litigato?
MICHELE MISSERI: avevo litigato ... Allora, io dovevo andare a lavorare da uno che me l’aveva già detto prima e lei ha detto “ Non ci andare oggi, vai dopodomani ”, “Come dopodomani? Io quando do una parola ad uno è una parola – ho detto -, devo andare oggi e non domani”. Poi che la cosa è andata così e ho detto “ Me ne sto andando – ho detto io -, tanto ha chiamato mio fratello ”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi prima che tu ti allontanassi con Sarah nella macchina...
MICHELE MISSERI: Sarah stava nella macchina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... hai visto tua moglie, hai parlato con tua moglie?
MICHELE MISSERI: no, per telefono.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ah, quindi per telefono ...
MICHELE MISSERI: per telefono ha chiamato mia moglie.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma quando?
MICHELE MISSERI: quando io già stavo con Sarah vicino al pozzo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì, ma la chiamata è alle 15:28.
MICHELE MISSERI: eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, mentre invece la chiamata con Carmine è alle 15:08, quindi prima.
MICHELE MISSERI: l’ho fatta prima io la chiamata a Carmine.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. E hai detto che avevi litigato con moglie e figlia.
MICHELE MISSERI: con mia moglie. Poi, dopo, ha chiamato mia moglie ma sai perché? Che mi ha detto che avevano fatto la denuncia che Sarah non si trovava ed io ho detto “ È logico che la doveva fare la denuncia” ma Sarah ce l’avevo ancora io.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: allora quando sono andato al pozzo... perché il pozzo sembrava difficile ma non era difficile e allora è bastato che ho tolto la pietra, una pietra, quella grande,...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: ... le ho messo una corda di sotto alla spalla – questo lo facevamo in Germania quando facevo il becchino – e una dalle gambe. Quando l’ho calata piano , piano la corda l’ho sfilata da una parte e se n’è venuta sopra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e dove sta questa corda?
MICHELE MISSERI: la corda sta ... forse sta pure nel garage. La corda c’è.
Col. RUSSO: chiedo scusa posso? È una corda grossa?
MICHELE MISSERI: sì. Pare che l’avete vista?
Col. RUSSO: no, no, ho chiesto.
MICHELE MISSERI: no, sta ancora nel garage.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e perché quella corda non l’hai distrutta insieme agli abiti di Sarah?
MICHELE MISSERI: quella non l’ho distrutta perché quello che dovevo distruggere erano le cose ... di Sarah.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi questa corda l’hai lasciata poi nel garage?
MICHELE MISSERI: la corda c’è.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma dove l’hai lasciata?
MICHELE MISSERI: o sta appesa al chiodo nel garage o sta ... ma sta nel garage la corda.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi sta ancora nel garage.
MICHELE MISSERI: sì, sì. La corda c’è.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: senta, Michele, e la cinta che ha detto poco fa?
MICHELE MISSERI: la cinta pure ho detto che io l’avevo lasciata pure nel garage.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ah, è una cinta vecchia? Non di…?
MICHELE MISSERI: una cinta di pantalone.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ma sua o di Sabrina?
MICHELE MISSERI: no, era mia.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ah. E stava appesa nel garage?
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ah.
MICHELE MISSERI: mo bisogna vedere se Sabrina l’ha tolta o c’è, quindi quanto andiamo a vedere.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ho capito.
MICHELE MISSERI: eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi, poi, che cos’è successo? Ha lasciato Sarah nel pozzo... Hai chiuso il pozzo?
MICHELE MISSERI: ho chiuso il pozzo, ho messo dei segnali come... come avevo fatto io, ho fatto una Ave Maria (di solito ne ho fatte più di una perché andavo spesso lì) e me ne sono tornato piangendo. Dove ho bruciato le robe avevo messo pure il telefonino dentro però si è bruciata solo la parte di...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: ... dietro perché il telefonino l’ho tolto io.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito.
MICHELE MISSERI: quando ho tolto il telefonino me lo sono messo nella macchina. Tutto il resto si è bruciato si sa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando hai tolto il telefonino la batteria stava attaccata al telefonino?
MICHELE MISSERI: no, stava staccata. Cioè stava staccata perché non ... quando io l’ho preso dal garage la batteria si è tolta da sola.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: e non ... non l’ho messa più la batteria perché il coso di dietro si era aperto no?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, e quindi hai portato poi insieme cellulare e batteria?
MICHELE MISSERI: sì. Allora il cover di dietro si è bruciato, il cover di dietro si è bruciato ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il coperchio? Il coperchio della batteria?
MICHELE MISSERI: il coperchio della batteria. Poi, perché mi sono sentito male, il cellulare l’ho tirato fuori, l’ho tirato, e la batteria ... il telefonino me lo sono messo nella macchina, me lo sono portato dentro con me nella macchina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e la batteria?
MICHELE MISSERI: la batteria si è trovata nella macchina che all’altro giorno sono passato di là e l’ho lasciata dove l’abbiamo trovata.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: uhm. Quindi non lo stesso giorno ...
MICHELE MISSERI: no, no .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... della morte di Sarah.
MICHELE MISSERI: no, no, non lo stesso giorno.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il giorno dopo?
MICHELE MISSERI: il giorno dopo, perché sono andato nel mio terreno e l’ho lasciata là.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: una domanda: quando Sarah è a terra il telefono dove stava?
MICHELE MISSERI: sempre nella cantina si rivolge?
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: sì, la cantina.
MICHELE MISSERI: sì. Stava... stava a terra di...
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: in quanti pezzi?
MICHELE MISSERI: tre pezzi.
C.T. DOTT. SSA BRUZZONE ROBERTA: due o tre?
MICHELE MISSERI: tre pezzi.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: sei sicuro?
MICHELE MISSERI: sì, perché io come ho alzato il coso si è tolta la batteria.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: sì, ma quando l’hai alzato te.
MICHELE MISSERI: ah.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: quando stava a terra in quanti pezzi era?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quand’era a terra...?
MICHELE MISSERI: sono due pezzi.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: c’era il telefono e il copri batteria, il cover.
MICHELE MISSERI: e sì, difatti io quando l’ho alzato è caduta la batteria.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quando squilla il telefono è a terra.
MICHELE MISSERI: era in terra quando squillava.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quindi la batteria c’era ancora.
MICHELE MISSERI: sì. Sì, perché quando l’ho alzato si è...
UFF.PG.: lo prendi perché non aveva il coperchio di tenuta...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: e certo, e cade.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
UFF.PG.: di tenuta e cade.
MICHELE MISSERI: e se n’è andato a terra.
AVVOCATO GALOPPA: Michele – avvocato Galoppa – e perché hai tirato fuori il telefono dal fuoco?
MICHELE MISSERI: dal fuoco? Perché mi sentivo in colpa. È vero che la colpa me la stavo prendendo tutta io però io stavo morendo, allora io il telefono l’ho messo davanti alla Caserma dei Carabinieri la prima volta ed è rimasto più di una settimana...
AVVOCATO GALOPPA: quindi a che cosa ti serviva il telefono?
MICHELE MISSERI: se trovavano il telefonino - dicevo io no? Perché io non avevo il coraggio a costituirmi -... se trovavano il telefonino, dicevo io, tutte le impronte mie stanno tutte là sopra, tutte stanno. Io ho pensato così.
AVVOCATO GALOPPA: e quando hai fatto trovare il telefonino che cosa ti ha detto Sabrina? Ti ha detto qualche cosa Sabrina o...?
MICHELE MISSERI: io ho telefonato a Sarah da...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: a Valentina.
MICHELE MISSERI: a Valentina, perché Valentina non sapeva niente.
AVVOCATO GALOPPA: sì.
MICHELE MISSERI: ho detto io “ Digli a Sabrina: Sarah... il telefonino di Sarah c’era il lucchetto e una linguetta di... di lattina?” e lei – l’ho sentita io per telefono – ha detto “E come si trova mo questo telefono?”.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Sabrina.
MICHELE MISSERI: Sabrina.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: mentre tu eri al telefono con Valentina.
MICHELE MISSERI: sì. “Come si trova questo telefono?”. Perché per lei era distrutto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ascolta, Michele, quando tu arrivi in cantina e Sarah sta a terra, vicino a te sta Sabrina. È così?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Quanto tempo passa perché arrivi Mariangela e Sabrina esce fuori dal garage?
MICHELE MISSERI: no, ma è passato poco tempo e lei se n’è andata e io ho basato il portone e lei se n’è andata la prima volta. Alla seconda volta che è tornata già...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, no, stiamo alla prima volta.
MICHELE MISSERI: ah, alla prima volta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: stiamo ancora alla prima volta.
MICHELE MISSERI: uh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando ti chiama Sabrina.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va bene? Che ti porta nel
garage come hai detto tu. Entrate nel garage. Sabrina ti fa vedere il corpo di Sarah che ha questa cinta al collo stretta. Dopo quanto tempo esce fuori Sabrina perché sta arrivando Mariangela?
MICHELE MISSERI: una decina di minuti appena sì e no se erano.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi per dieci minuti è rimasta nel garage Sabrina insieme a te?
MICHELE MISSERI: eh, per dieci minuti è rimasta nel garage.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e che cosa avete fatto? Dieci minuti sono tanti.
MICHELE MISSERI: lei stava attenta se passava qualcuno e io ho trovato il cartone per metterlo sopra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh.
MICHELE MISSERI: poi, quando ho fatto con il cartone, lei è uscita e ha detto “ Tanto mo viene Mariangela ”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ecco.
MICHELE MISSERI: e lei è uscita fuori.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e quanto tempo dopo che voi siete arrivati nel garage è squillato il cellulare?
MICHELE MISSERI: il cellulare ha squillato che ... che c’era ancora fuori Mariangela.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. Ma quanto tempo dopo? Tu insieme a Sabrina vai nel garage e c’è ... Quanto tempo dopo squilla il cellulare?
MICHELE MISSERI: il cellulare non mi ricordo, dopo ... dopo due minuti, dopo tre minuti è squillato.
&: due minuti, tre minuti da che cosa?
MICHELE MISSERI: il cellulare.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: ho capito. Quando stava Sabrina?
MICHELE MISSERI: no.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: no, no.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: questo per...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: da quand’era uscita fuori Sabrina.
MICHELE MISSERI: da quand’è uscita fuori Sabrina.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: due o tre minuti da quand’era uscita fuori.
MICHELE MISSERI: sì.
AVVOCATO GALOPPA: bene.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: bene, adesso ritorniamo sempre a quando ha finito di pranzare. Lei finisce di pranzare e si mette sulla sdraio e si mette a dormire. Sua moglie è in casa.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Sabrina è in casa. Come mai Sarah – la domanda che io le faccio – si trova poi all’interno del garage? Questo è il problema. Quindi lei non può non essersi accorto dell’arrivo di Sarah. Ha capito quello che voglio dire?
MICHELE MISSERI: ma se io stavo dormendo, se lei è venuta... lei senz’altro – Sabrina – sempre sotto la veranda la aspetta e poi di là vanno al garage.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e quindi vanno al garage. Ma non erano mai andate al garage però.
MICHELE MISSERI: nel garage sempre ci andavano.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: tutte e due?
MICHELE MISSERI: sempre ci andavano.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e che ci andavano a fare?
MICHELE MISSERI: a volte c’erano i gatti, una volta prendevano il mangiare da dare ai gatti, sempre ... sempre stavano nel garage.
AVVOCATO GALOPPA: andavano a stendere anche le robe?
MICHELE MISSERI: le robe, andavano a stendere le robe sopra pure. Andavano sempre assieme.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi lei Sarah non l’ha sentita arrivare.
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è sicuro di questo.
MICHELE MISSERI: sicurissimo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ascoltami, Michele, quando tu stavi sulla sdraio – va bene? – in cucina tu... e Sabrina stava a letto hai detto. Quando Sabrina riceve il messaggio di Mariangela sono le due e venti. Tu stai ancora sulla sdraio? Tu ti ricordi di aver sentito che Sabrina ha detto “Devo andare a mare, mi devo sbrigare”?
MICHELE MISSERI: a mare l’ho saputo dopo io, che dovevano andare a mare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, in quel momento.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quel giorno lì. Solo quello che ti ricordi.
MICHELE MISSERI: in quel giorno lì... Sì, che dovevano andare a mare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e va be’... No, quando tu hai finito di mangiare...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... hai detto che ti sei messo sulla sdraio.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va bene?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: era...? Che ore potevano essere?
MICHELE MISSERI: quando mi sono messo sulla sdraio...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: le due e mezza? Che...? L’una? che ora potevano essere?
MICHELE MISSERI: poteva essere l’una, l’una e dieci.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. E ti sei messo sulla sdraio dopo aver finito di pranzare.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tu ti sei accorto che Sabrina si era alzata dal letto perché doveva andare a mare?
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: perché lei stava dormendo.
MICHELE MISSERI: io stavo dormendo e lei esce dal corridoio e non ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e quando lei esce ...?
MICHELE MISSERI: può essere pure che è uscita dalla parte da dietro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e va bene. E quando lei esce che deve andare a mare non dice...? Non dice niente? Se ne esce dalla stanza e basta?
MICHELE MISSERI: no, quando va a mare dice...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh.
MICHELE MISSERI: ... alla madre ... per esempio, se io stavo... dice “Stiamo andando a mare”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo.
MICHELE MISSERI: se sta la madre dice “Ma’, stiamo andando a mare noi”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ecco, invece in quella circostanza non ha detto niente.
MICHELE MISSERI: non ha detto niente.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è successo qualche volta che tu stavi dormendo, lei doveva andare a mare e ha detto “Papà, me ne sto andando a mare io”?
MICHELE MISSERI: ma se stavo dormendo non ho sentito niente lo stesso.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito, ma qualche volta...
MICHELE MISSERI: sì, l’ha detto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...ti ha svegliato per dire...
MICHELE MISSERI: l’ha detto, l’ha detto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...“Sto andando papà io a mare”.
MICHELE MISSERI: l’ha detto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: l’ha detto. In quella circostanza, invece, non ha detto niente.
MICHELE MISSERI: non ha detto niente.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tu ti accorgi di Sabrina solo quando ti sveglia per portarti dentro al garage.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è così?
AVVOCATO GALOPPA: Era agitata Sabrina quando ti è venuta a chiamare?
MICHELE MISSERI: sì, era agitata, ma io pensavo che fosse successo che era capitato qualche gatto sotto la macchina come al solito.
AVVOCATO GALOPPA: e quando siete andati in garage siete andati correndo?
MICHELE MISSERI: mi sono impaurito più io di lei.
AVVOCATO GALOPPA: siete andati correndo?
MICHELE MISSERI: sì, siamo andati correndo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e quando siete andati al garage siete passati dall’interno, dalla porta che poi ... da cui si accede al garage? Oppure siete andati dalla strada?
MICHELE MISSERI: dalla strada sempre.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: dalla strada.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: tutti e due siete usciti?
MICHELE MISSERI: tutti e due siamo usciti. Lei davanti e io da dietro.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lei davanti e lei da dietro, cioè Sabrina davanti e lei da dietro.
AVVOCATO GALOPPA: E mentre levavi la cinta e prendevi questo cartone hai visto se Sabrina stesse gesticolando con il cellulare? Mandava messaggi?
MICHELE MISSERI: no, questo non lo ricordo.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: non ci hai fatto caso.
MICHELE MISSERI: non ci ho fatto caso.
AVVOCATO GALOPPA: non ci hai fatto caso?
MICHELE MISSERI: a questo non ci ho fatto caso.
AVVOCATO GALOPPA: quando tu facevi queste cose Sabrina dove stava?
MICHELE MISSERI: Sabrina di solito stava diciamo come palo, se passava qualcuno dalla strada.
AVVOCATO GALOPPA: vicino alla porta. E aveva il cellulare in mano?
MICHELE MISSERI: sì, aveva il cellulare in mano.
AVVOCATO GALOPPA: con quale mano? Destra o sinistra?
MICHELE MISSERI: no, questa.
AVVOCATO GALOPPA: con quella destra?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: destra.
AVVOCATO GALOPPA: uhm.
MICHELE MISSERI: allora io sono andato a prendere prima il cartone, perché il cartone ce l’avevo dietro, per coprire,...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dietro nel garage sempre.
MICHELE MISSERI: sempre dietro nel garage.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: oh, benissimo. Adesso come mai vi siete assunto ... lei si è assunto tutta la responsabilità di questo fatto?
MICHELE MISSERI: mi dispiaceva che io già ero uomo grande e lei era ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ragazza di 22 anni.
MICHELE MISSERI: eh. Che non si rovinasse la ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma questo è stato concordato fra voi?
MICHELE MISSERI: no, ho detto io “ Non dire niente a nessuno.
La responsabilità me la prendo io, dico che sono stato io ”. Ho detto. Mia moglie non sapeva ... nessuno, nessuno, nessuno sapeva niente. Si è saputo solo quel giorno che siamo andati noi al pozzo, vi ricordate?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì.
MICHELE MISSERI: che hanno interrotto... allora è successo il finimondo, perché l’ha saputo Sabrina. Sabrina era l’unica a saperlo perché sapeva, che mi chiamava sempre al cellulare ed io non le rispondevo. Non mi ricordo chi c’era di voi...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: io, io, io.
MICHELE MISSERI: alla Caserma...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: alla Caserma, sì.
MICHELE MISSERI: ...a Manduria. Perché lei mi chiamava sempre e diceva “Ma che hai combinato?” e io lo spegnevo il cellulare e vedevo che era Sabrina. Niente, io mi volevo fare la ... mi dovevo prendere io la responsabilità – ho detto – tanto io ormai sono arrivato a quest’età; lei ha una vita davanti.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: una cosa voglio chiedere ma la porta del garage, quando lei non sta dentro, sempre aperta la lascia? Da quello che ho capito stava aperto questo garage.
MICHELE MISSERI: il garage sta aperto.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: lei stava dormendo...
MICHELE MISSERI: e il garage rimane aperto.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ah, lo lasciate aperto.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ho capito.
MICHELE MISSERI: no, tanto là non ruba nessuno.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: no, no, no, per curiosità. Volevo...
MICHELE MISSERI: no, no, rimane aperto.
AVVOCATO GALOPPA: Michele, e invece ti volevo chiedere: e il cellulare perché l’hai tirato fuori dopo tanto tempo? Dopo tutti quei giorni?
MICHELE MISSERI: no, il cellulare dalla prima sera io sono passato vicino alla Caserma e l’ho lasciato davanti alla Caserma, il cellulare di Sarah, però solo che non è stato mai trovato.
AVVOCATO GALOPPA: ho capito.
MICHELE MISSERI: poi di lì l’ho portato ad un distributore sulla strada di Manduria, che là c’è pure un caffé (non so se sapete),...
AVVOCATO GALOPPA: sì, sì, sì.
MICHELE MISSERI: ...e nemmeno lì è stato trovato. Poi l’ho portato ad un autolavaggio, vecchio autolavaggio, che là per fortuna abita pure Ivano, che non sapevo nemmeno che abitava là sennò l’avrei neanche portato, e l’ho lasciato lì e niente. Alla mattina poi, visto che dovevo andare in zona, visto che il
cellulare c’era ancora là, me lo sono portato dove ho lavorato. Però perché l’ho portato? Volevo al brigadiere ... dico “Tanto quanto vado a casa vado e io mi costituisco” e non ce l’ho fatta. Questo è stato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: allora, signor Misseri, adesso mi segua: quella cinghia ha detto che era una cinghia sua. Si trovava in garage già oppure stava sopra in casa?
MICHELE MISSERI: cinghia?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: la cintura.
AVVOCATO GALOPPA: la cintura.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: la cintura.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quella che ha usato...
MICHELE MISSERI: no, quella stava in garage.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: in garage.
MICHELE MISSERI: sì, quella...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e a cosa le serviva?
MICHELE MISSERI: quella era vecchia. Quella, quando era, facevo qualche lavoretto che mi mettevo il mantile e lo agganciavo così.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cioè roba da contadino.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma era una cintura che aveva una fibbia?
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi aveva la fibbia con i buchi normali.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: una cintura normale.
Uff. P.G.: che colore era?
MICHELE MISSERI: mah, mo il colore non me lo dire che là c’è polvere, c’è tutto...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma non ha sentito proprio gridare quando...?
MICHELE MISSERI: allora, quando io dormo c’è la televisione accesa no?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: mo mi sono abituato che vado a dormire con la televisione accesa. Mia moglie la teneva accesa pure la televisione. Se fossero state spente qualche cosa l’avremmo sentita sicurissimo, ma non abbiamo sentito niente.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non avete sentito nulla. E quelle cose che ha rilevato il professor Strada...
MICHELE MISSERI: mie?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sue.
MICHELE MISSERI: no... Quelle?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh.
MICHELE MISSERI: quelle sono...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quei segni, quei... Sembra che siano dei graffi.
MICHELE MISSERI: no, non sono dei graffi. Allora, sono del vigneto. Noi al vigneto tagliamo le cime che escono fuori no? Per quando tagliamo l’uva e allora quando ti avvicini – vedi, non c’è niente -...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: non c’è né graffio e né niente più qua. Guarda.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì.
MICHELE MISSERI: non c’è niente
AVVOCATO GALOPPA: ma su di lui? I graffi su di lui?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì, sì.
MICHELE MISSERI: sì. Però non erano graffi, era solo sfondato dentro che sembrava rosso.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito. Bene, allora lei porta il corpo della povera Sarah in contrada Mosca. L’ha aiutata qualcuno?
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: nessuno?
MICHELE MISSERI: giuro.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no, perché...
MICHELE MISSERI: giuro sulle ossa...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sa perché le dico questo?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: perché nel precedente interrogatorio, quando lei sta parlando di questo episodio, dice “ Abbiamo parcheggiato”. Usa il termine plurale.
MICHELE MISSERI: ah, sì, questo...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “Abbiamo parcheggiato” significa che con lei stava qualcun altro.
MICHELE MISSERI: e’ proprio che la uso proprio questa parola, non lo so perché.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah, usa proprio il plurale maiestatis.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito. Ci sono poi, durante quella serata, delle telefonate a Mimino. Sa chi è Mimino.
MICHELE MISSERI: mio nipote.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: suo nipote. Perché ci sono queste telefonate con Mimino? Che cosa vi siete detti?
MICHELE MISSERI: no, ma non ci siamo risposti. Lui sempre mi chiama a me ma non ha telefonato però, non l’ho chiamato, mi pare che non l’ho chiamato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però lei chiama sul cellulare della moglie di Mimino e parla con Mimino.
MICHELE MISSERI: sì, perché...
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: alle 18:28.
MICHELE MISSERI: ah sì? Però non ho parlato... Mimino non sa niente di queste cose.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: ho capito, non...
MICHELE MISSERI: sì. Allora, sa perché usa quello della moglie? Perché lui ha la Tim e la moglie ha la Omnitel.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: la Vodafone.
MICHELE MISSERI: la Vodafone. Che dice che di là risparmia e lui invece consuma più soldi perché io pure ho la Omnitel.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: e perché lo chiama?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: per quale motivo l’avete chiamato Mimino?
MICHELE MISSERI: ma così. Stavamo tre nipoti e coso... sempre così ci chiamiamo.
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: no, il 26 mi...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il 26 cosa vi siete detti?
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: il 26 perché l’hai chiamato?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: il giorno in cui hai chiamato tuo nipote cosa vi siete detti? Te lo ricordi?
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: alle 18:28.
MICHELE MISSERI: 26...
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: che cosa gli ha detto? Cosa ha detto lei a suo nipote ecco?
MICHELE MISSERI: ah, ho detto io “Che per caso che da sopra la Riforma è passata qualche macchina sospetta che c’era Sarah dentro?”. Ha detto “No, di qua non è passato nessuno”. Queste parole me le ricordo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. E senti, questa è la domanda: che necessità hai di chiamare tuo nipote a dire una cosa del genere quando tu sapevi benissimo che Sarah aveva fatto la fine che aveva fatto? Cioè perché dovevi dirlo a tuo nipote? Che senso ha? Potevi pure non chiamarlo e non dire proprio niente. Cioè qual è il senso?
MICHELE MISSERI: no, perché la ... il figlio di Mimino andava alla scuola con Sarah.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, e va beh’, ma non ha senso che tu gli dici “Sarah è sparita” se tu già sapevi quello che purtroppo era accaduto.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: qualcuno ti ha chiesto di farlo?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: allora, mi segua adesso. Quindi a questo punto porta la bambina ... va direttamente al pozzo oppure c’è stato l’episodio di violenza di cui lei mi ha parlato nei precedenti interrogatori?
MICHELE MISSERI: ma non ce l’ho fatta.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: allora spieghi bene questo fatto.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: che cos’è successo? L’ha portata sotto l’albero di fico...
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...e che cos’è successo?
MICHELE MISSERI: l’ho spogliata...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’avete spogliata.
MICHELE MISSERI: certamente la volevo violentare ma non ce l’ho fatta.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non ce l’avete fatta. E che cos’è successo?
MICHELE MISSERI: l’ho rivestita di nuovo...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “non ce l’ho fatta” in che senso?
MICHELE MISSERI: non avevo il coraggio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non avevate il coraggio. Però l’avete spogliata.
MICHELE MISSERI: l’avevo spogliata.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi l’avete ... E non c’è stato, quindi, quell’episodio di cui ci avete parlato nei precedenti interrogatori. Cioè ci avete parlato di eiaculazione, addirittura di...
MICHELE MISSERI: io... io ho parlato di così sai perché?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: perché?
MICHELE MISSERI: non mi crede nessuno.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh, spiegate.
MICHELE MISSERI: non mi crede nessuno perché una volta che l’ho spogliata chi è che mi crede? Nessuno. Ecco perché ho detto così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e cioè? Non è chiaro. Perché avete detto questo episodio di violenza così brutto? Perché? Qual era la necessità di dire? Nessuno ve l’ha chiesta quella cosa. Perché l’avete detto?
MICHELE MISSERI: forse ho sbagliato, non...
AVVOCATO GALOPPA: Ti volevi far ricadere tutta la colpa su di te? Volevi che si credesse che avevi fatto tutto tu?
MICHELE MISSERI: può darsi.
AVVOCATO GALOPPA: anche l’omicidio?
MICHELE MISSERI: sì.
Cap. ABBASCIANO: O ti vergogni? Tu devi superare qualsiasi tipo di vergogna Michele. Ti vergogni tuttora...
MICHELE MISSERI: no .
Cap. ABBASCIANO: ...di dire qualcosa?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no, il problema è questo...
Cap. ABBASCIANO: si chiaro
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il problema...
Cap. ABBASCIANO: diccelo per bene.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il problema è questo: lei sa che su questo episodio ci sono degli accertamenti tecnico-scientifici in corso.
MICHELE MISSERI: eh.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: voglio dire, ai fini della sua credibilità, se lei ci dice fesserie, ci dice cose non vere poi, se si scopre che invece avete detto una fesseria, poi viene meno la sua credibilità. Per questo io più volte la sto invitando a dire la verità, tutta la verità. Quindi cos’è successo? Siete arrivato a quell’albero, vi siete fermato, avete preso il corpo della bambina...
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...e siete andato sotto l’albero...
MICHELE MISSERI: del fico.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... di fico. L’avete spogliata ma vi sarete spogliato pure voi.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: perché se mi dite che “Non ce l’ho fatta” vi sarete spogliato pure voi.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: avete cercato di penetrarla la bambina.
MICHELE MISSERI: sì, però non ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però?
MICHELE MISSERI: non ho avuto il coraggio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma avete cercato di penetrarla.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh, però vi siete subito ritratto, cioè non siete arrivato all’orgasmo.
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: questo volete dirmi? Quindi poi l’avete rivestita ...
MICHELE MISSERI: e l’ho portata al pozzo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e l’avete portata al pozzo. Vuole intervenire? Prego.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ci spieghi cosa hai fatto esattamente? Ci spieghi bene cosa hai fatto esattamente sotto quell’albero? Per filo e per segno? In maniera molto chiara? Perché non è chiarissimo. Dicci esattamente quello che hai fatto.
MICHELE MISSERI: violentata.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: l’hai violentata? Cioè sei...? Hai...? Sei entrato dentro il corpo di Sarah?
MICHELE MISSERI: sì.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: in quel momento. Okay.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: senta, Michele, allora, una volta che l’hai buttata nel pozzo poi sei ritornato ... lei – chiedo scusa – è ritornato ad Avetrana. Va bene? Prima di questo episodio però e quando la bambina stava ancora all’interno del garage – mi segua bene adesso – le è arrivata una telefonata di Sabrina alle ore 14:...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: 14:55.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: 14:55. Che cosa le ha detto Sabrina nel corso di quella telefonata?
MICHELE MISSERI: mi pare che ha detto “Dove ti trovi?”. Mi pare che ha detto o “Dove ti trovi?” oppure “Stai girando ancora per Sarah?”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e lei cosa ha risposto?
MICHELE MISSERI: io ho detto “Io sto ancora in campagna” però non sapevano...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma non era vero.
MICHELE MISSERI: non era vero.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non era vero. Stavate ancora in garage.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è vero?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi non era vero. Poi, dopo questa telefonata, è arrivata un’altra telefonata da parte di sua moglie alle ore...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: 15:25.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: cosa le ha detto sua moglie?
MICHELE MISSERI: mia moglie ha detto che aveva fatto la denuncia che Sarah non si trovava. Questo era quando io stavo ancora...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì.
MICHELE MISSERI: ...al Mosca. Ha detto “Abbiamo fatto la denuncia perché Sarah ancora non si trova”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm. E lei cosa ha risposto?
MICHELE MISSERI: ho detto “È normale che si doveva fare la denuncia”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “È normale”.
MICHELE MISSERI: “È normale”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: beh? E poi solo questo vi siete detti con vostra moglie?
MICHELE MISSERI: sì, solo questo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: solo questo. Bene. In queste due... infatti in queste due occasioni, mentre la prima volta viene agganciata una cella di Avetrana compatibile con via Grazia Deledda 22, la seconda volta viene agganciata una cella di San Pancrazio Salentino, cioè significa che voi stavate in contrada Mosca,...
MICHELE MISSERI: sì, sì, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...compatibile con contrada Mosca.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: una volta che poi siete ritornato in Avetrana dove siete andato?
MICHELE MISSERI: a bruciare la roba.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: siete passato prima a bruciare i vestiti di Sarah.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lo zainetto,...
MICHELE MISSERI: sì, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...le cuffiette,...
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...e poi siete passato da quell’altro fondo a buttare le ... il cellulare. È vero?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì. Poi siete ritornato in Avetrana.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: dove siete andato?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, un attimo, non il cellulare.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: no, la batteria.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: la batteria del cellulare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la batteria lei ha detto che l’ha fatto il giorno dopo.
MICHELE MISSERI: la batteria il giorno dopo l’ho messa.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah, il giorno dopo.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi avete bruciato prima i vestiti.
MICHELE MISSERI: no, quando sono andato all’altro fondo avevo fatto i campioni dell’uva che si doveva fare la gradazione che si doveva cominciare la vendemmia.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm, ho capito, i campioni dell’uva.
MICHELE MISSERI: quando sono andato a...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il giorno dopo?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il giorno dopo.
MICHELE MISSERI: il giorno dopo. Allora ho lasciato la batteria.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e allora avete abbandonato la batteria. Mentre i vestiti li avevate bruciati lo stesso giorno.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è vero?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ecco, quindi poi siete ritornato in Avetrana.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e siete andato dove? A raccogliere i fagiolini come avete detto la volta scorsa?
MICHELE MISSERI: i fagiolini prima, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: bene.
MICHELE MISSERI: con mio cognato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e c’era suo cognato.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: a che ora siete arrivato?
MICHELE MISSERI: quattro, quattro e mezza potevano essere.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quattro, quattro e mezza. E vostro cognato nulla vi ha detto?
MICHELE MISSERI: no, non era... non era...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “Come? Avevamo appuntamento alle tre e ti sei...?”.
MICHELE MISSERI: no, non sapeva ... Allora, io ho detto “Vedi che domani forse sei da solo perché io devo andare con il trattore”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: non era programmato che dovevo andare. Poi, visto che lui stava là, sono andato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito. Per raccogliere i fagiolini.
MICHELE MISSERI: i fagiolini. Che poi non è che ne ho raccolti tanti che li aveva raccolti tutti lui.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: bene. Poi che cosa avete fatto? Dopo aver raccolto i fagiolini?
MICHELE MISSERI: sì. Dopo aver raccolto i fagiolini io ho fatto un giretto così, sono andato a portare il cellulare vicino alla Caserma dei Carabinieri, mio cognato se n’è andato a casa a vendere i fagiolini, Sabrina l’ho vista che girava sempre con gli amici suoi e poi me ne sono andato a casa, mia moglie mi ricordo che aveva preparato qualcosa e ha detto a me “Perché non mangi?”, ho detto “No, non ho fame” perché non scendeva niente e mi sono messo sopra la sedia sdraio e là sono rimasto fino alla mattina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e a Cosima non avete detto nulla ,nulla?
MICHELE MISSERI: niente.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però mi avete detto che la sera stessa siete andati giù in garage a pulire.
MICHELE MISSERI: la seconda sera.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il giorno successivo? Ecco, ditemi cosa avete fatto il giorno successivo?
MICHELE MISSERI: il successivo noi volevamo trovare la carta...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: la Sim.
MICHELE MISSERI: la Sim che stava dentro.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: allora Sabrina scopava, faceva i mucchietti, e io con il cestello che pulivo se ... se usciva fuori.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e Cosima non vi ha visto?
MICHELE MISSERI: non c’era Cosima.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non c’era.
MICHELE MISSERI: no. Se l’abbiamo fatto di sera Cosima dorme. L’abbiamo fatto all’altra sera, no?
AVVOCATO GALOPPA: E quindi Sabrina sapeva che stavate cercando la Sim?
MICHELE MISSERI: e penso di sì.
AVVOCATO GALOPPA: cioè, dico, quando siete scesi giù...
MICHELE MISSERI: sì.
AVVOCATO GALOPPA:...non hai detto “Andiamo a fare una cosa”?
MICHELE MISSERI: lei... lei... secondo lei non c’era dentro.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: nel cellulare.
MICHELE MISSERI: nel cellulare. Era caduta lì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: chi vi ha detto che mancava la Sim?
MICHELE MISSERI: Sabrina ha detto “Forse...”... Io non me ne intendo di telefono eh, però Sabrina ha detto “Però manca la Sim”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma quando si è posto questo problema della Sim?
MICHELE MISSERI: alla sera, alla sera stessa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè dopo la morte di Sarah, hai preso Sarah, l’hai messa nel cofano...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...- va bene? – e sei andato... hai preso il cellulare e te lo sei portato insieme. Quando la sera torni a casa quando incontri Sabrina?
MICHELE MISSERI: allora, io - mo scusa un poco - ho guardato di dietro e ho visto... Beh, il cellulare quello là è diverso dal mio, nel mio si vede la Sim e a quello là non si vedeva.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando hai guardato di dietro?
MICHELE MISSERI: quando l’ho messo al fuoco ho detto io “Mancava la carta del telefono”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: a chi l’hai detto?
MICHELE MISSERI: a Sabrina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando l’hai detto?
MICHELE MISSERI: alla ... alla sera stessa. Però all’altra sera abbiamo girato tutto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e perché non l’avete fatto la sera stessa che era importante trovare questa Sim?
MICHELE MISSERI: e la sera stessa non si vedeva bene, era troppo tardi.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma tu come facevi a sapere che c’era la Sim nel cellulare?
MICHELE MISSERI: al mio, per esempio, se tolgo la batteria si vede.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh.
MICHELE MISSERI: e a quello di Sarah invece non ... non si vede, è diversa proprio la cosa, per quello ho detto io “Manca”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi Sabrina non sapeva che mancava? Gliel’hai detto tu a Sabrina che mancava la Sim?
MICHELE MISSERI: io ho detto che mancava e Sabrina ha detto “Allora dobbiamo girare e trovarla”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito. E perché non l’avete fatto la sera stessa?
MICHELE MISSERI: non si vedeva, era troppo buio, perché una sola lampadina c’è.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi l’avete fatto la mattina?
MICHELE MISSERI: no .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando l’avete fatto?
MICHELE MISSERI: sempre all’altro giorno però più alla luce.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e cioè? A che ora?
MICHELE MISSERI: eh...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: a che ora?
MICHELE MISSERI: alle quattro, così, che poi Cosima è andata a Manduria a fare la spesa con sua sorella...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: ... e noi abbiamo girato sotto ma non abbiamo trovato niente.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma non avete trovato niente. E che cosa ha detto Sabrina quando non avete trovato niente?
MICHELE MISSERI: ha detto “O è saltata a qualche parte oppure sta nella macchina”, cioè a me ha detto “Sta nella macchina”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e avete cercato poi nella macchina insieme?
MICHELE MISSERI: lei ha cercato poi nella macchina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina ha cercato? E che ha detto? Che l’aveva trovata poi?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no .
MICHELE MISSERI: ha detto che non ha trovato niente.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che non trovava niente. Senti, quando Sabrina ti porta giù allo scivolo dove sta Sarah che sta sdraiata a terra, Sabrina ha con sé qualche cosa in mano? Borsa? Asciugamano? Ha qualche cosa oppure no?
Silenzio.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: com’è vestita Sabrina? Che cosa ha?
MICHELE MISSERI: no, Sabrina non ... portava i pantaloni. Lei le cose le tiene sotto quando si spoglia che va a mare. Non portava niente in mano, solo il cellulare. Solo Sarah si metteva le mutandine da bagno e poi...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando esce com’era vestita? Michele, com’era vestita?
MICHELE MISSERI: quei pantaloni jeans portava.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: jeans?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Sabrina?
MICHELE MISSERI: Sabrina.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Sabrina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e poi che aveva? Una maglia? Che aveva?
MICHELE MISSERI: una specie di maglietta che scendeva...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma sai se sotto aveva il costume da bagno?
MICHELE MISSERI: no .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: “no” che cosa?
MICHELE MISSERI: non lo so.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ah, quindi non sai.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: allora, l’ufficio dà atto che alle ore 17:40 sono intervenuti il Procuratore della Repubblica dott. Sebastio e il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Di Blasio.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi quando Sabrina poi si allontana dal garage perché si allontana? Che cosa dice?
MICHELE MISSERI: no, quando...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: se dice qualcosa.
MICHELE MISSERI: si è allontanata dal garage quand’è venuta...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Mariangela.
MICHELE MISSERI: ...Mariangela.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: appunto.
MICHELE MISSERI: eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè Sabrina sta insieme a te nel garage...
MICHELE MISSERI: ha detto...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...che c’è...
MICHELE MISSERI: ha detto “Io devo uscire che mo arriva Mariangela”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ha detto così Sabrina?
MICHELE MISSERI: Sabrina ha detto così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e dov’è andata?
MICHELE MISSERI: penso che quando ha squillato il telefono sono andate da...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, no, quand’è uscita dal garage dov’è andata? Tu hai visto dov’è andata?
MICHELE MISSERI: nella macchina con...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non mi spiego. Quand’è uscita dal garage...
MICHELE MISSERI: eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...tu hai visto se già stava Mariangela oppure non c’era?
MICHELE MISSERI: no .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando esce dal garage.
MICHELE MISSERI: no, non l’ho vista.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi non hai visto Sabrina dov’è andata.
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando ti accorgi che sta Mariangela?
MICHELE MISSERI: quando io esco la seconda volta, che ho messo il cartone sopra, ho visto che c’era Mariangela.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e cioè quando loro ritornano la prima volta da casa di Concetta.
MICHELE MISSERI: eh.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è così? Che lei stava accovacciato. Perché sostanzialmente Mariangela dice che ha girato la testa per dire “No, non ho visto Sarah”.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: le avrà chiesto... Sabrina le chiedeva se era arrivata Sarah, lei girava la testa e diceva “No, Sarah non è venuta”. È così?
MICHELE MISSERI: è così.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: senta, mi faccia capire una cosa, dal giorno della morte di Sarah al giorno del ritrovamento sono passati quarantadue giorni. Possibile che lei in quarantadue giorni non ha parlato con sua figlia per chiederle “Ma perché l’hai fatto?”
MICHELE MISSERI: non l’ho fatto, non l’ho fatto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non l’avete chiesto? Non avete proprio parlato?
MICHELE MISSERI: non l’ho fatto perché io stavo nervoso io e più nervosa per lei.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: a proposito di nervosismo, ricordate se il 5 ottobre è successo un alterco forte tra lei, Sabrina e Cosima? Vi siete messi a gridare proprio in modo... tant’è vero che vi hanno sentito anche da fuori? Una persona che era andata per fare...
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...delle cure estetiche, a cui Sabrina doveva fare delle cure estetiche, addirittura ha sentito queste grida e se n’è tornata.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: il giorno dopo...
AVVOCATO GALOPPA: il giorno prima.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: quando facemmo l’invito noi...
AVVOCATO GALOPPA: il giorno prima di fare la confessione, di quando hai detto che...
MICHELE MISSERI: il giorno prima.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: il 4 ottobre...
AVVOCATO GALOPPA: il giorno prima.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ... notificammo l’invito al signor Misseri presso la Caserma di Avetrana.
C.T. DOTT. SSA BRUZZONE ROBERTA: ricordi?
MICHELE MISSERI: non mi ricordo.
AVVOCATO GALOPPA: di solito c’erano questi litigi forti?
MICHELE MISSERI: sì, litigi forti c’erano quasi spesso.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma qual era il motivo?
MICHELE MISSERI: delle volte sempre da mia moglie.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e perché?
MICHELE MISSERI: e perché grida sempre a Sabrina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: rimprovera Sabrina vuole dire?
MICHELE MISSERI: rimprovera Sabrina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito. Quindi lei non ha mai chiesto a sua figlia perché, il motivo per cui aveva fatto quella cosa.
MICHELE MISSERI: no .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no?
MICHELE MISSERI: l’ho detto solo allora, all’inizio, e poi non l’ho detto più.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è possibile che Cosima in questi quarantadue giorni non ha mai saputo nulla?
MICHELE MISSERI: niente, non ha saputo niente,niente.
AVVOCATO GALOPPA: da te.
MICHELE MISSERI: mi devi credere.
AVVOCATO GALOPPA: da te.
MICHELE MISSERI: no, ma nemmeno da Sabrina penso.
AVVOCATO GALOPPA: e come lo fai a sapere?
MICHELE MISSERI: non penso proprio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: adesso ritorniamo al momento in cui la ragazza è stata uccisa. Ma come fa a trovarsi Sarah all’interno del garage? È possibile che sia stata uccisa in casa e poi portata da quella porticina all’interno del garage?
MICHELE MISSERI: per quella porticina devi spostare prima tutti i bidoni,...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh.
MICHELE MISSERI: ... tutte le cose ... ma non penso da...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi...
MICHELE MISSERI: c’è più fatica che la esci di là che andare dal garage.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi Sabrina l’avrà aspettata stando sulla terrazza.
MICHELE MISSERI: l’avrà aspettata...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è arrivata la ragazza e l’ha portata giù.
MICHELE MISSERI: basta.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm?
MICHELE MISSERI: sicuramente. Perché a fare tutto quel giro di dietro è troppo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito.
MICHELE MISSERI: è troppo.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: signor Misseri, mi scusi, - luogotenente Calò – lei prima ha detto “Non abbiamo sentito grida perché io dormivo con il televisore acceso e mia moglie dormiva con il televisore acceso”. Quanti televisori ci sono in casa sua?
MICHELE MISSERI: tre.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: e dove? In quale stanza?
MICHELE MISSERI: una nel salotto, una nella stanza sua e una in cucina.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: e lei dove dormiva? La sdraio...?
MICHELE MISSERI: in cucina.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: in cucina. Un’altra cosa: quando ha terminato di raccogliere i fagiolini è tornato subito a casa lei o è andato in giro da qualche parte? Cosa ha fatto? Dopo aver raccolto i fagiolini con suo cognato...
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ...Serrano Giuseppe...
MICHELE MISSERI: no, io sono andato – come ho detto – a portare la batteria alla Caserma dei Carabinieri.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: la batteria? La batteria ha detto che l’ha buttata il giorno dopo.
MICHELE MISSERI: la batteria... il cellulare.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: il cellulare.
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: e poi? Quand’è tornato a casa?
MICHELE MISSERI: non sono tornato tardi perché poi ho lasciato...
LUOG. TE ANTONIO CALO’: e verso che ora? Ricorda verso che ora è tornato a casa?
MICHELE MISSERI: potevano essere le sei.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: le sei. Prima abbiamo detto che alle 15:00... alle tre e venticinque, alle 15:25, sua moglie l’ha chiamata. Lei ricorda se subito dopo ha chiamato lei sua moglie?
MICHELE MISSERI: con il cellulare o senza?
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ricorda se ha chiamato?
MICHELE MISSERI: se ha chiamato di sopra sì.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ti do del tu, scusa. Tu hai chiamato tua moglie dopo la chiamata di Cosima? Alle 15:25 Cosima ti chiama.
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: subito dopo ricordi se hai chiamato Cosima? Se hai chiamato tua moglie?
MICHELE MISSERI: no, questo non lo ricordo.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: perché dai nostri tabulati risulta che alle 15:59, quindi dopo circa mezzora, chiami tua moglie.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e quando lei stava già ad Avetrana, perché la cella che viene agganciata in questo caso è la cella sempre di via Grazia Deledda 22. Va bene?
LUOG. TE ANTONIO CALO’: per quale motivo chiama Cosima?
MICHELE MISSERI: allora ... forse quando sono andato a casa che ha detto ... che io l’ho chiamata e ha detto “No, stiamo ai Carabinieri”.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: no, lei prima ha detto “ Cosima mi chiama per avvisarmi che era scomparsa Sarah”.
MICHELE MISSERI: Sarah.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: benissimo.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: che avevano fatto la denuncia.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: “Dovevamo andare a fare la denuncia”, insomma quello che ha detto lei.
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: alle 15:59, quindi dopo trentaquattro minuti,...
MICHELE MISSERI: uhm.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ...tu – scusami se ti do ancora del tu – chiami tua moglie Cosima. Per quale motivo la chiami? Cosa le volevi dire?
MICHELE MISSERI: non mi sta venendo a mente.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: e ricordi che subito dopo hai chiamato pure tua figlia Sabrina?
Silenzio.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ci sono due telefonate, la prima...
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ... a tua moglie Cosima ...
MICHELE MISSERI: di solito...
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ...e la seconda...
MICHELE MISSERI: di solito, quando non risponde mia moglie, chiamo mia figlia, che stanno insieme.
LUOG. TE ANTONIO CALO’: no, ha risposto sua moglie.
MICHELE MISSERI: ha risposto mia moglie?
LUOG. TE ANTONIO CALO’: ha risposto, avete parlato, sì.
MICHELE MISSERI: non mi ricordo mo che...
LUOG. TE ANTONIO CALO’: avete parlato.
MICHELE MISSERI: non ricordo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: va bene, non ricorda. Ritorniamo adesso alle sue precedenti dichiarazioni. Lei ha detto di aver avuto qualche approccio sessuale con Sarah prima che si verificasse l’omicidio.
MICHELE MISSERI: uhm.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: queste dichiarazioni me le conferma?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: c’era stato? Cioè quella...? È vero che...
MICHELE MISSERI: la mano...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...aveva palpato...
MICHELE MISSERI: la mano, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...quando eravate in casa lei, Sarah e Sabrina? Sabrina che si era allontanata e lei palpava la ragazza...
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...sui glutei. A quel punto la ragazza le diceva “Zio, queste cose non si fanno”.
MICHELE MISSERI: “Non si fanno”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lei risulta se comunque poi questo fatto Sabrina l’abbia conosciuto?
MICHELE MISSERI: no, non l’ha detto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lei non gliel’ha detto a Sabrina? Sarah non gliel’ha detto a Sabrina?
MICHELE MISSERI: non l’ha detto a Sabrina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non ha detto niente.
MICHELE MISSERI: no . Perché se l’avesse detto a Sabrina, Sabrina sarebbe venuta veloce.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e che cosa avrebbe detto?
MICHELE MISSERI: perché... avrebbe detto parole perché con la 10 euro ho fatto lo stesso.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uh.
MICHELE MISSERI: siccome che Sabrina si lamentava sempre che Sarah non portava mai soldi e pagava sempre lei, allora io le ho dato 10 euro a Sarah e ho detto “Sarah, vedi questi 10 euro? Stasera tu devi pagare”, però non le ho detto “Non dire niente a Sabrina”. Sarah le ha portate a casa e le ha lasciate e Sabrina mi ha detto “Non devi dare più soldi a Sarah perché lei li ha lasciati a casa e sempre io ho pagato”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e sì.
MICHELE MISSERI: quindi non se le teneva Sarah, si... quella cosa là l’avrebbe detta sicurissimo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi però non mi conferma quello che ha dichiarato quando eravate all’interno del garage, perché lei ha detto durante l’interrogatorio che abbiamo avuto presso il Comando Compagnia Carabinieri di Manduria e poi... no, l’interrogatorio davanti al G.I.P. Avrebbe detto sostanzialmente che quando lei si trovava in garage si sarebbe vista Sarah che avrebbe detto “Ciao zio” e le avrebbe messo la mano sul pube. Questo non si è verificato o si è verificato?
MICHELE MISSERI: no, non si è verificato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: questo non si è verificato.
MICHELE MISSERI: no .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi solo quell’episodio.
MICHELE MISSERI: solo quell’episodio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e c’erano stati altri episodi con la ragazza...
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...dopo quello?
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi solo quello.
MICHELE MISSERI: solo quello.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e perché? Eravate attratto sessualmente da Sarah?
MICHELE MISSERI: no, stavamo giocando così. Non mi ricordo nemmeno com’è che le ho messo la mano.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito.
MICHELE MISSERI: perché quella stuzzicava sempre diciamo, sempre toccava e faceva. È stata l’unica volta e poi non l’ho toccata mai.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’unica volta. Senta, adesso passiamo al giorno del rinvenimento del cellulare.
MICHELE MISSERI: uhm.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il 29 settembre. Lei fa una prima telefonata alle sette e zero otto e telefona e parla con sua figlia Valentina, chiede quelle cose, eccetera ,eccetera,...
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...“Portalo a casa”, “No, è meglio di no. avvisiamo i Carabinieri”, Valentina telefonata a Blaiotta, Blaiotta riceve la telefonata alle sette e trenta però mentre lei si trovava ancora in zona riceve due telefonate da Sabrina, una alle ...
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: allora, sette e quarantotto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: una alle sette e quarantotto e l’altra...
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: sette e cinquantotto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e l’altra alle sette e cinquantotto. Le ricorda queste telefonate?
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non ricorda cosa le aveva detto? Cosa le ha potuto dire Sabrina?
MICHELE MISSERI: ah, no... Allora, siccome che Blaiotta mi andava cercando a me e io gli dissi “Se avete bisogno di me io sto più giù qua” però non gli avevo detto la zona - che noi là diciamo la Lupara, li dumani, tante zone - e allora Blaiotta ha chiamato a Sabrina quanto mi chiamava a me se andavo in Caserma. Ecco, quelle là sono le chiamate.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però Sabrina sapeva che lei era in possesso del cellulare.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e durante quei giorni, prima che lei facesse trovare il cellulare, non le chiedeva mai nulla di questo cellulare?
MICHELE MISSERI: mi ha detto sempre “Ma il cellulare da dov’è uscito?”. Ho detto io “E che so io se è quello o è un altro so che il cellulare là è uscito ”. Dice “Allora qualcheduno l’ha buttato là”. Ho detto “Io, per me, l’ho bruciato – ho detto -, non penso che è quello” e quella poi si è calmata un poco quando il cellulare poi è stato...
AVVOCATO GALOPPA: Michele, parla in italiano che sennò non si capisce.
MICHELE MISSERI: il fatto è che io...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: va be’. Prego, prego.
MICHELE MISSERI: l’italiano mio...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: prego, prego, non si preoccupi proprio. Quando il cellulare...?
MICHELE MISSERI: quando il cellulare hanno detto che l’hanno preso ... che l’hanno portato a Roma no? Che lo controllavano. Ha detto “ Mah, speriamo che il cellulare risulta da quarantacinque giorni là – ha detto – sennò siamo tutti fregati”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e questo quando gliel’ha detto?
MICHELE MISSERI: me l’ha detto il giorno del cellulare.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: cioè il giorno del rinvenimento, il 29 settembre.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi...
AVVOCATO GALOPPA: e “tutti” a chi si riferiva?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: prego.
AVVOCATO GALOPPA: “tutti” chi?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: “tutti” chi?
MICHELE MISSERI: “tutti” chi... perché io lo toccavo con le mani, lei era quella che era successo...
AVVOCATO GALOPPA: e basta.
MICHELE MISSERI: e basta.
AVVOCATO GALOPPA: voi due solamente.
MICHELE MISSERI: noi due.
AVVOCATO GALOPPA: “tutti”. Due.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi Sabrina sapeva già che quel cellulare era quello di Sarah.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quando ha ricevuto la prima telefonata da Valentina già sapeva che quel cellulare era di Sarah.
MICHELE MISSERI: che sei io ... io ho detto ... l’ho detto a posta, ho detto “Dille a Sabrina il cellulare di Sarah aveva un lucchetto e una cosa di linguetta sopra al telefonino?” e io l’ho sentita “Di dove sta uscendo mo questo cellulare?”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm. E quindi?
MICHELE MISSERI: quindi che il cellulare era quello.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: era quello.
MICHELE MISSERI: eh. Io ho detto “Io sto venendo ad Avetrana, che poi chiamiamo il brigadiere e veniamo con il brigadiere qua” e così è stato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: bene, e poi quando lei è andato a casa si è visto con Sabrina? Ne avete parlato di questo argomento?
MICHELE MISSERI: no, lei se n’è andata con Ivano, se n’è andata con... non so cosa...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: come? Stava a letto ammalata quel giorno. Stava con la febbre.
MICHELE MISSERI: ma quella se n’è andata lo stesso.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi lei non l’ha trovata a casa? Lei a che ora è ritornato? Allora, lei va con Blaiotta, Blaiotta prende questo cellulare, non le fa sapere se era il cellulare di Sarah perché telefona al suo comandante di Stazione e al comandante di Stazione chiede conferma sull’IMEI, ottiene la risposta positiva però non gliela esterna a lei questa risposta, lei non lo sa da Blaiotta che quello era il cellulare di Sarah...
MICHELE MISSERI: però l’ha saputo quando è stata a Taranto, perché quel giorno c’era mia moglie...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh.
MICHELE MISSERI: ...e Valentina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e Valentina.
MICHELE MISSERI: e l’hanno saputo già di là, dice “Il cellulare di Sarah era”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì. Da chi l’hanno saputo?
MICHELE MISSERI: da Taranto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’hanno saputo...?
MICHELE MISSERI: da Taranto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non da Taranto. L’hanno saputo da sua figlia Sabrina.
MICHELE MISSERI: cosa...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: perché fa due messaggi sua figlia, uno alle otto e sedici e l’altro alle otto e diciassette. Nel primo messaggio dice a Valentina “Zitta, non dire niente, perché sennò metti nei casini papà” e nel secondo messaggio dice “Attenzione, quello è il cellulare di Sarah. Zitta, quando vieni a casa parliamo” dice a Valentina.
MICHELE MISSERI: perché c’era... c’era la mamma di Sarah e non volevano che sapesse la mamma di Sarah nella macchina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Concetta.
MICHELE MISSERI: Concetta. Perché loro stavano venendo a Taranto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito. Ma...
MICHELE MISSERI: allora hanno fatto queste chiamate...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però la mamma di Sarah aveva già saputo del rinvenimento del cellulare, perché la mamma di Sarah quella mattina...
MICHELE MISSERI: no, perché...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...viene a casa sua e poi da casa sua partono con Valentina a Taranto.
MICHELE MISSERI: esatto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e con Cosima.
Uff. P.G.: no, Cosima non viene a Taranto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no, non c’era a Taranto Cosima.
Uff. P.G.: non c’era.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no.
MICHELE MISSERI: non c’era...?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: tutte e due erano. No, tutte e due.
MICHELE MISSERI: però dopo, dopo, io ho chiamato a Valentina e ho detto “Vedi che non era il cellulare di Sarah”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh.
MICHELE MISSERI: non so se la chiamata c’è.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: c’è questa... ancora stava in pensiero la mamma di Sarah.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però questo messaggio lo fa a sua figlia Sabrina.
MICHELE MISSERI: a Sabrina l’ho fatto io.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: con Sabrina ha parlato.
MICHELE MISSERI: e Sabrina... e Sabrina l’ha fatto...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ha fatto il messaggio.
MICHELE MISSERI: il messaggio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però dopo un minuto circa fa un altro messaggio e dice “Guarda quello è il cellulare di Sarah”.
MICHELE MISSERI: mah, mo questo non lo so.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh, “questo non lo so”. Era sicuro che quello era il cellulare di Sarah.
MICHELE MISSERI: era sicuro. Se non lo sapevo io che era sicuro...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm. Va beh, è un fatto che poi dobbiamo verificare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: senti, un attimo torniamo alla scena – no? – del delitto. Quando tu entri nel garage e vedi Sarah questa cinta dove sta? Come sta la cinta rispetto al cadavere di Sarah?
MICHELE MISSERI: così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi “così” che significa?
MICHELE MISSERI: cioè infilata così stava, no? Con la... con la fibbia di qua, così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: al collo?
MICHELE MISSERI: al collo.
Uff. P.G.: la fibbia dov’era?
MICHELE MISSERI: davanti.
Uff. P.G.: davanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì. Ma la cinta era inserita nella fibbia?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: come stava?
MICHELE MISSERI: non ci stava nel buco.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: della fibbia.
MICHELE MISSERI: era... era senza... cioè non stava inserita nel buco la fibbia.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Ma aveva due giri o un giro solo al collo?
MICHELE MISSERI: no, un giro solo mi pare che era.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando hai visto Sarah in che posizione stava? Con le spalle rivolte sul terreno oppure con la faccia rivolta sul terreno?
MICHELE MISSERI: la faccia rivolta sul terreno.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la faccia sul terreno?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e la cinta?
MICHELE MISSERI: la teneva di qua. Cioè infilata di qua però sempre tirata di qua.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì. Ma le due estremità della cinta erano incrociate da sopra al collo? Dalla parte della schiena? Come stavano?
MICHELE MISSERI: mo questo non lo so spiegare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: o era... o era poggiata sotto la C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: * la cinghia, magari la facciamo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la cintura.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: la facciamo mostrare un attimo.
MICHELE MISSERI: cioè non...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè stava...?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: così lo puoi fare... Tieni.
AVVOCATO GALOPPA: anche se non c’è la fibbia.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: lei è faccia a terra.
MICHELE MISSERI: lei è faccia a terra così.
AVVOCATO GALOPPA: aspetta, aspetta, aspetta, mo lo fa il maresciallo.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: facci vedere com’era messa la cintura.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: allora, l’ufficio dà atto che l’indagato mostra la posizione sul collo della cintura. Un attimo solo che facciamo una foto. Un attimo solo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi era inserita nella fibbia la cinta.
MICHELE MISSERI: sì, era inserita così però questo... questo gancio qua non c’era inserito dentro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ah, il gancetto non è entrato...
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non entrava nel buco. Però la cinta si trovava dentro la fibbia.
MICHELE MISSERI: sì, sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. E lei come stava? Faccia a terra abbiamo detto?
MICHELE MISSERI: faccia a terra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi la schiena era rivolta verso il soffitto del garage?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: le braccia come stavano?
MICHELE MISSERI: così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: “così” che significa? Davanti?
MICHELE MISSERI: aperte davanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: allungate davanti.
MICHELE MISSERI: allungate davanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: le gambe?
MICHELE MISSERI: le gambe stavano attorcigliate. Le gambe attorcigliate.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che significa “attorcigliate”?
MICHELE MISSERI: cioè attorcigliate, non stavano dritte.
Uff. P.G.: ah, così.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: scomposte.
MICHELE MISSERI: scomposte.
Uff. P.G.: così? Così?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: piegate insomma.
Uff. P.G.: piegate?
MICHELE MISSERI: eh, sì. Fatto?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: aspetta, aspetta, che fanno la foto...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: erano accavallate l’una sull’altra le gambe?
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma le ginocchia erano piegate o erano distese le gambe ?
MICHELE MISSERI: no, il ginocchio uno era piegato e l’altro era disteso.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito. E le scarpe ce le aveva ancora ai piedi?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e dove stavano le scarpe?
MICHELE MISSERI: le scarpe ce le aveva affianco. Quelle si sfilano, no? Quelle sono gli infradito, come li chiamano.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: quelle stavano sfilate, stavano.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: stavano sfilate.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove stava lo zainetto?
MICHELE MISSERI: lo zainetto ce l’aveva ancora a spalla Sarah.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ah, ce l’aveva ancora sulle spalle. Chi gliel’ha tolto poi?
MICHELE MISSERI: quando l’ho portata io...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì. Dico,...
MICHELE MISSERI: ...al coso...
AVVOCATO GALOPPA:quando hai caricato sulla macchina con lo
MICHELE MISSERI: sì, ho caricato sulla macchina tutto come stava.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con lo zainetto sulle spalle. La cinta chi la toglie dal collo di Sarah?
MICHELE MISSERI: la cinta... questa?
Uff. P.G.: questa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: questa io l’ho tolta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: l’ha tolta lei. Dove l’ha messa?
MICHELE MISSERI: in garage deve stare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, dove la mette. In quel momento lei dove mette questa cinta?
MICHELE MISSERI: dopo, come l’ho tolta, l’ho messa nel garage.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’avete appesa di nuovo dove stava?
MICHELE MISSERI: sì, sì, sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: c’era un chiodo dove l’avete appesa?
MICHELE MISSERI: sì, sì, sì.
MICHELE MISSERI: a meno che se non l’ha fatta sparire Sabrina, quello che ho detto, perché io da quand’è che manco... Sennò deve stare...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: no, il dottore vuole sapere dove l’hai appesa. Scendendo giù in garage dal lato sinistro? Destro?
MICHELE MISSERI: no, quando scendi dal lato sinistro no?
LUOG.TE ANTONIO CALO’: sinistro.
MICHELE MISSERI: dove c’è tanto... tutte buste e cose.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma – chiedo scusa –...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: prego.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ... fino al 5 ottobre, o meglio fino al 6 ottobre, fino al giorno in cui lei poi è stato sentito al Comando Provinciale, la cinta stava ancora lì?
MICHELE MISSERI: ma non ... non ho guardato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: da quanto tempo dal 6 ottobre non andava in garage?
MICHELE MISSERI: non ci ho guardato, guarda. Perché io in garage andavo poco, da quand’è successa quella cosa ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quel fatto.
MICHELE MISSERI: ... io quanto meno scendevo nel garage è meglio era.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: perché mi era rimasto impresso.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei, in buona sostanza, come...? Toglie lei la cinta dal collo di Sarah?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: in che modo? Ci spieghi, come fa a togliere la cinta?
MICHELE MISSERI: allora, la cinta... ho alzato la testa...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e come l’ha alzata la testa?
MICHELE MISSERI: così, davanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi ha messo la mano sulla fronte...
MICHELE MISSERI: ho messo la mano ... la mano così e poi ho tolto la cinta così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e l’ha sfilata?
MICHELE MISSERI: l’ho sfilata e poi l’ho tolta così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: i capelli come ce li aveva? Legati oppure erano sciolti?
MICHELE MISSERI: i capelli ce li aveva con quei fiocchi che usano i parrucchieri là.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: con la pinza? Con la pinza?
MICHELE MISSERI: con la pinza.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: tirato su?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ah, ho capito. E quella ... quella pinza che teneva i capelli che fine ha fatto?
MICHELE MISSERI: mah, non lo so mo quella se sta nella cisterna...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando lei ha buttato il cadavere di Sarah...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... nel pozzo questa pinza che teneva i capelli ce l’aveva ancora Sarah?
MICHELE MISSERI: sì, ce l’aveva, ce l’aveva.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei l’ha buttata...
MICHELE MISSERI: aveva ... aveva pure la ... la collana. La collana si è spezzata quando io l’ho messa ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con la corda ha detto...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... che l’ha fatta scendere?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quella corda ... quella corda poi lei che ha fatto?
MICHELE MISSERI: sta nel garage quella.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: l’ha lasciata nel garage? Lei ha detto a Sabrina che per mettere la ragazza nel pozzo ha utilizzato la corda?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non gliel’ha mai detto?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è sicuro di questo?
MICHELE MISSERI: sicuro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove l’ha messa esattamente nel garage - ci spieghi – rispetto al trattore? Siamo andati quella volta...
MICHELE MISSERI: cioè non l’avete trovata la corda?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: lei ci dica dove l’ha messa.
MICHELE MISSERI: allora, la corda sta o fra il trattore e là oppure sta nel cofano della macchina di mia moglie che l’abbiamo usata alla vendemmia. O nella macchina di mia moglie o sta nel garage la corda.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: o nell’Opel Astra o...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: nel garage dove l’ha lasciata la corda?
MICHELE MISSERI: sempre dal lato dove c’è tutte quelle buste appese, dal lato sinistro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: appesa al muro?
MICHELE MISSERI: appesa ... o al muro o sopra a qualche cassa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando lei ha preso la cinta e l’ha tolta dal collo di Sarah dove stava Sabrina?
MICHELE MISSERI: no, Sabrina non c’era più.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e non le ha mai chiesto Sabrina che fine ha fatto la cinta?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non gliel’ha chiesto?
MICHELE MISSERI: a meno che se ha detto ... se non l’ha vista che stava là e l’ha fatta sparire.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì, ma io voglio sapere questo: se Sabrina ha mai chiesto...
MICHELE MISSERI: non ha mai chiesto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: della cinta.
MICHELE MISSERI: mai.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: mai.
MICHELE MISSERI: mai chiesto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è sicuro di questo fatto?
MICHELE MISSERI: mai chiesto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ed è sicuro...?
MICHELE MISSERI: sicuro che ha detto pure che stava nel pozzo. Può essere che si è immaginata.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ed è sicuro che quando lei toglie la cinta, tu togli la cinta dal collo della bambina non ci sta Sabrina?
MICHELE MISSERI: no, non c’è Sabrina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: era già uscita.
MICHELE MISSERI: era uscita.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi quanto tempo rimane Sabrina insieme a te nel garage con il corpo di Sarah a terra?
MICHELE MISSERI: è rimasta pochissimo. Io il tempo di mettere il cartone sopra e poi lei ha detto “Devo uscire che mo arriva...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mariangela.
MICHELE MISSERI: ...Mariangela”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi pochissimo.
MICHELE MISSERI: pochissimo tempo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: un minuto o due massimo?
MICHELE MISSERI: eh. E quel minuto o due che ho fatto? Ho aperto il portone, ho rientrato la macchina - mi pare che l’avete fatto una volta lo schizzo –, ho entrato la macchina così e ho basato il portone così davanti alla strada che non si vede e l’ho messa dentro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito. Intanto Sarah... Sabrina se n’era...
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: mi scusi, il portone si apre verso l’interno.
MICHELE MISSERI: no, a tutte e due le parti si apre.
K): si apre sia verso l’esterno...
MICHELE MISSERI: sì.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ...che verso l’interno.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando lei stava facendo questa operazione in che momento squilla il cellulare di Sarah? Lei ha tolto la cinta dal collo, no?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ha messo la mano...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...sulla fronte...
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...della bambina.
MICHELE MISSERI: dopo... dopo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: rispetto a questa azione...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...che lei sta facendo quando squilla il cellulare? Prima o dopo?
MICHELE MISSERI: dopo ha squillato.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dopo ha squillato il cellulare.
MICHELE MISSERI: dopo ha squillato il cellulare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dopo che lei aveva tolto la cinta.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: l’aveva già appesa al muro?
MICHELE MISSERI: sì, già appesa al muro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi è squillato dopo questa...
MICHELE MISSERI: dopo è squillato.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: questa fase. Ma lei aveva già messo il cartone sulla bambina?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ancora dopo?
MICHELE MISSERI: ho messo il cartone sopra...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: ... e non ... non l’avevo visto il cellulare io veramente che stava.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh.
MICHELE MISSERI: ho messo il cartone e ha detto “Mo me ne devo andare che mo viene Mariangela”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mariangela.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì, però attenzione, lei ha detto che Sabrina se n’è andata prima che sfilasse la cinta dal collo.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi prima che mettesse il cartone. Cioè Sabrina questa fase qua non l’ha vista proprio.
MICHELE MISSERI: non l’ha vista proprio.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, siccome poi ha detto...
MICHELE MISSERI: no, secondo me lei ha squillato quando se n’è andata. Sicuro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh.
MICHELE MISSERI: con la...
LUOG.TE ANTONIO CALO’: scusi, prima il signor Misseri ha detto che stava Sabrina, faceva il palo,...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: sì.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ...quando lui stava mettendo il cartone.
MICHELE MISSERI: quando stavo mettendo il cartone.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perciò,
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...cerchiamo di chiarirlo bene.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Segui il Sostituto Procuratore.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: qua dobbiamo chiarire le due fasi.
MICHELE MISSERI: sta facendo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la prima fase è quando prendi la cinta, la togli dal collo e la metti al muro.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la seconda fase è quando, invece, metti il cartone sulla bambina. Va bene?
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: queste due fasi ...
MICHELE MISSERI: no, no, stava...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quale fase avviene prima? Quella della cinta o quella del cartone?
MICHELE MISSERI: quella del cartone.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quella del cartone?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e poi toglie la cinta dal collo?
MICHELE MISSERI: e dopo tolgo la cinta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma è sicuro di questo fatto?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che senso ha che lei copre la bambina con...?
MICHELE MISSERI: però io ho messo il cartone che non passasse nessuno per la strada.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei la prima...
MICHELE MISSERI: ho messo prima il cartone.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...che fa appena vede Sarah...
MICHELE MISSERI: ho messo il cartone.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... per terra va a prendere subito il cartone e lo mette sopra.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando mette il cartone sopra Sabrina sta lì?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: o non ci sta più?
MICHELE MISSERI: no, non c’è più.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non c’è più. Se n’era già andata.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi dopo che ha messo...
MICHELE MISSERI: dopo un poco...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... il cartone che cosa ha fatto rispetto alla cinta?
MICHELE MISSERI: dopo un poco è squillato ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, il discorso della cinta.
MICHELE MISSERI: sì. La cinta l’ho presa e l’ho messa al chiodo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il cellulare è squillato quando?
MICHELE MISSERI: dopo che io ho tolto la cinta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dopo che ha tolto la cinta.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi queste sono le due operazioni che fa lei, prende il cartone e lo mette sulla bambina, poi le alza la testa delicatamente e le esce fuori la cinta.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e poggia la cinta. Quanto tempo dopo squilla il cellulare?
MICHELE MISSERI: allora, il tempo che ho messo l’altro cartone nella macchina, perché ne ho messi due.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: in quel tempo là è squillato il telefono.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: oh, benissimo.
MICHELE MISSERI: però come l’ho alzato si ... è caduta la batteria.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove stava il telefono quand’è squillato? Il cellulare di Sarah?
MICHELE MISSERI: allora, Sarah stava così, con la testa vicino al portone e il telefono stava fra il muro ... fra il muro e la ... e lo scivolo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: allora,...
MICHELE MISSERI: non stava proprio...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: allora, ponendoci di fronte al portone dall’interno però, no?
MICHELE MISSERI: uhm.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi sullo scivolo di fronte al portone. Il corpo di Sarah sta con la testa rivolto verso il portone o rivolto verso l’interno?
MICHELE MISSERI: al portone.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: al portone.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma come sta? Perpendicolare? Dritto al portone o obliquo rispetto al portone?
MICHELE MISSERI: no, dritta stava. Così.
AVVOCATO GALOPPA: come stava il trattore in pratica.
MICHELE MISSERI: come stava il trattore.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: proprio dritto, dritto.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e il cellulare dove sta?
MICHELE MISSERI: vicino al muro stava.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi sulla sinistra?
MICHELE MISSERI: evidentemente ha dovuto cadere di là il cellulare o...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi sulla sinistra o sulla destra se io guardo dall’interno?
MICHELE MISSERI: se lo guardi sta sulla destra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi guardando dall’interno il portone sulla destra.
MICHELE MISSERI: sulla destra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quanto distante dalla bambina?
MICHELE MISSERI: 20 centimetri.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. Ma lei se n’era accorto che c’era il cellulare?
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: o si è accorto del cellulare quand’è squillato?
MICHELE MISSERI: esatto, allora me ne sono accorto, quando ha squillato.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e quando ha squillato che ha fatto? L’ha preso in mano?
MICHELE MISSERI: no, ho preso la ... il cellulare e si è tolta la batteria. È caduta la batteria ed è morto il telefono.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito. È caduta la batteria in quella circostanza.
MICHELE MISSERI: eh.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: signor Misseri, lei prima mi ha detto che quando è arrivato sul posto e ha visto la bambina morta si è rivolto a Sabrina dicendole “Ma che cosa hai fatto?” e lei avrebbe risposto “Tanto mi stava dando fastidio”.
MICHELE MISSERI: “Mi stava dando fastidio”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “Mi stava dando fastidio”. E lei non ha detto “Ma perché ti stava dando fastidio?”. Non gliel’ha chiesto?
MICHELE MISSERI: poi a quel momento, quando stanno quelle cose così, non ci stai badando.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: cioè è un discorso che non è proseguito proprio oppure ha chiesto qualche altra cosa lei? Si ricordi bene nel suo interesse. Se ha chiesto qualche altra
cosa, le motivazioni di quel gesto. Si ricordi bene.
Silenzio.
AVVOCATO GALOPPA: perché l’hai fatto. Ti ricordi?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cerca di fare mente locale quando hai visto il corpo di Sarah. C’era Sabrina e – no? – eri agitato.
MICHELE MISSERI: ero agitato, ero agitato più io di lei.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: sì, ma cosa le hai detto? Te lo ricordi?
MICHELE MISSERI: ho detto “Ma cos’è che hai combinato?” e ha detto “Tanto mi stava dando fastidio”.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: e tu non le hai chiesto “Ma perché hai fatto una cosa così?”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “Ma perché ti stava dando fastidio?”.
MICHELE MISSERI: io ho detto... io ho detto “Tu mo hai fatto una cosa del genere e chi se la deve prendere mo tutta questa responsabilità? Mo me la devo prendere io”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e lei cosa ha detto?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: questa è l’unica cosa che ti ha detto?
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e lei ha detto “Sì”?
MICHELE MISSERI: no, non ha detto “Sì”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah.
MICHELE MISSERI: però...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e che cosa ha detto?
MICHELE MISSERI: è rimasta male perché io ho detto “Mò la responsabilità me la devo prendere io, no?”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: scusa, Michele, in quel momento, quando tu entri, - va bene? – e vedi Sarah a terra con la corda al collo gli occhi come stavano?
MICHELE MISSERI: chiusi.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: aperti o chiusi?
MICHELE MISSERI: chiusi, chiusi, chiusi.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: gli occhi stavano chiusi.
MICHELE MISSERI: chiusi.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la bocca com’era? Aperta o chiusa?
MICHELE MISSERI: aperta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: aperta?
MICHELE MISSERI: aperta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: in che senso? Quanto aperta? Molto oppure appena, appena?
MICHELE MISSERI: così.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi, diciamo, mediamente...
AVVOCATO GALOPPA: semiaperta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: semiaperta.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: semiaperta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la lingua come stava?
MICHELE MISSERI: la lingua stava dentro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dentro. Quindi non era all’esterno. Ma in quel momento perché non hai pensato a chiamare un dottore? Cioè chi ti dava la certezza che era morta la bambina? Cioè in quel momento uno vede a terra...
MICHELE MISSERI: perché non si ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... e dice “Una disgrazia. Chiamiamo subito il medico”.
MICHELE MISSERI: e non si muoveva.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: chi ti ha detto che era morta (se te l’ha detto qualcuno)?
Silenzio.
MICHELE MISSERI: perché se io la toccavo così non si muoveva per niente.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì, sì, questo è chiaro.
Uff. P.G. : era freddo il corpo?
MICHELE MISSERI: era freddo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma già stiamo in una fase...
MICHELE MISSERI: si era fredda
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: già siamo in una fase successiva.
MICHELE MISSERI: era fredda.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè quando tu entri e vedi questa scena...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...con la bambina a terra non pensi di chiamare un dottore immediatamente? O quello che ti ha detto Sabrina escludeva la possibilità che fosse ancora viva? Ti ha detto qualcosa Sabrina?
MICHELE MISSERI: no, Sabrina non mi ha detto niente. Io mi sono reso conto...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e che cosa ha detto?
MICHELE MISSERI: ...che non...
Uff. P.G. : non si muoveva.
MICHELE MISSERI: non dava segni di vita.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: però, scusami Michele, cioè Sabrina viene in cucina, ti chiama, mentre state facendo il tragitto non dice niente?
MICHELE MISSERI: però...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che dice?
MICHELE MISSERI: non so nemmeno quanto tempo è che stava facendo quella cosa pure.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, appunto.
MICHELE MISSERI: eh. Mica sapevo io quante ore è stata là.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, ma che cosa dice Sabrina quando ti chiama.
MICHELE MISSERI: ha detto che...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dice “Vieni papà, corri”? Che dice?
MICHELE MISSERI: mi ha detto “Corri che è successo qualche cosa”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: le parole sue voglio sapere, non le debbo dire io.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: le parole sue. Che cosa disse?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: te lo ricordi?
MICHELE MISSERI: ha detto “Papà, corri che è successo qualche cosa”. ho detto io “Che è successo?”. Ha detto “Stavamo giocando con la Sarah – ha detto -, è scivolata – ha detto – e... è caduta”. Ho detto io “ E la cinta al collo perché ce l’ha? ”. Mi ha detto “E tanto mi stava dando fastidio”, però...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ha detto.
MICHELE MISSERI: sì, però le braccia io, quando le ho sollevate, cadevano così lo stesso, non...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va beh, poteva essere svenuta.
MICHELE MISSERI: e va beh, e quando facevo così...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che cosa...? Ecco, ci dica tutte queste azioni che sta dicendo.
MICHELE MISSERI: sì. Se facevi così...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che cosa ha fatto?
MICHELE MISSERI: ...la pelle non si muoveva per niente.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè “se facevi così” non si capisce niente quando registriamo.
MICHELE MISSERI: ah.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè se facevi che cosa?
MICHELE MISSERI: che toccavo la ... la pelle sembrava che era una pelle moscia, non era ...
AVVOCATO GALOPPA: del volto?
MICHELE MISSERI: del volto.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: del viso insomma.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei ha toccato con le sue mani...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... il volto di Sarah?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: l’ha stretto per vedere se reagiva...
MICHELE MISSERI: l’ho stretto per vedere.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... in qualche modo? Questo l’ha fatto alla presenza di Sabrina?
MICHELE MISSERI: no, Sabrina non c’era.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: appunto. E torniamo a quando sta Sabrina. Torniamo al momento in cui entrate nel garage tutti e due, tu e Sabrina. Quando vedi la bambina a terra non dici “Chiamiamo subito un dottore”? O Sabrina aveva già detto che era morta?
MICHELE MISSERI: Sabrina, no, mi aveva detto già che era morta. Apposta io ho detto...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e che questo sto dicendo.
MICHELE MISSERI: ... chissà quanto tempo è che stava ... che stava facendo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. Perché? Ci spieghi bene questa cosa, questa azione.
MICHELE MISSERI: allora,...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: da quando viene...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... e ti porta sotto il garage.
MICHELE MISSERI: e poi io l’ho toccata, l’ho fatta e ho visto che non c’era segno...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, prima, prima. Che cosa disse Sabrina? Perché non ti sei posto il problema...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quando arrivate, proprio il momento in cui arrivate,...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...del dottore?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ...tu vedi il corpo di Sarah. Cosa succede in quel momento lì? Subito... Cerca proprio di... momento per momento – no? –, come se vedessi un film fotogramma per fotogramma.
MICHELE MISSERI: eh.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ricordati bene. Tu arrivi e vedi il corpo di Sarah. Poi che succede?
MICHELE MISSERI: ho detto io “Sabrina, ma che hai fatto?”. Ha detto “Tanto mi stava dando pure fastidio”. Ho detto “Va be’, e la cinta che ha al collo che è?”. Ha detto... ha detto “No, ma tanto è morta”.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ha detto lei “È morta”.
MICHELE MISSERI: sì, “Tanto è morta”. Però io non so quanto tempo...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: fa era successo.
MICHELE MISSERI: che era successo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando ti dice queste frasi Sabrina com’era? stava piangendo? Era arrabbiata? Come stava?
MICHELE MISSERI: no, nervosa ... nervosa era, troppo nervosa. Voleva piangere forse e non aveva la forza, una roba del genere.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma in volto era rossa? Com’era?
MICHELE MISSERI: rossa, rossa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: era rossa in volto.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e poi? E uscite immediatamente?
MICHELE MISSERI: di ...?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dopo che ha detto “Tanto è morta”.
MICHELE MISSERI: no, il fatto di palo non ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. Quant’è rimasta a fare il palo? Quando sta facendo il palo Sabrina...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...tu che cosa fai sotto, nel garage, con Sarah?
MICHELE MISSERI: io ho preso il cartone.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: messo sopra.
MICHELE MISSERI: messo sopra. E lei sta ancora lì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo.
MICHELE MISSERI: dopo ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: a fare il palo.
MICHELE MISSERI: dopo che ho messo il cartone lei ha detto “Devo uscire che mo viene...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Mariangela.
MICHELE MISSERI: ...Mariangela”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. E quindi esce.
MICHELE MISSERI: ed esce.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tu non la vedi, non sai dove va.
MICHELE MISSERI: no, non ho visto dove va.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: prendi la cinta e togli la cinta e la metti al chiodo.
MICHELE MISSERI: sì, al chiodo.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: e sua il cellulare.
MICHELE MISSERI: e suona il cellulare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e il cellulare squilla dopo.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: prendi il cellulare, cade la batteria...
MICHELE MISSERI: io lo voglio prendere...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... e si interrompe.
MICHELE MISSERI: ...eh...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dopo questa fase del cellulare tu che cosa fai sotto il garage con Sarah? C’è il cartone sopra abbiamo detto... che cosa fai dopo che squilla il cellulare?
MICHELE MISSERI: l’ho messa nel bagaglio. Cioè ho aperto il portone...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì, eh, quindi lei ha aperto il portone.
MICHELE MISSERI: ho messo un cartone sotto, ho messo Sarah sopra e poi un altro cartone più grande sopra, che non si vedeva niente, era tappato da tutti i lati.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con tutto lo zainetto abbiamo detto.
MICHELE MISSERI: sì, con tutto lo zainetto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: l’ha messa in macchina. Le scarpe ce le mette in macchina?
MICHELE MISSERI: le scarpe no, le scarpe forse sono andate a finire alla spazzatura. Non lo so.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, no, lo dobbiamo sapere.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: queste scarpe che fine fanno?
MICHELE MISSERI: no, le scarpe alla spazzatura sono state buttate.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ma buttate da lei?
MICHELE MISSERI: no, forse da Sabrina, perché non...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: da Sabrina?
MICHELE MISSERI: perché non c’erano.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non c’erano. Quindi Sabrina quando va perché aveva appuntamento con Mariangela prende anche le scarpe.
MICHELE MISSERI: no, forse ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: o no?
MICHELE MISSERI: ...quando Mariangela ha detto che non ci stavano sempre assieme no? Può darsi. Non ha detto che non sono uscite sempre assieme?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: c’è stato...
AVVOCATO GALOPPA: va beh, comunque non sei stato
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: le scarpe... le scarpe tu non lo sai che fine hanno fatto.
MICHELE MISSERI: no, le scarpe non lo so che fine hanno fatto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi le scarpe le avrà prese lei.
MICHELE MISSERI: sicuramente.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e perché prima, precedentemente, mi ha detto che le scarpe, con la corda con cui era stata strozzata Sarah, lei le aveva buttate nella spazzatura? Ha detto una cosa non vera.
MICHELE MISSERI: non vera.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e perché mi ha detto che le scarpe le aveva buttate lei? Perché? No, dobbiamo dare una spiegazione, sennò un domani che dal Giudice...
MICHELE MISSERI: perché...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...“Michele Misseri non è credibile”.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: spiega ... spiega...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: spiegate bene queste cose.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: tranquillamente.
MICHELE MISSERI: perché non era ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: cioè, voglio dire, è nel vostro interesse.
MICHELE MISSERI: non ero io il colpevole e non sapevo...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cosa dire.
MICHELE MISSERI: ... come mi dovevo comportare.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: se invece avevo fatto altri reati può darsi che sapevo come si doveva comportare.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: però lei mi ha detto che quelle scarpe sono state buttate nella spazzatura.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: mi ha detto questo. Questo fatto le è stato riferito da Sabrina? Questo fatto.
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no.
MICHELE MISSERI: no.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e come fa a dire che sono state buttate nella spazzatura?
MICHELE MISSERI: io ho detto...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non sa che fine abbiano fatto.
MICHELE MISSERI: non so.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah, ecco, quindi lei non sa che fine hanno fatto le scarpe.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: le infradito. È vero?
MICHELE MISSERI: può essere pure che stanno sotto la cantina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: può darsi pure che stanno ancora sotto la cantina. Va bene.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma quando lei ci ha raccontato tutto il fatto quella sera perché non ha detto subito che era stata Sabrina?
MICHELE MISSERI: perché ... ho detto, perché mi dispiaceva che lei era bambina e io ero grande.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo.
MICHELE MISSERI: però mi volevo confidare lo stesso ma non ce la facevo. Non ce la facevo. C’era pure il capitano quella sera quando ... e lui pure che lo volevo dire in Caserma ad Avetrana ma non ho avuto il coraggio.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché vuole bene a Sabrina e non la voleva coinvolgere.
MICHELE MISSERI: non volevo coinvolgere Sabrina e mi stavo caricando tutta la colpa io.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. Quindi le sue dichiarazioni sono state sempre orientate a coprire Sabrina?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: deve rispondere.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi è stato questo...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...il discorso.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: senta, quando...? Lei poi mette la bambina nel cofano della Marbella.
MICHELE MISSERI: uhm.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando sta uscendo incontra qualcuno? Quando sta nel cofano la bambina...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...lei deve prenderla e portarla nel pozzo no?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando esce incontra qualcuno?
MICHELE MISSERI: mi pare che Mariangela è passata con la macchina, che dovevano andare non lo so dove.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e poi la macchina di sua moglie lei non l’ha vista?
MICHELE MISSERI: non ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non l’ha vista.
MICHELE MISSERI: non ci ho badato proprio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: cioè non ci ha badato. Ha visto passare la macchina di Mariangela ma Mariangela andava da sola.
MICHELE MISSERI: da sola andava.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: da sola. E poi, dopo, non ha visto se è passata pure la macchina di sua moglie?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, un attimo, qua stiamo parlando ancora della seconda volta in cui torna Mariangela. Va bene?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: che quello è.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, ma la seconda volta in cui torna Mariangela sta con Sabrina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: allora la prima volta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la prima volta è quando...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: da quando torna ... la prima volta quando torna da casa di Concetta.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: sì, esatto. La prima volta che torna...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: da casa di Concetta.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quando vede lui.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: benissimo. Che vede lui. La seconda volta, invece, lei ha visto Mariangela da sola.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: che guidava... Sua moglie non l’ha vista?
MICHELE MISSERI: no, non ci ho badato proprio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Sabrina non l’ha vista la seconda volta? No, perché le dico questo? Perché sua moglie e sua figlia dicono ... e Mariangela dice che loro hanno preso l’Opel Astra e hanno seguito poi la macchina di Mariangela. Mariangela è arrivata a casa sua, ha lasciato la sua autovettura, ha lasciato la sorellina...
MICHELE MISSERI: eh.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...- perché Mariangela andava con la sorellina – e poi...
MICHELE MISSERI: a questo non ci ho fatto caso.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah, non ci ha fatto caso.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: allora risponda a questa domanda però cerchi di fare mente locale con calma: quando lei lascia la bambina nel pozzo – va bene? – e torna ad Avetrana ...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... lei va a casa sua? La macchina la lascia davanti al garage di casa sua?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e come fa ad andare poi ai fagiolini?
MICHELE MISSERI: no, ai fagiolini posso scendere dall’altra parte.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quello che ha fatto, signor...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei arriva ad Avetrana e lascia la Marbella davanti al garage di casa.
MICHELE MISSERI: al garage.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è così?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Come fa ad andare ai fagiolini?
MICHELE MISSERI: sempre con la macchina vado pure.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. Quindi che cosa...? Perché è tornato, quindi, a casa? Che cosa ha fatto?
MICHELE MISSERI: no. Allora, quando sono tornato a casa ho preso il secchio perché l’avevo tolto prima perché...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo.
MICHELE MISSERI: ...c ’era Sarah. Il secchio, la cassetta, ... le cose che mi servivano per i fagiolini.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo.
MICHELE MISSERI: e sono andato giù a ... giù dico...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: con la macchina.
MICHELE MISSERI: con la macchina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quant’è durata questa operazione? Cioè lei torna dal pozzo che ha lasciato la bambina nel pozzo, arriva a casa e posteggia la macchina davanti al garage. È così?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: apre la porta del garage o l’ha lasciata aperta?
MICHELE MISSERI: apro la porta del garage.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: apre la porta del garage. Che cosa fa? Entra in casa pure oppure rimane soltanto nel garage? Che cosa fa?
MICHELE MISSERI: no, nel garage... nel garage sono rimasto, non sono entrato in casa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non è entrato in casa.
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi entra nel garage. Quanto tempo rimane nel garage?
MICHELE MISSERI: una decina di minuti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: una decina di minuti. Quindi prende il secchio...
MICHELE MISSERI: il secchio,...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...e che cosa?
MICHELE MISSERI: ...la cassetta... le cose e poi scendo giù.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: prende secchio, cassetta... No, diciamo che cosa prende.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: a noi interessano pure per i tempi,...
AVVOCATO GALOPPA: ricordati.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...perché abbiamo delle cose che dobbiamo incastrare ovviamente.
MICHELE MISSERI: ho preso due cassette, il secchio, il filo della corda che i fagiolini sono quelli lunghi che li attacchi...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ci spieghi bene, ci spieghi bene.
MICHELE MISSERI: li attacchi a... a mannucchiu diciamo noi, a fascinu, a fascinu.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uh. A fascina.
MICHELE MISSERI: a fascina. Eh. E...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: a fascio praticamente.
MICHELE MISSERI: a fascio. E sono andato giù.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quante volte sale dal garage per mettere nella macchina tutte queste cose che dice?
MICHELE MISSERI: quattro volte.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quattro-cinque volte?
MICHELE MISSERI: uhm.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove le mette? Nel cofano?
MICHELE MISSERI: nel cofano.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma quando lei inizia a mettere la prima cosa nel cofano, quando ritorna nel garage, il cofano lo chiude, torna e riapre? Cioè fa sempre questa operazione o lo lascia aperto il cofano della macchina?
MICHELE MISSERI: no, fino a che non scarico lo lascio aperto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: lo lascia aperto. No, a me interessa quella circostanza.
MICHELE MISSERI: no, lo chiudo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo.
AVVOCATO GALOPPA: e perché lo chiudi?
MICHELE MISSERI: rimane chiuso – no? - il cofano.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei mette prima...? Che cosa ci ha messo prima? Il secchio? Che cosa ha messo prima?
MICHELE MISSERI: sa perché? Perché non mantiene, i pistoni sono...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ecco, bravo, ci dica. No, ci dica, queste sono cose che sembrano...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: importanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...non importanti...
MICHELE MISSERI: i pistoni non...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...e invece sono importanti.
MICHELE MISSERI: ... e allora...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quindi si chiude.
MICHELE MISSERI: sì.
AVVOCATO GALOPPA: si chiude da solo.
MICHELE MISSERI: si chiude da solo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: per mantenerlo come fa quando lo vuole tenere...?
MICHELE MISSERI: una mazza devo mettere, una...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. È chiaro adesso il discorso.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: okay.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: in quella circostanza la mazza non l’ha messa.
MICHELE MISSERI: no .
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Quindi lei prende il secchio... Che cosa ha preso prima del secchio? O è il secchio? Che cosa ha fatto?
MICHELE MISSERI: no, ho preso prima una cassetta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: una cassetta. L’ha portata lì, ha aperto il cofano, questo si è richiuso naturalmente...
MICHELE MISSERI: eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... e ha fatto la stessa operazione per quante volte?
MICHELE MISSERI: quattro - cinque volte più o meno.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quattro - cinque volte. Perfetto.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: senta,...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: queste cose però le dovevi... Queste cose le dovevi cercare però. O erano tutte a disposizione?
MICHELE MISSERI: no, le dovevo...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: le dovevi cercare.
MICHELE MISSERI: ...cercare ad una parte... sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando...?
MICHELE MISSERI: perché il garage è pieno.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ci sono tante cose - no? – in quel garage, quindi le dovevi cercare queste cose. Quindi c’erano i tempi...
MICHELE MISSERI: sì.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ... non solo degli spostamenti ma anche di cercare queste cose.
MICHELE MISSERI: cioè non è che stavano tutti ad una parte.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando lei entra nel garage per prendere tutte queste belle cose dove si trovano queste cose? Avanti, avanti o dietro, dietro al garage?
MICHELE MISSERI: avanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ha acceso la luce del garage o...?
MICHELE MISSERI: no, sta accesa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, dico,...
MICHELE MISSERI: stanno tutte davanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: stanno tutte davanti. Ma quando lei è entrato nel garage...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... ha acceso la luce?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: per prendere queste cose?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: come fa ad accendere la luce?
MICHELE MISSERI: la luce si accende da... come entri alla sinistra c’è l’interruttore.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: scusa, Michele, quel giorno che facemmo il sopralluogo sei salito su una scaletta e hai avvitato la...
MICHELE MISSERI: no, quella è un’altra luce.
LUOG.TE ANTONIO CALO’: ah, quella era la luce di giù.
MICHELE MISSERI: sì. Non c’è contatore dell’acqua del pozzo?
LUOG.TE ANTONIO CALO’: sì.
MICHELE MISSERI: là c’è l’interruttore.
Uff. P.G. : e la cinta stava pure là
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove? Dove? Ci spieghi, non sto capendo. Come fa ad accendere la luce quindi? Lei apre il garage, entra e dove sta l’interruttore? Come fa ad accendere?
MICHELE MISSERI: l’interruttore... Cioè non so se... come apri il portone...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: ...c’è un quadro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove?
MICHELE MISSERI: quello del pozzo artesiano è.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì.
MICHELE MISSERI: oppure si vede come una ... una porta chiusa si vede alla sinistra. Cioè destra, quando entri. Là c’è l’interruttore...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: uno sportellino? Uno sportellino?
MICHELE MISSERI: no, no, no, sta di fuori proprio.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma a che altezza rispetto allo scivolo?
MICHELE MISSERI: tanto.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no,...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “tanto” che significa?
MICHELE MISSERI: all’altezza di terra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, ma...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: un metro? Un metro di altezza circa?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: c’è lo scivolo per entrare dentro il garage, no?
MICHELE MISSERI: sì.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quanto dentro sta questo...?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: esatto. Quanto dentro...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: questo ... questo interruttore, questo quadro.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... rispetto allo scivolo?
MICHELE MISSERI: l’interruttore ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quanto deve scendere? A metà scivolo? A fine scivolo?
MICHELE MISSERI: no, non devi scendere lo scivolo, sta dall’altro lato.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ma subito lì diciamo.
MICHELE MISSERI: sì.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: all’ingresso.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi entrando nel garage sulla destra?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: c’è questo sportellino.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei che cosa ha fatto? Ha aperto con la chiave il garage, è entrato per due o tre passi, ha aperto lo sportellino sulla destra e che ha fatto?
MICHELE MISSERI: ho preso la cassa.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no . Ha acceso la luce?
MICHELE MISSERI: ah, la luce.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: a che serve aprire questo sportellino?
MICHELE MISSERI: la luce, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi da lì accendo la luce?
MICHELE MISSERI: da...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove sta la lampadina?
MICHELE MISSERI: la lampadina sta alla scala.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: alla scala?
MICHELE MISSERI: la scala che ti porta sopra. Ci sono due lampadine.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, però quando noi abbiamo fatto l’ispezione ...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...si ricorda che per poter accendere ci siamo messi sulla sedia ad avvitare la lampadina?
MICHELE MISSERI: quel giorno che abbiamo fatto l’ispezione io non capivo niente con i tranquillanti che avevo. Non mi ricordavo nemmeno che stavo a casa. Vi ricordate che... che...? Non mi ricordo chi mi ha dato il panino, mi hanno fatto sedere...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh. Come no? Ci ricordiamo perfettamente. Eh, però in effetti quando abbiamo avvitato la lampadina si è accesa.
MICHELE MISSERI: sì.
AVVOCATO GALOPPA: però quella di giù.
MICHELE MISSERI: quella di giù. Però sopra...
C.T. DOTT. SSA BRUZZONE ROBERTA: ce n’è un’altra.
MICHELE MISSERI: ... c’è l’altra.
AVVOCATO GALOPPA: per le scale .
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quello è il problema.
MICHELE MISSERI: è quello che sto dicendo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non avete visto evidentemente.
MICHELE MISSERI: non l’abbiamo visto. Ci sono due lampadine.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ma ce ne sono due.
AVVOCATO GALOPPA: sulla scala che porta...
MICHELE MISSERI: sulla scala proprio.
AVVOCATO GALOPPA: ...sul terrazzo.
MICHELE MISSERI: quando sali per la scala c’è l’interruttore.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: Michele, tu hai acceso quella?
MICHELE MISSERI: no, quella non l’ho accesa.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: no, quel giorno lì che sei andato...
MICHELE MISSERI: ho acceso quella sotto.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: ... a prendere le tue cose hai acceso l’altra diciamo.
MICHELE MISSERI: sì.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: okay.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi ha aperto questo sportellino e ha acceso. E si trova, quindi, giù questa lampadina?
MICHELE MISSERI: no, le lampadine che stanno vicino qua stanno sopra alla scala.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma quale scala, scusi?
MICHELE MISSERI: c’è la scala che va sopra?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè rispetto allo scivolo dove sta questa scala?
MICHELE MISSERI: nessuno ha visto...?
Sovrapposizione di voci.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì, sul lato destro.
MICHELE MISSERI: nessuno ha visto...?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’ho vista io quando sono andato con ... C’è.
MICHELE MISSERI: nessuno ha visto quel motore
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quando sono andato io con il professor Strada l’ho vista questa scala.
Uff. P.G. : i pomodori...
MICHELE MISSERI: è dove ci sono i pomodori. Quella là è la scala.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma sta affianco allo scivolo?
MICHELE MISSERI: sì.
Uff. P.G. : sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ah, ho capito. Sì, sì, sì, adesso ho capito.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’ho vista io quando sono andato l’altro giorno.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Quindi ha acceso questa benedetta lampadina. Poi dove si trovavano questi attrezzi che ha preso?
MICHELE MISSERI: sempre dal lato dove c’è la lampadina, perché li appoggiavo sempre...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma ai piedi dello scivolo? Sullo scivolo?
MICHELE MISSERI: no, diciamo ai piedi dello scivolo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ai piedi... più o meno dove stava il trattore quando siamo andati...?
MICHELE MISSERI: no, là è troppo lontano.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è troppo lontano.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi un pochettino ... più avanti insomma.
MICHELE MISSERI: più avanti.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ah.
MICHELE MISSERI: proprio dietro al portone proprio.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Quindi ha preso tutti questi attrezzi, ha fatto, quindi, quattro - cinque volte entrare e uscire dal garage, li ha messi in macchina, ha chiuso il cofano... Il garage l’ha lasciato aperto o l’ha chiuso?
MICHELE MISSERI: l’ho chiuso.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Poi che cosa ha fatto?
MICHELE MISSERI: poi sono andato giù ai fagiolini.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con la macchina.
MICHELE MISSERI: con la macchina.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quand’è arrivato con la macchina ai fagiolini c’era già ...
MICHELE MISSERI: mio cognato.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... il cognato. Lei questi attrezzi poi li ha presi e li ha utilizzati effettivamente lì ai fagiolini?
MICHELE MISSERI: no, quelli poi rimangono giù no? Per la prossima raccolta.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì. Dico,...
MICHELE MISSERI: sì, sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... quand’è arrivato li ha presi questi attrezzi.
MICHELE MISSERI: sì, sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quanti fagiolini ha raccolto?
MICHELE MISSERI: ho detto, li ha raccolti tutti mio cognato, ha fatto un paio di chili.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si ricorda se quando stava con suo cognato qualcuno l’ha chiamata?
MICHELE MISSERI: mia moglie ha chiamato di sopra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sua moglie. Che cosa ha detto?
MICHELE MISSERI: la parola non me la ricordo perché quando chiami da sopra a sotto è diverso il ... non mi sto ricordando perché...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non si ricorda. Quando lei stava...?
MICHELE MISSERI: però ha chiamato.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando stava nel garage a fare tutti questi movimenti l’ha chiamata qualcuno al telefono?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: mentre caricavi tutte le cose per i fagiolini.
MICHELE MISSERI: sì, mo...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cerca di fare mente locale. Ti ricordi?
Silenzio.
MICHELE MISSERI: non mi ricordo se ha chiamato Sabrina o ... comunque uno ha chiamato.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: o la signora Cosima o sua figlia Sabrina? Si ricorda?
MICHELE MISSERI: dico, una delle due ha chiamato ma non mi sto ricordando preciso.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va bene. Senta, forse ha già risposto però gliela faccio di nuovo la domanda: quando stava mettendo questi attrezzi, che entrava e usciva, la Opel Astra dove stava?
MICHELE MISSERI: di solito la Opel Astra lei la lascia sempre vicino al cancello.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ecco, in quella circostanza stava parcheggiata davanti al cancello?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi era parcheggiata davanti al cancello.
MICHELE MISSERI: era parcheggiata.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi sua moglie stava ancora dentro casa?
MICHELE MISSERI: non sono entrato a casa. Questo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non è entrato dentro casa.
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei non sa...
MICHELE MISSERI: non so se ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... se la moglie stava dentro.
MICHELE MISSERI: eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: però è sicuro che la Opel Astra...
MICHELE MISSERI: che la macchina...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... stava lì.
MICHELE MISSERI: ... stava là. Sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando se n’è andato la Opel Astra stava ancora lì?
MICHELE MISSERI: no, non c’era più.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ecco. Quindi non ci stava più.
MICHELE MISSERI: no.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi nel momento in cui lei fa tutti questi movimenti la Opel Astra si sposta.
MICHELE MISSERI: ah, ecco,...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: faccia mente locale. Questo è importante proprio per lei, signor Misseri .
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: concentrati.
MICHELE MISSERI: si sposta.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cioè tu arrivi e la Opel Astra c’è. Te lo ricordi questo?
MICHELE MISSERI: poi io mi sposto e la Opel Astra si sposta.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cioè quando tu arrivi lì...
AVVOCATO GALOPPA: si sposta prima che tu ti sposti?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: eh.
AVVOCATO GALOPPA: te ne accorgi se poi non c’è più la macchina?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cioè te lo ricordi?
MICHELE MISSERI: sì, però certe volte non ci faccio caso.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: noi abbiamo raggiunto un punto certo: che sicuramente quando lei arriva – va bene? –...
dopo che ha messo la bambina nel pozzo lei arriva lì a casa nel garage, sta facendo questi ... inizia a fare questi movimenti, la Opel Astra sta parcheggiata. È così signor Michele?
MICHELE MISSERI: ah, quando sono tornato dal pozzo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dal pozzo.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quando lei lascia...
MICHELE MISSERI: mo sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...la bambina nel pozzo.
MICHELE MISSERI: sì, adesso ci siamo.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e allora?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, ci dica.
MICHELE MISSERI: la... la Opel Astra si è spostata, se n’è andata.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito. Adesso ci arriviamo. Quando lei arriva dal pozzo...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...lei vede la Opel Astra parcheggiata davanti alla macchina... davanti casa?
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo. Quando lei se ne va ai fagiolini la Opel Astra sta ancora lì o non ci sta più? Questo dobbiamo stabilire.
MICHELE MISSERI: mi pare che erano andate in Caserma se non sbaglio. Erano state chiamate in Caserma.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e come fa a dirlo?
MICHELE MISSERI: perché mi pare che o ho telefonato io o ha telefonato qualcuno che ha detto ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Cosima ha telefonato?
MICHELE MISSERI: o Cosima o io ho telefonato. Uno dei due.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh.
MICHELE MISSERI: ha detto “Stiamo in Caserma”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: o “Stiamo andando in Caserma”?
MICHELE MISSERI: o “Stiamo andando in Caserma” o “Sono in Caserma”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì, e va bene, però la domanda è diversa: quando lei prende la macchina per andare ai fagiolini la Opel Astra sta là parcheggiata davanti casa sua o non ci sta più? Questo è il punto.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cerca di fare mente locale.
MICHELE MISSERI: non mi sto ricordando.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quand’è partito con la macchina...
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...si è reso conto se ha deviato o non ha deviato per non prendere la Opel Astra?
MICHELE MISSERI: io certe volte la macchina, se vengo da destra, parcheggio là ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e va beh.
MICHELE MISSERI: se vengo dall’altra parte...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ecco, in questo caso,...
MICHELE MISSERI: eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ... quando lei torna dal pozzo,...
MICHELE MISSERI: uhm.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ...come parcheggia la macchina rispetto al garage?
MICHELE MISSERI: la parcheggio sempre con il muso verso mare.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con il muso verso mare. Quindi con il muso verso la scuola? Verso via Raffaello Sanzio?
MICHELE MISSERI: no, no .
AVVOCATO GALOPPA: verso il muro.
MICHELE MISSERI: verso il muro eh.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non ho capito. Come?
MICHELE MISSERI: cioè se vengo io dalla scuola passo dalla scuola e il muso della macchina sta ...
AVVOCATO GALOPPA: verso il muro.
MICHELE MISSERI: sì, verso il muro.
AVVOCATO GALOPPA: dove finisce la strada.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dall’altra parte.
MICHELE MISSERI: dall’altra parte.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: in questo caso, quando torna dal pozzo, che strada fa?
MICHELE MISSERI: di tutte e due le strade posso andare.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: sì, ma quel giorno lì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e quella volta?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: quel giorno lì che sei tornato dal pozzo?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: in quel caso?
MICHELE MISSERI: no, quel giorno lì... quel giorno...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tornando dal pozzo.
MICHELE MISSERI: sì. Quel giorno lì ho fatto l’altra strada.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quale strada?
MICHELE MISSERI: quella ... di dove ci sono i Vigili del Fuoco.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: i Vigili del Fuoco ...
MICHELE MISSERI: i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va bene. Ma quando...
Col. RUSSO: via Raffaello Sanzio. Passi da vicino alla scuola.
MICHELE MISSERI: sì.
Col. RUSSO: e poi giri a sinistra.
MICHELE MISSERI: e poi giro a sinistra.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e poi... Quindi il muso della Marbella si trova verso... dalla parte opposta alla scuola.
MICHELE MISSERI: sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con il cofano rivolto verso la scuola.
MICHELE MISSERI: sì, sì, sì.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: il portabagagli.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il portabagagli. È sicuro di questo fatto?
MICHELE MISSERI: se non mi sbaglio sì.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non ha... non ha – diciamo – una chiara certezza però di questa cosa.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: cerca di tornare a quel momento.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: signor Misseri, mi dica una cosa, lei ha detto che il giorno in cui ha fatto il sopralluogo dice che non capiva nulla, era sotto l’effetto dei medicinali. Ma mi spieghi una cosa: che terapia lei sta facendo qui in carcere?
MICHELE MISSERI: lo pediatra mi dà tre pillole.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il pediatra?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: lo psichiatra.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lo psichiatra.
MICHELE MISSERI: lo psichiatra.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lo psichiatra. Tre pillole. E chi gliele dà materialmente queste pillole?
MICHELE MISSERI: lui me le dà.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il medico? O l’infermiere?
MICHELE MISSERI: l’infermiere.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’infermiere. Ricorda...?
MICHELE MISSERI: con ordine... con l’ordine di...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: dello psichiatra.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ricorda se la sera prima di fare questo sopralluogo lei l’ha fatta la terapia?
MICHELE MISSERI: sì che l’ho fatta.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è sicuro di questo?
MICHELE MISSERI: sì. Sta scritto tutto. Là non sfugge niente.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e che proprio su quello, sulla cartella clinica che io ho acquisito non risulta questo fatto, che lei quella sera ha preso le pillole. Mentre le altre volte risulta che aveva preso le pillole, stavolta non risulta lì.
MICHELE MISSERI: no, ma bisogna vedere a quella delle guardie, che certe volte le guardie scrivono e là non ci sta.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: che proprio la guardia mia ha detto che lei pillole non ne ha prese quella sera. Proprio ... e dicendo poi...
MICHELE MISSERI: è strano.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...“Non ne voglio pillole perché domani mattina devo andare a fare un sopralluogo e voglio essere lucidissimo”.
MICHELE MISSERI: eh, che era successo così quel giorno.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh.
MICHELE MISSERI: e ho detto “Adesso non le prendo più perché quel giorno...”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: benissimo. “... devo fare il sopralluogo”.
MICHELE MISSERI: eh.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e come fa a dire che stava stonato? Stava...?
MICHELE MISSERI: no, ma le avevo prese quel giorno. Se controlliamo stanno.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: io ho controllato sulla sua cartella clinica, l’ho acquisita. Non risulta che ha preso quelle pillole.
MICHELE MISSERI: ma è strano.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì. No, questo è vero signor Misseri. Quel giorno ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: va bene. Comunque lei è certo di aver preso la terapia?
MICHELE MISSERI: a me pare di sì perché andavo così debole ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: le sembra o è certo?
MICHELE MISSERI: debole che non mi mantenevo...
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: tieni conto di una cosa, che certe pillole magari hanno un effetto un po’ più ampio e anche se non le prendi, magari, quel giorno lì comunque un po’ ne risenti per un po’ di tempo no? Cioè tu sei sicuro che la sera prima di questo sopralluogo hai preso queste pillole?
MICHELE MISSERI: sì.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: o le hai prese la sera prima?
MICHELE MISSERI: no, le ho prese la prima e la mattina.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: e anche la mattina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: anche la mattina.
MICHELE MISSERI: sì. Due la sera e una la mattina.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: va beh. Un’altra cosa, abbiamo ... il colonnello Russo ha appreso informalmente da Concetta, da sua cognata, che la bambina quando uscì da casa quel giorno portava anche le chiavi di casa.
MICHELE MISSERI: le chiavi di casa mi pare che l’ho detto dove stanno.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: che fine hanno fatto?
MICHELE MISSERI: allora, le chiavi di casa, quando io ho messo fuoco, che si vedevano, le ho messe sopra all’albero.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quale albero?
MICHELE MISSERI: dell’ulivo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dove? Quale?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quale albero?
MICHELE MISSERI: l’albero dell’ulivo.
Uff. P.G.: dove hai messo fuoco.
MICHELE MISSERI: allora, qua sta acceso il fuoco... a questo albero stanno. Sopra.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah, dove lei aveva acceso il fuoco c’è un albero accanto...
MICHELE MISSERI: non mi ricordo a chi è che l’avevo detto. A lei no?
AVVOCATO GALOPPA: a me.
MICHELE MISSERI: ho detto “Vedi che sopra all’albero stanno.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no, veramente noi abbiamo appreso questa circostanza da Concetta.
MICHELE MISSERI: ah.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: infatti me l’ha riferita il colonnello Russo.
MICHELE MISSERI: ma le chiavi, se andiamo domani,...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Concetta sostiene...
MICHELE MISSERI: ... escono perché senz’altro quando le ho messe sopra l’albero ... perché ha tutte gli spacchi e stanno dentro.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: però di là non se ne vanno.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito.
MICHELE MISSERI: io, siccome che si vedevano le chiavi, le ho prese con un legno - perché erano calde – e le ho messe sopra.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: mi dica un’altra cosa: io sto leggendo ... leggo i giornali e sto leggendo da un po’ di tempo a questa parte che sua figlia Valentina sta dicendo “Mio padre intende ritrattare. Mio padre intende scagionare Sabrina” e compagnia bella. Come mai escono fuori queste notizie? Come mai sua figlia sta dicendo queste cose? Mi pare che ha detto proprio queste cose. Lei ha avuto dei colloqui con sua figlia ultimamente?
MICHELE MISSERI: sì, li ho avuti, ma non... di queste cose non si è parlato proprio.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non ne avete parlato?
MICHELE MISSERI: no. Si è parlato solamente... ha detto “Se non ti piaceva l’avvocato...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Galoppa.
MICHELE MISSERI: ... Galoppa ti mettevi uno ...” come di dice?
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: di fiducia?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: di fiducia?
MICHELE MISSERI: di fiducia. Ho detto io “No, perché ho parlato con lui, che lui dopo mi farà di fiducia”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito.
MICHELE MISSERI: ho detto “ E mi tengo...”...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quindi non avete parlato proprio della posizione di Sabrina?
MICHELE MISSERI: niente.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e com’è che se ne esce in questo modo sua figlia? Ma è sicuro?
MICHELE MISSERI: non...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: dica la verità.
MICHELE MISSERI: non ho parlato, non ho parlato.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: di cosa avete parlato con Valentina?
MICHELE MISSERI: non ho parlato.
C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: di questo no.
MICHELE MISSERI: solo ... si è parlato solamente – mo che mi sto ricordando una cosa -... ha detto “Che tu hai ammesso ... hai condannato Sabrina”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh. E lei cosa ha detto? Cosa ha risposto?
MICHELE MISSERI: ho detto io “E perché ho condannato Sabrina?”. Ha detto “Sì, perché hai parlato ad occhio che non dovevi parlare”, perché Valentina non sapeva niente dei fatti.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito
MISSERI MICHELE: Di questi fatti qua non sa niente Sabrina... nah Valentina
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E lei siccome sui giornali si leggono queste notizie io le ho lette lei sta dicendo queste cose, lei ha assicurato a Valentina che avrebbe ritrattato che avrebbe … ritrattato sa cosa significa? Avrebbe ritirato l’accusa contro Sabrina? Le ha promesso questo? Risponda si o no?
MISSERI MICHELE: No
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: No
MISSERI MICHELE: No
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Vabbè
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Senta … senti noi dobbiamo ancora cercare di precisare però meglio il momento in cui lei arriva a casa il ventisei va bene? Cerchi di concentrarsi un attimo mo è … come abbiamo detto la sera stessa cerca di avere in mente veramente sua nipote Sarah quando risponde a queste domande … quando arriva a casa secondo la ricostruzione di Carmine sono più o meno le dodici quando vi lasciate dalla località Cuturi … lei dalla località Cuturi a casa ci va direttamente o si ferma da qualche altra parte?
MISSERI MICHELE: No ci vado direttamente
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi lei arriva a casa direttamente da Cuturi a casa
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quanto tempo intercorre?
MISSERI MICHELE: No undici chilometri e mezzo sono
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Undici chilometri e mezzo di strada dritta?
MISSERI MICHELE: Si di strada dritta
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo quindi di strada dritta … quindi diciamo che lei ci mette più o meno cinque sei minuti
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: allora Voi avete lasciato l’attività di lavoro dice Carmine intorno … prima di mezzogiorno perché di solito iniziavate alle cinque e mezzo quel giorno lei ha iniziato più tardi per il fatto come abbiamo detto dell’olio … intorno diciamo a mezzogiorno, quindi alle dodici e cinque massimo dodici e dieci lei si trova a casa è così?
MISSERI MICHELE: Uhm
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si o no?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo che cosa fa quando va a casa e soprattutto chi c’è quando va a casa sono le dodici eh? Attenzione … l’altra volta quando è stato sentito ha detto che erano le tredici e trenta più o meno però mo ci siamo ricordati di questo fatto e Carmine ci dice più o meno le dodici e cinque, dodici e dieci stava a casa che cosa, chi trova a casa? Noi sappiamo che a casa sta Sabrina e sta sua moglie … già ti vedo quando stai cercando di …
MISSERI MICHELE: No, mi sto …
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Di dire cose e non dire … cerca di dire tutta la verità ormai ci stiamo parlando …
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Chi c’era a casa quel giorno Miche’?
MISSERI MICHELE: Non mi ricordo se stava pure Sarah voglio dire
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: C’era anche Sarah, ti sembra di ricordare che c’era anche Sarah?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ricordati bene lasci la macchina ed entri nel portoncino di casa oppure entri nel … tu ci devi dire concentrati un attimo Miche’…
MISSERI MICHELE: Eh si a quell’orario si che c’era pure Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Certo che c’era Sarah
MISSERI MICHELE: C’era Sarah c’era mia moglie pure c’era, c’era Sabrina …
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dove stavano? Stavano in cucina stavano sulla veranda dove li hai visti?
MISSERI MICHELE: No
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dicci
MISSERI MICHELE: Se non sbaglio stavano in cucina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Stavano tutti e tre in cucina?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo e che cosa stavano facendo? Stavano mangiando stavano …
MISSERI MICHELE: Stavano mangiando dopo dovevo mangiare io
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh ci dica … dai piano, piano possiamo … dai ricostruiamo questa è importante, è importante questo passaggio
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Momento per momento
MISSERI MICHELE: Si aspè quale data è questa?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Il ventisei
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Il ventisei quel giorno
MISSERI MICHELE: Ventisei, ventisei
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Il ventisei agosto duemiladieci il giorno in cui purtroppo è successo quel fatto grave diciamo
MISSERI MICHELE: Si si si il ventisei allora quando abbiamo mangiato con lei mia moglie so che se ne è andata a letto io mi sono messo sulla sdraia e Sabrina con Valentina sempre Valentina nah … e Sarah non lo so che stavano facendo però so quello che era successo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh,ci dica che cosa era successo
MISSERI MICHELE: Avevano chiamato che mentre stavo dormendo ha detto papà scendi che è successa una cosa
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: No, no prima, prima
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No, no noi stiamo ancora…
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Stiamo ancora mangiando
LUOG.TE GIOVANNI BARDARO: Tu con chi mangi? Stava Sarah quando hai mangiato?
MISSERI MICHELE: No Sarah non ha mangiato con noi perché lei se n’era andata prima
AVVOCATO GALOPPA: E tu l’hai vista andare via?
MISSERI MICHELE: L’ho vista andare via perché robe da bagno non ce ne aveva sopra
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ascolta me stiamo sempre ad un passo per dire effettivamente la verità come è andata però c’è sempre qualche cosa che ti blocca … noi ci rendiamo conto che è difficile, è difficile effettivamente dire quello che, come sono andati effettivamente i fatti non è che non ce ne rendiamo conto però già un primo passo tu effettivamente l’hai fatto dobbiamo completare, questo è un momento importantissimo quando tu arrivi a casa ed è mezzogiorno e noi sappiamo con assoluta certezza che tua moglie sta a casa che Sabrina sta a casa e che Sarah sta a casa perché ci sono altre prove importanti che ci dicono che tutti e tre stanno a casa quando tu arrivi ed entri in casa dove stanno? Sono le dodici attenzione …
MISSERI MICHELE: In cucina stanno
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Stanno in cucina che cosa stanno facendo?
MISSERI MICHELE: So che Sarah quando va a mare non mangia, loro si mangiano però Sarah dice sempre che a digiuno si fa il bagno però mo non so di certo se stava mangiando pure Sarah … questo non lo so se Sarah stava mangiando
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Allora visivamente Michele dove sta tua moglie, dove sta Sabrina e dove sta Sarah, in cucina dove? In piedi seduti
MISSERI MICHELE: No, no seduti
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dove seduti?
MISSERI MICHELE: Al tavolo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Al tavolo
MISSERI MICHELE: Al tavolo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ti ricordi se sul tavolo c’erano dei piatti c’erano dei bicchieri?
MISSERI MICHELE: Si c’erano
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che cosa c’era Michele?
MISSERI MICHELE: Allora c’era la bottiglia della Fanta e se non sbaglio era pasta, l’aveva fatta Sabrina con le … che le fa sempre con la panna che me ne scordo sempre
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Col salmone?
MISSERI MICHELE: Col salmone che a Sarah li piacevano
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Farfalle al salmone?
MISSERI MICHELE: Si, che a Sarah li piacevano quelle cose la
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si quindi stano tutte e tre a tavola
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ricordi di avere visto che avevano in mano delle posate? Forchette coltelli che cosa ti ricordi? Ricordi il rumore di piatti di bicchieri quando tu entri in questa cucina che stanno tutti e tre
MISSERI MICHELE: Che si sentiva di tutto di bicchieri di piatti la televisione accesa, tutto si sentiva
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: La bottiglia di Fanta ti sei ricordato perfettamente che c’era
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Una circostanza pure questa molto particolare te la ricordi
MISSERI MICHELE: Si,quella me la ricordo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Come sono seduti al tavolo?
MISSERI MICHELE: Allora Cosima, si mette di qua e Sarah e Sabrina si mettono di la
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Il tavolo è rotondo? Adesso io non ricordo
MISSERI MICHELE: No è lungo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E’ un tavolo lungo
MISSERI MICHELE: Più lungo di questo qua però si mettono così se lo tagliano
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi Cosima stava a capotavola?
MISSERI MICHELE: No di fianco si mette sempre non si mette mai a capotavola perché guarda la televisione …
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Chi c’era a capotavola? Se c’era qualcuno …
MISSERI MICHELE: A capotavola di solito si mette sempre o Sabrina o Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: In quella circostanza chi c’era? Sabrina o Sarah?
MISSERI MICHELE: Mi pare che Sarah c’era
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo e Sabrina stava di fronte alla mamma?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: A quale vertice del tavolo quello che da alla porta d’ingresso della cucina o quello che da all’interno della cucina?
MISSERI MICHELE: No, a quello che da alla parte dove c’è il mobile
LUOG. TE ANTONIO CALO’: Dove sta il divano? Dalla parte dove hai quel divano in cucina? MISSERI MICHELE: No, più in la LUOG. TE ANTONIO CALO’ancora dove c’è quell’altro mobile una cristalliera una …
LUOG. TE ANTONIO CALO’: Eh
MISSERI MICHELE: Si di la
LUOG. TE ANTONIO CALO’: E vabbè il tavolo è rettangolare
MISSERI MICHELE: Si
LUOG. TE ANTONIO CALO’: Dal lato del televisore?
MISSERI MICHELE: Dal lato del televisore si mette Sarah
LUOG. TE ANTONIO CALO’’: No il giudice sta dicendo dove stavano sedute tutte e tre?
MISSERI MICHELE: Ah si dalla parte del televisore
LUOG.TE ANTONIO CALO’:Quindi dalla metà del tavolo verso il televisore…quindi l’ingresso della cucina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: L’ingresso della cucina c’è una tovaglia sul tavolo?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: C’è la tovaglia
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando entri e vedi questa scena che ci hai descritto, li saluti che cosa dici?
MISSERI MICHELE: Bah dico che già avete mangiato voi?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo
MISSERI MICHELE: E loro dicono a te dovevamo aspettare?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo quindi che cosa fai tu?
MISSERI MICHELE: Vado in cucina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che non stavate già in cucina?
MISSERI MICHELE: Loro stavano nella cucina io nel cucinino
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ah vai nel cucinino e che cosa fai?
MISSERI MICHELE: Mangio li io…
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E perché non ti sei seduto al tavolo insieme a loro?
MISSERI MICHELE: E perché si mettono sempre con la televisione con la cosa e io mangio tranquillo vado la e mangio dentro
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma hai chiesto a tua moglie a Cosima cosa c’era da mangiare?
MISSERI MICHELE: No ma già avevo visto quello che c’avevano loro
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh e quindi?
MISSERI MICHELE: Ha detto c’è salmone c’è cordon bleu la come caspita li chiamano
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi vai nel cucinino
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E che cosa fai? Ti cucini tu?
MISSERI MICHELE: No sta tutto preparato … Sta già tutto pronto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Il piatto già dentro c’è quello che ti devi mangiare?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E ma loro sanno che mangi nel cucinino invece di mangiare la?
MISSERI MICHELE: Loro sanno che mangio sempre nel cucinino
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ho capito quindi loro continuano a mangiare nella cucina e tu invece nel cucinino …
quando finisci di mangiare che cosa fai?
MISSERI MICHELE: Quando ho finito di mangiare sulla sdraia me ne sono andato io
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si ho capito questo ma quando ti alzi dal tavolo che cosa fai Michele? Lavi i piatti vai nel bagno?
MISSERI MICHELE: No, i piatti li lavo la mattina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: La mattina benissimo... quindi ti alzi e vai direttamente sulla sdraio oppure esci un po’ fuori ti vai a prendere una boccata d’aria...
MISSERI MICHELE: Esco un po’ fuori dalla parte di dietro
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dalla parte di dietro esci fuori … quanto rimani li?
MISSERI MICHELE: Dieci quindici minuti
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Poi rientri in casa... quando rientri in casa dove stanno loro ancora li a mangiare?
MISSERI MICHELE: No Mimina se n’è andata a letto però Sarah con Sabrina ancora stavano ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sulla cucina
MISSERI MICHELE: Sulla cucina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che ora potevano essere quant’è durato? Questo tuo pranzo poi sei uscito...
MISSERI MICHELE: Questo non lo so non lo so quant’è durato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Questa circostanza diciamo non ti stai ricordando sto fatto...Ma quando tu entri in cucina c’è ancora la tovaglia sul tavolo con la bottiglia dell’aranciata i piatti?
MISSERI MICHELE: Quelli rimangono fino alla mattina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi al tavolo c’erano ancora Sarah e Sabrina…
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sarah aveva vicino anche il piatto?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi anche Sarah ha mangiato?
MISSERI MICHELE: Ha mangiato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina ha mangiato?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Pure Sabrina ha mangiato e quindi pure la signora ovviamente ha mangiato quindi quando tu rientri Cosima non c’è più
MISSERI MICHELE: No
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Come fai a dire che Cosima si è andata a coricare? L’hai vista tu che si è andata a coricare?
MISSERI MICHELE: No io ho chiesto a Sabrina e la mamma? E ha detto : “si è coricata sul letto” ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ah quindi hai chiesto a Sabrina…tu che cosa dici a quel punto?
MISSERI MICHELE: Ho detto mo mi riposo pure io un po’...ho preso la sdraia e mi sono messo in cucina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo dove? In cucina dove?
MISSERI MICHELE: Eh quasi di fronte alla televisione …
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quasi di fronte alla TV … Sabrina e Sarah stavano quindi insieme a te nella cucina?
MISSERI MICHELE: Si, ma poi dopo se ne sono andate
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quanto tempo sono rimaste insieme a te nella cucina?
MISSERI MICHELE: Una decina di minuti che io poi ho detto se dovete fare chiasso o andatevene nella stanza vostra o andate la fuori se devo dormire un pochino se no non mi corico più … e sono usciti
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E sono usciti quando sono usciti dove sono andati? Fuori dall’abitazione? O in un’altra stanza?
MISSERI MICHELE: Fuori dall’abitazione
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dove fuori dall’abitazione?
MISSERI MICHELE: Nella veranda
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si sono sedute sulla veranda?
MISSERI MICHELE: Sulla veranda
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quanto tempo sono rimaste la?
MISSERI MICHELE: Questo non lo so dire
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Perché noi sappiamo che poi Sarah se n’è tornata a casa
MISSERI MICHELE: Si lo so
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ecco
MISSERI MICHELE: Non so se è stata dieci minuti cinque minuti
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Non lo sa dire perché lei si è addormentato subito?
MISSERI MICHELE: Esatto non te lo posso dire
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Però li ha visti uscire … li ha visti uscire sulla veranda
MISSERI MICHELE: Li ho visti uscire sulla veranda
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Prima che lei si addormentasse … poi si è addormentato subito oppure è passato un po’ di tempo?
MISSERI MICHELE: No mi sono addormentato subito
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Subito
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando Sarah se n’è andata ha detto “ciao zio me ne sto andando”? cioè ti sei reso conto che se n’era andata Sarah?
MISSERI MICHELE: No
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Non ti sei reso conto di questo … Sabrina che cosa fa? Se ti ricordi questa circostanza … cosa fa Sabrina torna dentro rimane sulla veranda che fa Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina è tornata dentro
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: L’hai vista che è tornata dentro?
MISSERI MICHELE: Si ma dopo è uscita subito però fuori
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E’ tornata dentro perché tu l’hai vista ci dici questo?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dov’è andata?
MISSERI MICHELE: Non lo so se è andata al bagno o è andata alla stanza sua
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Hai sentito un rumore di … nel bagno?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi ti ricordi di aver sentito rumore nel bagno … dopo di che? Dopo questo rumore nel bagno …
MISSERI MICHELE: E’ uscita fuori
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E’ uscita fuori e dov’è andata?
MISSERI MICHELE: Penso la fuori stavano no?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Cioè?
MISSERI MICHELE: Dico con Sarah dovevano stare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si dico quando Sarah se ne è andata Sabrina che cosa fa? Questo sto dicendo...
MISSERI MICHELE: Ah io me la ricordo che è rimasta sotto la veranda è rimasta lei col cellulare ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Lei chi?
MISSERI MICHELE: Sabrina...è rimasta sotto la veranda però non so per quanto tempo è rimasta sotto la veranda ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Allora attenzione adesso alla domanda che ti faccio, cerca di fare mente locale com'era vestita Sabrina quando tu sei arrivato e sei andato in cucina?
MISSERI MICHELE: Portava i jeans e una maglietta larga ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Nera o bianca?
MISSERI MICHELE: Nera
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Nera
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Nera?
MISSERI MICHELE: Nera
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Jeans e maglietta nera ... quando Sabrina ti sveglia che è accaduto il fatto è vestita allo stesso modo?
MISSERI MICHELE: No
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E com'è vestita?
MISSERI MICHELE: Portava...non era vestita allo stesso modo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che cambiava ricordati Michele
MISSERI MICHELE: Portava una cosa larga sopra ma non scura e i pantaloni erano diversi pure ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Erano pantaloncini o erano pantaloni lunghi?
MISSERI MICHELE: No pantaloni lunghi usava...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E pure quando l'ha vista in garage?
MISSERI MICHELE: Si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Il costume da bagno ce l'aveva?
MISSERI MICHELE: Si ma se lo mette sempre sotto ... quando va la si spoglia eh ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Quando lei l'ha spogliata la ragazza perché mi ha detto che l'ha spogliata che cosa le ha tolto?
MISSERI MICHELE: Ah ... tu dici la piccola?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: La piccola, Sarah
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Prima parlavamo di Sabrina...
MISSERI MICHELE: No perché stavamo parlando di Sabrina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina quindi era vestita in maniera diversa
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando l'hai vista in cucina era vestita in un certo modo che abbiamo detto...pantaloni e maglietta nera, quando ti viene a svegliare che ti porta giù nel garage dove è morta Sarah come stava vestita?
MISSERI MICHELE: Stava vestita diversa...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ecco in che senso diversa? ... i colori ricordiamo i colori...
MISSERI MICHELE: Eh
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Le scarpe com'erano chiuse o aperte?
MISSERI MICHELE: No le scarpe infradito usa ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Anche lei aveva le infradito ... che aveva cambiato la maglietta o il pantalone o tutt'e due?
MISSERI MICHELE: Pantalone forse aveva cambiato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Il pantalone
MISSERI MICHELE: Aveva messo i pantaloni corti se non sbaglio...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: I pantaloni corti, quindi si
era cambiata rispetto a quando l'hai vista in cucina ... quando Sarah se ne va che poi ritorna alle due e mezza quando sappiamo che torna...Sabrina rimane sulla veranda o entra dentro casa?
MISSERI MICHELE: No sulla veranda è rimasta...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quanto tempo è rimasta?
MISSERI MICHELE: Nella veranda è rimasta parecchio tempo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Parecchio tempo ... e quando entra dentro? Se l'hai vista che stava entrando dentro
MISSERI MICHELE: Quando stava la poi io mi sono addormentato ... io poi l'ho vista quando mi ha svegliato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ho capito
MISSERI MICHELE: Eh
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ho capito quindi poi tu l'hai vista quando ti sei svegliato
MISSERI MICHELE:Quando mi sono svegliato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che era vestita in maniera diversa benissimo ... adesso dobbiamo fare un ulteriore piccolo sforzo ... è molto importante sta cosa... di che cosa stavano discutendo Sabrina e Sarah e soprattutto stavano ridendo erano un poco arrabbiate che cosa è successo qual'era l'oggetto della discussione Miche’ ... cerca di ricordarti che questo è molto
importante ... noi sappiamo da un testimone che quella mattina Sarah stava molto male e che Sabrina era arrabbiata con Sarah perché c'è questo teste che dice che l'ha vista
MISSERI MICHELE: Ah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Come stavano quando sei entrato tu in cucina e quando sono rimaste sole?
MISSERI MICHELE: No, allora non stavano molto arrabbiate
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E quando si sono arrabbiate?
MISSERI MICHELE: Forse quando sono uscite fuori
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Hai sentito gridare? Una voce alta qualche cosa ...
MISSERI MICHELE: Qualche voce l'ho sentita...però
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Che dicevano?
MISSERI MICHELE: Dicevano sbrigati non tardare che se no si fa tardi se dobbiamo andare a mare ... la Sabrina usava la tonalità alta ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ecco che cosa ha detto ... questa frase è importante..
MISSERI MICHELE: Ha detto sbrigati non tardare se dobbiamo andare a mare che se no si fa tardi ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che si fa tardi...
AVVOCATO GALOPPA: Che significa in italiano?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Sbrigati non tardare
MISSERI MICHELE: Sbrigati non tardare che se no si fa tardi per andare a mare
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Non dice altro
MISSERI MICHELE: No
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo sei sicuro che non hanno litigato per qualche motivo?
MISSERI MICHELE: Se hanno litigato mentre io stavo dormendo non te lo so dire...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No vabbè quello che è il tuo ricordo...
MISSERI MICHELE: So che certe volte li diceva pure parole perché Sarah si appiccicava con gli altri con chi si trovava si sbaciucchiava e Sabrina non voleva che faceva così...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si, con chi si sbaciucchiava Sarah?
MISSERI MICHELE: A volte con Ivano a volte con ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ecco e Sabrina non voleva ... e lei come lo sa questo fatto?
MISSERI MICHELE: Che l'ho saputo dopo
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Dopo quando?
MISSERI MICHELE: Dopo tre quattro giorni e io non sapevo niente che ha ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E chi gliel'ha detto? Se lei l'ha saputo dopo tre quattro giorni da chi l'ha saputo?
MISSERI MICHELE: L'ho saputo da altre persone no?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mi deve fare i nomi se no non può essere utilizzata la sua dichiarazione se non mi indica la fonte della sua conoscenza ... da chi, chi sono queste persone sforzati faccia i nomi, da chi l'ha saputo? Se una persona non sa indicare o non può indicare il soggetto da cui ha appreso qualcosa non possiamo utilizzarla nel processo ha capito? Si sforzi e ci dica da chi l'ha saputo...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Chi è che ti ha detto queste cose
MISSERI MICHELE: Ma non mi ricordo se l'ha detto l'amica di Sabrina
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E cioè?
MISSERI MICHELE: Che quella pure era gelosa di Sarah che Sarah parlava con gli altri e lei non poteva parlare ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E chi è quest'amica?
MISSERI MICHELE: La ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Angela?
MISSERI MICHELE: Mariangela
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mariangela?
MISSERI MICHELE: Mariangela...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E Angela Cimino in che rapporti stava con Sabrina, lei la conosce Angela Cimino?
MISSERI MICHELE: No, Angela Cimino no
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Non la conosce proprio...quindi da Mariangela lei avrà appreso proprio questa notizia
MISSERI MICHELE: Si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E in che occasione? Dopo due tre giorni ha detto
MISSERI MICHELE: perché quando uscivano Mariangela era gelosa di Sarah perché Sarah si metteva sempre in mezzo
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Vicino a chi?
MISSERI MICHELE: A chiunque e lei non poteva parlare...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ah...
MISSERI MICHELE: Per questa cosa so che facevano chiacchiere
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si ma lei ha saputo ha detto da Mariangela che Sabrina era un po' scocciata con Sarah perché si avvicinava ad Ivano questo le ha detto Mariangela?
MISSERI MICHELE: perché Mariangela pure penso che voleva Ivano
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Aveva simpatia per Ivano
MISSERI MICHELE: Eh
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Tutt'e tre praticamente
MISSERI MICHELE: Eh, eh diciamo
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Sabrina Sarah e Mariangela avevano simpatia per Ivano e questo lei se n'è accorto lei l'ha saputo da qualcuno...
MISSERI MICHELE: No, io me ne sono accorto
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: In che occasione?
MISSERI MICHELE: Che l'ho visto che stavano sempre appiccicati tutti e tre
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: a Ivano ma perché...
MISSERI MICHELE: Poi dopo
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: L'ha visto...dove l'ha visto a casa sua? Quando la sera?
MISSERI MICHELE: quando sono venuti a casa facevano visita...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Facevano visita cioè prima che scomparisse Sarah
MISSERI MICHELE: Prima ,prima ,prima
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E lei non diceva niente a Sabrina perché state appiccicate...
MISSERI MICHELE: E io non potevo dire niente perché quella è come una tigre se le dico qualche cosa
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si arrabbia con lei
MISSERI MICHELE: Si arrabbia proprio
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito
MISSERI MICHELE: perché loro di solito se ne vanno in salotto si chiudono e nessuno vede niente ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ascolta Michele mo hai sentito, hai detto del rumore in bagno no subito dopo pranzo che stavi no già sulla sdraio ... quando hai sentito questo rumore Sarah già era andata via?
MISSERI MICHELE: Non l'ho sentita più può darsi che era andata via ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Può essere che già se n'era andata via
MISSERI MICHELE: Si perché...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi il rumore del bagno era ... di chi era questo rumore nel bagno?
MISSERI MICHELE: Di Sabrina ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Di Sabrina...quand'è uscita dal bagno che cos'ha fatto Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sotto la veranda è stata...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi è rimasta sotto la veranda... tu sai se Sabrina si è andata a coricare dopo poi?
MISSERI MICHELE: No, questo non te lo so dire
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Non lo sai questo il tuo ricordo è che Sabrina stava sotto la veranda e tu ti sei addormentato è così?
MISSERI MICHELE: Si, e poi che mi è venuta a svegliare per quel fatto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando Sabrina si alza dice lei ... cioè tu nel momento in cui ti addormenti non senti più niente fin quando Sabrina non ti sveglia per portarti la nel garage?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: L'ultimo ricordo che hai prima di addormentarti di Sabrina quale è? Dove sta Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sotto la veranda con Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sotto la veranda con Sarah e il rumore nel bagno è questo l'ultimo ricordo che hai
MISSERI MICHELE: E il rumore del bagno
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Poi non ti ricordi più niente perché ti sei addormentato ... meh stavamo dicendo quindi come stavano loro due quando stavano sotto la veranda ... si stava, parlavano normale alzavano la voce si stavano arrabbiando per qualche cosa ... hai notato qualcosa di strano?
MISSERI MICHELE: No io quello che ho sentito che ha detto sbrigati vatti a sbrigare al più presto se dobbiamo andare a mare...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Questo ha detto Sabrina a Sarah
MISSERI MICHELE: Sabrina a Sarah...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E hai sentito la voce di Sarah
MISSERI MICHELE: La voce di Sarah...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E che diceva Sarah
MISSERI MICHELE: Sarah ha detto fra poco sto qua
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Fra poco quanto?
MISSERI MICHELE: Fra poco sto qua fra quanto tempo non...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Non ricordi se ha detto ... ma quando loro stavano parlando che hai sentito questa frase hanno fatto riferimento a Mariangela?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che cosa hanno detto
MISSERI MICHELE: E questo mo non lo so ... hanno fatto riferimento a Mariangela perché Mariangela è gelosa...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Di chi era gelosa Mariangela?
MISSERI MICHELE: Di Sarah pure
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché era gelosa di Sarah come fai a saperlo ?
MISSERI MICHELE: E come ti ho detto si mette sempre in mezzo e non faceva parlare gli altri
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: chi?
MISSERI MICHELE: Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ah Sarah era così
MISSERI MICHELE: Si , si metteva in mezzo e non faceva parlare gli altri...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Gli altri chi?
MISSERI MICHELE: Ivano o quell'altro come si chiama...la...Pisello...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Pisello Alessio...
MISSERI MICHELE: Alessio ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma Sabrina quando stavano in cucina tu stavi la sulla sdraio ha detto se doveva andare al mare quel pomeriggio non doveva andare al mare?
MISSERI MICHELE: No non si parlava di mare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Non si parlava di mare
MISSERI MICHELE: Di mare...si grazie si è parlato solo, quando ha detto “mena, me, sbrigati se dobbiamo andare a mare”, però di prima non dovevano andare a mare, questo lo ricordo.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Invece quando è uscito fuori il discorso di mare?
MISSERI MICHELE: Quando sono stati sotto la veranda.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina e Sarah
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che hai sentito
MISSERI MICHELE: Si vede che ha chiamato, Mariangela ha detto forse andiamo a mare, non ci andiamo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma poi ha sentito qualche chiamata o è una supposizione tua?
MISSERI MICHELE: Una posizione mia
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Una supposizione tua, quindi questo tu non lo sai insomma. Ma in tutto questo discorso, Cosima dove sta? Che cosa sta facendo a casa?
MISSERI MICHELE: Dorme
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi sta nella camera da letto e sta dormendo
MISSERI MICHELE: Dorme, Cosima quando dorme, dorme, poi con la televisione accesa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Allora senti Michele, ora ti faccio io una domanda che, mi rendo conto ti metto in difficoltà, però questa te la devo fare, Cosima, è tua moglie e lo sappiamo, però adesso insomma stiamo parlando, stiamo cercando di capire come sono andati i fatti, Cosima ha detto, che quel giorno
AVVOCATO GALOPPA: Ascolta bene
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che quel giorno questi sono verbali noti, ha detto che quel giorno lei era andata a lavorare ed è tornata ed è tornata intorno alle 13.45, quindi alle due meno un quarto, l'una e mezza, due meno un quarto ha detto Cosima, noi sappiamo già che invece le cose non stanno così
MISSERI MICHELE: però, Cosima
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché Cosima dice questo?
MISSERI MICHELE: Cosima è vero, perché, ha lavorato che è andata tardi, certe volte fanno anche lo straordinario, come si trova così se ne va a letto, non si toglie neanche il grembiule
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh va beh
MISSERI MICHELE: Va e si butta
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: però noi quel giorno sappiamo che invece non è andata a lavoro
MISSERI MICHELE: Non è andata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma non perché ce lo dici tu eh, questa è una conferma che abbiamo, non perché ce lo dici tu, perché Cosima ha necessità di dire questa bugia? Coraggio Miche’...
MISSERI MICHELE: No, non lo so
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Se lo sai dillo Miche’
MISSERI MICHELE: No, e non lo so, se lo sapevo si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Cioè che senso ha?
MISSERI MICHELE: non lo so perché
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dire una cosa clamorosamente falsa
MISSERI MICHELE: Questo adesso non lo so
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando stavi a casa tu, no, che sei tornato, che hai mangiato, hai parlato un poco con Cosima?
MISSERI MICHELE: Si, ma non mi ha detto che non è andata a lavorare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh lo so, però stava la, erano le dodici
MISSERI MICHELE: non ne so niente di questa cosa
AVVOCATO GALOPPA: Però stava là
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Però stava la
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Però stava la
MISSERI MICHELE: Stava a casa
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Non te l'ha detto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma questo lo dico ripeto, non perché lo stai dicendo tu, questo lo sappiamo
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Però che stava a casa lo sai, lo sanno già
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: non lo sai perché continui a dire che, insomma cose non vere, non riesci ad immaginare perché ...
MISSERI MICHELE: no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la dottoressa l’ha letto quell’articolo di legge no,che non sarebbe punibile un parente, se cerca di coprire un altro parente...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: quindi se Cosima sa qualcosa...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non è punibile
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: non ci va in mezzo a questa storia...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: se ha cercato di coprire la figlia
MISSERI MICHELE: no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il genitore o il marito se ha cercato di coprire non le succede niente, è chiaro che se uno partecipa all’omicidio cambia tutto...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: certo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: però se uno invece, cerca soltanto di coprire, di aiutare una figlia che ha combinato, quello che abbiamo capito ha combinato...
MISSERI MICHELE: io potrei aiutare, però ora questo fatto qui non lo sapevo, sapevo che stava lavorando e che stava a casa non sapevo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: però quando tu rientri, alle dodici, dodici e cinque
MISSERI MICHELE: uhm...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: anzi secondo me tu stai pure prima a casa, Cosima sta la Miche’...
AVVOCATO GALOPPA: sta la Miche’
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Michè sta la, la vedi che stanno mangiando
MISSERI MICHELE: stava, stava mangiando...
AVVOCATO GALOPPA: stava mangiando
MISSERI MICHELE: però non sapevo perché non era andata a lavorare
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: e non glielo hai chiesto?
MISSERI MICHELE: non l’ho chiesto, so che li fanno così, ad esempio dicono “vedi che domani mattina alle quattro si parte, poi dopo alla mattina telefonano non si parte più” eh...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e tanto è vero che tu la mattina quando ti alzi presto come ti alzi, non vedi Cosima che va al lavoro, eppure tu te ne vai alle nove alli “Cuturi” a lavorare con tuo fratello, tu da quando ti alzi dalle quattro di mattina fino alle otto e mezzo, le nove stai a casa
MISSERI MICHELE: no, la mattina no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: come la mattina
MISSERI MICHELE: le nove di mattina no...
LUOG:TE ANTONIO CALO’: quel giorno sempre
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quel giorno
MISSERI MICHELE: ah, quel giorno, quel giorno si, si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: so che tu te ne vai, avoglia che te ne vai prima
MISSERI MICHELE: però non sono entrato in casa, non, ma non lo so proprio perché quel giorno no...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi non riesci a dare una spiegazione a questa affermazione di Cosima
MISSERI MICHELE: questo era sempre il ventisei
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il ventisei
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: lei dice di essere andata a lavorare quando sappiamo che non è così, perché era a casa però lei continua a dire che era andata a lavorare, allora siccome questa è una bugia, si cerca di capire perché dice questa bugia
MISSERI MICHELE: ho capito
C.T.DOTT.BRUZZONE ROBERTA: tu non lo sai perché?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: incontra Sarah, state insieme tutti quanti? Che cosa succede quella mattina Miche’, che succede a casa
MISSERI MICHELE: o forse quella mattina hanno scoperto che aveva litigato con Sarah, ma non lo so
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: dai piano, piano cerca di ricordare, che succede quella mattina è successo qualche cosa a casa? Sarah stava male perché lo sappiamo pure da altri testimoni, che è successo a casa
MISSERI MICHELE: la è il ventisei no?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il ventisei, il giorno della scomparsa di Sarah, della morte...
MISSERI MICHELE: aspetta Sarah è tornata da San Pancrazio...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il venticinque
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: il venticinque
MISSERI MICHELE: il venticinque
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il giorno prima, coraggio Miche’ che succede a casa quella mattina?
MISSERI MICHELE: eh mi sto sforzando ma...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: prenditi il tempo che vuoi...
MISSERI MICHELE: forse ha fatto chiacchiere con Sabrina...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sicuro ha fatto chiacchiere con Sabrina...
MISSERI MICHELE: con Sabrina sicurissimo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che tipo di chiacchiere? Coraggio...
MISSERI MICHELE: ora non lo so, perché Sabrina si attacca cu nienti,non è come Valentina, Valentina è tutta cuore...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e questo è vero
MISSERI MICHELE: Sabrina è troppo acresta...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è vero
MISSERI MICHELE: può essere che ha fatto chiacchiere con Sabrina e non è andata a lavorare, ha detto non mi sto sentendo bene o qualcosa, se no di solito mia moglie quando va a lavorare va a lavorare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: in quella circostanza, non ci è andata
MISSERI MICHELE: si, in quella circondanza non ci è andata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh che cosa è successo che gli ha impedito di andare a lavorare? È successo qualcosa con Sabrina?poi quando è venuta Sarah che cosa è successo?
MISSERI MICHELE: però sai che cos’è? Che io poi, la mattina quando me ne vado, che me ne vado prima io poi loro le lascio a casa non è che sento poi dopo quello che si rifaci...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, certo , no, no però tu lo sai che cosa è successo Miche’...
MISSERI MICHELE: lo so, ma non mi sono significare, per che cosa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sai che cosa è successo
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: ma che cosa sai? Che cosa è successo?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: coraggio
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: per che cosa lo vediamo dopo, ma cosa è successo?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: fai uno sforzo, sai che è successo quella mattina, è molto importante sta cosa pure per te stesso, ma per tutti anche per la stessa Sabrina, per la stessa Cosima ...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: è molto importante che dici questa cosa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cosa è successo quella mattina Miche’
MISSERI MICHELE: sto cercando di sforzare ma
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché tua moglie non è andata a lavoro, che cosa è successo con Sarah, Sarah viene a casa perché la chiama Sabrina, perché viene a casa Sarah, perché Sabrina la chiama, doveva chiarire qualche cosa?
MISSERI MICHELE: può essere
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che cosa Michele?
MISSERI MICHELE: cioè come avevo sospettato io che si erano litigati, cioè il litigio che avevano fatto prima...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: il giorno prima c’era stato quel litigio?
MISSERI MICHELE: il litigio c’è stato il giorno prima quando è tornata da San Pancrazio se non sbaglio
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh lo sappiamo questo
MISSERI MICHELE: e può essere che li si è cunchiuso...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: il litigio...
MISSERI MICHELE: il litigio, che mia moglie non se ne è andata a lavorare...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che litigio, tu sai che cosa era successo il giorno prima del litigio no?
MISSERI MICHELE: no il litigio, so che Sabrina aveva fatto chiacchiere con Sabrina però non ricordo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina e Sarah
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Sabrina con Sarah
MISSERI MICHELE: Sabrina con Sarah, però non sapevo il motivo perché era...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: però sapevi che avevano litigato quella sera...
MISSERI MICHELE: sapevo che avevano litigato ma il motivo non lo so ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non sapevi il motivo...la mattina perché Sabrina chiama Sarah presto?
MISSERI MICHELE: ah pure?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la mattina presto la fa venire a casa perché?
MISSERI MICHELE: ah...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e in effetti Sarah va, e la vedono c’è un testimone che l’ha vista, stava molto male...
MISSERI MICHELE: Sarah?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sarah, perché Miche’? Che è successo?
MISSERI MICHELE: qua non vi posso aiutare, perché non lo so proprio che caspita hanno combinato...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché tua moglie non va a lavorare che cosa è accaduto quella mattina? Che riprendeva poi
un discorso della sera ovviamente, è collegato al litigio? della sera prima tra Sarah e Sabrina? Per quello tua moglie non è andata a lavorare?
MISSERI MICHELE: lei ha detto che è andata a lavorare quel giorno ...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh si, questo dice, non lo dice solo lei lo dicono anche altre persone che è andata a lavorare però noi sappiamo che non è andata a lavorare, lei conosce la persona che accompagna sua moglie in campagna?
MISSERI MICHELE: si questo qua lo chiamano Pasquale, Pasquale, ehm Pasquale questo porta le donne a tante parti...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: esatto
MISSERI MICHELE: si chiama Pasquale De Mauro
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: De Mauro eh benissimo, sa se questo Pasquale De Mauro è stato avvicinato da lei da sua moglie per dire o per fargli dire che quel giorno sua moglie era andata a lavorare ed è stato avvicinato da lei ?
MISSERI MICHELE: non lo so
AVVOCATO GALOPPA: tu sei andato
MISSERI MICHELE: no
AVVOCATO GALOPPA: a dire a De Mauro di che è andata a lavorare?
MISSERI MICHELE: no, no
AVVOCATO GALOPPA: così ha detto
MISSERI MICHELE: no, no io di dire a De Mauro di non andare a lavorare?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: no che tu hai detto a questa persona, a quest’uomo di dire che quel giorno Cosima era andata a lavorare, quindi hai chiesto a quest’uomo di dire bugie
MISSERI MICHELE: no, no
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no?
MISSERI MICHELE: io metto la mano nel fuoco, metto la mano nel fuoco non è cosa mia...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: no perfetto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è così...però perché quel giorno, che cosa succede quella mattina a casa
MISSERI MICHELE: allora quella mattina è successo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: qualcosa di grave, quello ci devi dire Miche’ che è successo quella mattina, coraggio
C.T.DOTT.BRUZZONE ROBERTA: tu lo sai che cosa è successo quella mattina
MISSERI MICHELE: no, quella mattina non è che non lo so, ci sono stati litigi però a quale si rivolgevano...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: cioè il motivo non sai , però sai che hanno litigato
MISSERI MICHELE: si
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: okay
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si però la domanda
MISSERI MICHELE: perché io quando me ne sono andato
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: come fai a saperlo se non c’eri?
AVVOCATO GALOPPA: e chi te l’ha detto che hanno litigato quella mattina
MISSERI MICHELE: e che si sentiva, già dalla mattina presto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che cosa sentivi Michele?
MISSERI MICHELE: si litigava sempre Sabrina e mia moglie erano sempre...
AVVOCATO GALOPPA: e che si dicevano?
MISSERI MICHELE: dicevano “ tutto tu sai, tutto tu” insomma parole dialettali “solo tu sai queste cosa qua, io non le so “
AVVOCATO GALOPPA: eh a che cosa si riferivano?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: tu lo sai a cosa si riferivano?
MISSERI MICHELE: eh ma se non sbaglio sono stati quei fatti delle telefonate perché lei aveva il telefono sotto controllo se non sbaglio Sabrina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina? Noi stiamo parlando del ventisei, ancora non era successo niente...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: parliamo del giorno della scomparsa di Sarah no? quella mattina prima che succedesse tutto il pasticcio, quella mattina li tu lo sai per certo che litigavano? O hai sentito qualcosa?
MISSERI MICHELE: Ho sentito litigare però ...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: hai sentito litigare chi? Cosima con Sabrina
MISSERI MICHELE: Cosima con Sabrina
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: ma su cosa non ti ricordi? Su cosa litigavano?
MISSERI MICHELE: no
AVVOCATO GALOPPA: hai detto parole dialettali...
MISSERI MICHELE: ah?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: cosa dicevano?
AVVOCATO GALOPPA: hai detto parole dialettali
MISSERI MICHELE: cioè dialetto parlano, il dialetto che parliamo noi no?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: eh cosa dicevano?
MISSERI MICHELE: Sabrina diceva a sua madre “ tutto tu sai, cioè solo tu stai ste cose io non le so?” insomma parole così ho sentito...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh allora ascoltami tu a che ora ti alzi il ventisei? Hai detto intorno alle tre e mezzo, le quattro?
MISSERI MICHELE: si sempre quello è l’orario pure quando sto qua se chiedi ai colleghi sempre il primo sono che mi alzo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tua moglie si alza a che ora?
MISSERI MICHELE: lei si alza alle quattro e mezzo per andare a lavorare...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo quella mattina, tua moglie non va a lavorare, tu vai tardi...
MISSERI MICHELE: si ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: a che ora ti sei alzato
MISSERI MICHELE: però non sono entrato in casa e non ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè tu sei stato dalle tre e mezzo di mattina alle nove nel garage?
MISSERI MICHELE: no, nel garage ma io tengo sempre da fare fuori, dentro casa di solito quando mi metto le scarpe della campagna non entro mai in casa ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh vabbè e dove sei stato nel garage sulla strada dove sei stato?
MISSERI MICHELE: nel garage però dico sentivo dalla finestra...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: però tu eri fuori?
MISSERI MICHELE: si, Parlare dalla finestra si sentiva
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo e non hai visto Sarah che arrivava a casa?
MISSERI MICHELE: giuro che non l’ho vista Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non l’hai vista Sarah
MISSERI MICHELE: giuro che non l’ho vista se l’ho vista avrei giurato, ma giuro che non l’ho vista
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi in quella circostanza
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: la mattina non l’hai vista Sarah
MISSERI MICHELE: no, o puramente ha litigato mia moglie con Sabrina e diceva “ sempre qua la fai venire questa?”
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: ah
MISSERI MICHELE: invece al contrario “ perché sta sempre qui la bambina?”
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: quindi poteva essere un problema che Sarah era li e a Cosima questo non andava bene
MISSERI MICHELE: non le piaceva perché voleva riposare, o era troppo presto roba del genere può essere
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma perché quella mattina Sabrina ce l’aveva con Sarah? Questo è il motivo Michele
MISSERI MICHELE: eh
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché ce l’aveva con Sarah quella mattina? Che è successo? E ce l’aveva di brutto con Sarah
MISSERI MICHELE: sapevo pure una cosa quando se ne è andata a San Pancrazio la sera dovevano uscire con Sarah no? Poi è venuta la cugina di San Pancrazio, l’ha lasciata li e se ne è andata a San Pancrazio Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si
MISSERI MICHELE: e Sabrina se l’è presa a male
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e va bene
MISSERI MICHELE: poi ricordo che noi stavamo a casa di una cugina a mare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si
MISSERI MICHELE: che ha battezzato Sabrina, eh sarebbe il venticinque la sera è tornata Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si
MISSERI MICHELE: ha detto a Sabrina “ che dobbiamo uscire stasera?” Sarah a Sabrina ha detto “ Ora fino ad adesso dove sei stata? non sei stata a San Pancrazio? E mo vattene di nuovo a San Pancrazio”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ha detto Sabrina
MISSERI MICHELE: Sabrina queste parole io ho sentito
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la sera del venticinque?
MISSERI MICHELE: il venticinque, poi quando siamo tornati Sarah l’abbiamo vista a casa e stavano giocando a casa tutte e due, e non sono uscite la sera sono rimaste a casa fino a tardi poi c’è stato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: la sera del venticinque?
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: beh noi sappiamo che la sera del venticinque sono uscite
MISSERI MICHELE: ah sono uscite, io sapevo che sapevo che stavano nel salotto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: poi lei si è andato a coricare, a che ora è andato a letto la sera del venticinque?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: a che ora sei andato a dormire?
MISSERI MICHELE: io nove, nove e mezzo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sono uscite dopo infatti
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: sono uscite dopo
MISSERI MICHELE: e allora sono uscite dopo, allora c’era pure Alessio, na Alessio
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ivano?
MISSERI MICHELE: Ivano
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: no, non c’era Ivano
MISSERI MICHELE: non c’era, allora se non c’era Ivano ci doveva essere la amica che va sempre
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mariangela
MISSERI MICHELE: Mariangela
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lei l’ha vista Mariangela?
MISSERI MICHELE: no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e ci siamo
MISSERI MICHELE: allora dopo li c’è qualche cosa che è andata storta...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo, eh quale è la cosa che è andata storta?
MISSERI MICHELE: eh
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: che se non lo sa...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: lo sa Michele come non lo sa
MISSERI MICHELE: no non è che non lo so, ve l’ho detto giuro vi ho detto fino ad ora se lo sapessi ve lo direi anche ora
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quella mattina però ci interessa del ventisei
MISSERI MICHELE: quella mattina li ho sentiti litigare, ho detto...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina e Cosima , la mamma
MISSERI MICHELE: e Cosima
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi le hai sentite c’è stato un litigio quella mattina di questo siamo sicuri
MISSERI MICHELE: c’era il litigio però Sarah non l’ho sentita vuol dire che ancora non era arrivata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: vuol dire che non era arrivata
MISSERI MICHELE: non era arrivata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: può essere che è arrivata dopo allora
MISSERI MICHELE: è arrivata dopo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ma l’oggetto del litigio tra la mamma e la figlia qual’era?
MISSERI MICHELE: che non si capiva bene, io capivo solamente che Sabrina diceva “ Tutto tu sai, io non so mai niente, tutto tu sai”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e va bene questo l’abbiamo capito, però parlava hai sentito qualche nome di qualcuno?
MISSERI MICHELE: si, può darsi che mia moglie, perché è una persona grande che diceva” ma tu con quello, ma tu con quell’altro pure la gente che sente” perché è dura Sabrina...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si
MISSERI MICHELE: eh quella magari si è rivolta contro mia moglie, si è arrabbiata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ecco quando Cosima diceva tu con quello quall’altro, ha fatto il nome di qualche ragazzo?
MISSERI MICHELE: si ha fatto il nome di Ivano, di Alessio, di un altro ragazzo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si
AVVOCATO GALOPPA: e chi è?
MISSERI MICHELE: uhm questo non lo tengo in mente perché questo è nuovo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e ha fatto il nome di Sarah?
MISSERI MICHELE: il nome di Sarah pure c’è stato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: c’è stato anche il nome di Sarah?
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: chi l’ha fatto Sabrina o Cosima o tutte e due?
MISSERI MICHELE: il nome di Sarah mi pare che l’ha fatto Cosima, ha detto “ perché la ragazza sempre qua a quest’ora?”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e che cosa ha detto Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina ha detto “ sono cose nostre no...”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina ha detto a Cosima che quella mattina doveva venire Sarah a casa?
MISSERI MICHELE: non lo so
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: questo non lo sai
MISSERI MICHELE: ma può essere che il litigio per quel motivo è stato perché se è venuta presto Sarah, per quello è stato, allora poi Sarah ha dovuto dire a Sabrina, mia moglie qualche cosa di storto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: si
MISSERI MICHELE: e poi il pomeriggio è finito il fatto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh raccontaci Miche’, forza...
MISSERI MICHELE: eh raccontaci io pure sto ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cerca di ricostruire piano, piano con calma...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: magari le viene in mente qualche altra frase
MISSERI MICHELE: eh si che per quello mi sto...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: qualche frase, qualche cosa che ti aiuta a ricordare, hanno parlato di Sarah abbiamo detto benissimo , poi hanno proseguito il pomeriggio, forza, ormai ci devi dire tutta la verità Miche’, tutta la verità ce la devi dire...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: qualsiasi frase può essere importante, anche delle cose che ti sembrano banali, racconta tutto può essere importante
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: l’importante che sia la verità, perché se no i giudici che andranno poi a giudicarti diranno che sei credibile o non sei credibile in base al fatto se dici la verità o meno se dici il falso risulterà dalle carte invece è importante che devi dire la verità tutta quanta la verità
MISSERI MICHELE: e poi mi ricordo una frase però non so se l’ha detta quel giorno o un altro giorno
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che frase?
MISSERI MICHELE: ha detto “ scia squaiabiti tutti e doi”,cioè ce l’aveva mia moglie con Sabrina e Sarah
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: che cosa gli ha detto?
MISSERI MICHELE: “ma vedete se ve ne andate di casa tutte e due”
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: le ha mandate via?
MISSERI MICHELE: andate via sparite, forse la facevano incazzare
AVVOCATO GALOPPA: e perché la facevano incazzare?
MISSERI MICHELE: però non ricordo ora se è stato il ventisei o è stato
AVVOCATO GALOPPA: e perché la facevano incazzare?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: allora scusami Michele, stiamo girando intorno non stiamo centrando la cosa, considera questo ... quel giorno Sabrina in base a quello che noi sappiamo e a quello che tu ci dici ha ucciso la cugina...
MISSERI MICHELE: eh
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: noi dobbiamo capire il perché è avvenuto questo, dobbiamo capire il motivo perché io ammazzo una bambina di quindici anni perché si è arrabbiata ecco perché tutte le domande che io ti sto facendo adesso per capire perché era tanto arrabbiata Sabrina con Sarah da arrivare ad ucciderla...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: se Sabrina ha detto il collega non l’ha mai saputo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: mi spiego Michele
MISSERI MICHELE: si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: non ha mai saputo delle molestie per cui il movente non è quello che lei ci ha indicato la volta scorsa, perché lei ci ha detto che il movente era che lei e Sabrina mentr e stava pranzando vi mettevate d’accordo per darle una lezione quindi, e cioè la lezione consisteva nel farle, nel legarle una corda intorno al collo, quindi siete scesi lei se ne sarebbe andato in garage, in garage Sarah sarebbe stata trascinata da Sabrina, Sabrina mentre la teneva stretta avrebbe perso la testa le avrebbe avvolto la corda al collo l’avrebbe stretta e l’avrebbe uccisa, se il movente non è quello dice il collega qual è il vero movente?
MISSERI MICHELE: ah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quello è importantissimo per te per Sabrina per Cosima per tutti è importante perché il giudice ti potrà credere solo se tu dirai effettivamente perché Sabrina ha ucciso Sarah, perché...
MISSERI MICHELE: secondo me per gelosia di qualcuno
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito ma perché te l’ha detto Sabrina?
MISSERI MICHELE: no, io sto pensando così
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e perché pensi così?
MISSERI MICHELE: perché per essere uscita così fuori fase...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: appunto
MISSERI MICHELE: c’è stato un motivo...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: per assurdo il movente potrebbe pure aiutare la stessa Sabrina...
MISSERI MICHELE: si, si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: se non sappiamo perché l’ha fatto si può capire pure un gesto di impeto, una cosa che si è fatta prendere dall’ira, no se invece noi non lo sappiamo e dobbiamo piano, piano ricostruire possiamo pensare invece che era una cosa che si era organizzata che è molto peggiore rispetto al fatto se è stata una cosa d’impeto, ecco perché è importante capire, per quale motivo l’ha uccisa, e io sono certo che tu hai chiesto a tua figlia, come avrebbe fatto qualsiasi buon padre, e tu sei un buon padre,perché tu hai ucciso Sarah...
MISSERI MICHELE: quello che ti ho detto ha detto “tanto mi sta dando fastidio”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e va beh ma ti sembra normale una cosa del genere,mi sta dando fastidio e l’ammazzo ?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: non ti ha mai detto altro?
MISSERI MICHELE: no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché?
MISSERI MICHELE: ha detto “tanto mi sta dando fastidio”...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ne tanto meno lei poi nei successivi quarantadue giorni le ha mai chiesto ma dimmi Sabrina perché hai fatto questo?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè sicuramente tu e Sabrina avrete discusso di sta cosa, non è possibile la morte di una bambina non si discute più, tu sai perché Sabrina ha ucciso la cugina lo sai perché ha ucciso Sarah...
AVVOCATO GALOPPA: dai Miche’
MISSERI MICHELE: non mi sta venendo proprio ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: questo ci devi dire la cosa più grossa che esiste, perché cosa ti ha detto Sabrina, perché l’ha uccisa, ormai sappiamo che l’ha uccisa lei, quindi può soltanto migliorare la sua posizione...
MISSERI MICHELE: si lo so
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: tu lo sai e devi dirlo Michele è importante
MISSERI MICHELE: lo so che devo cercare di dirlo però non mi sto ricordando
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: cioè non ti ricordi se lei te l’ha detto?
MISSERI MICHELE: eh
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: pensi che te lo abbia detto? Avete discusso?
MISSERI MICHELE: appunto sto pensando un po’
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: magari quando stavate cercando la Sim nel garage, non le hai chiesto niente neanche li? Non vi siete detti niente mentre cercavate la Sim?
MISSERI MICHELE: no della Sim, quando abbiamo cercato per la Sim ha detto questa la dobbiamo trovare però...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: lei?
MISSERI MICHELE: lei, poi non l’abbiamo trovare certamente se c’era nel cellulare
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: tu non è che le hai chiesto” ma adesso spiegami un po’ cos’è che hai fatto, ma perché l’hai fatto, non hai fatto niente di questo insomma”
MISSERI MICHELE: io poi con il nervoso che avevo ho detto “ mo mi devo incolpare pure io la “
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: era preoccupato per questo
MISSERI MICHELE: mi devo caricare tutta io la colpa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: cioè il movente Michele non può che aiutare Sabrina, non può che aiutare se tu non ci dici perché, noi ce lo dobbiamo ricostruire perché un motivo ci sarà per questa piccinna che è stata uccisa no?
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e noi nel momento in cui abbiamo ricostruito
MISSERI MICHELE: solo per gelosia penso io
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ho capito ma io voglio sapere meglio perché per gelosia, che cosa era successo?
MISSERI MICHELE: io sapevo che con Ivano c’era un litigio, me l’avevano detto però non, il motivo preciso non lo so
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e va beh noi stiamo già al punto in cui lei ammazza Sarah non dice ho ucciso Sarah, mo è mi stava dando fastidio come hai detto, perché le stava dando fastidio? Non l’ha detto? Cioè capisci che il giudice può credere mai un cosa del genere? Non può credere e siamo tutti d’accordo...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: tu glielo hai chiesto perche ti dava fastidio?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e come non hai chiesto?Un papà lo chiede...
MISSERI MICHELE: io ho chiesto
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: eh appunto e cosa ha detto
MISSERI MICHELE: perché ti dava fastidio, non mi ha dato risposta
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: non ti ha mai risposto su questa cosa?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con la mamma si parlava Sabrina?
MISSERI MICHELE: con mia moglie, a volte quando andava storta Sabrina non parlava con nessuno
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: con chi si confidava Sabrina?
MISSERI MICHELE: sempre con Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va bene una volta che Sarah è morta
MISSERI MICHELE: o puramente con l’amica sua fidata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: chi è?
MISSERI MICHELE: ehm, Mariangela
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: era amica
MISSERI MICHELE: era ora non è più perché hanno fatto chiacchiere, ma poi c’era una altra amica che non, di Valentina, nah di Sabrina Loppo mi pare
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: c’è un amica di Sabrina che si chiama Loppo di cognome? Tu comunque fai mente locale con Sabrina quando hai parlato di quello che era successo no?
MISSERI MICHELE: si
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: ti ha detto qualcos’altro? Anche delle cose banali ma sono importanti qualunque cosa ti abbia detto devi ripeterla qui adesso
MISSERI MICHELE: allora ho detto ma che caspita hai combinato? Ho detto io
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: e lei?
MISSERI MICHELE: ha detto, ho detto io “ ma che hai combinato poi, cos’è che hai fatto mo? “ tanto è morta” “eh è morta e mo chi è che se la deve prendere tutta la responsabilità? Ha detto “ a me stava dando fastidio” e vabbè ora la responsabilità me la devo prendere io
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non hai chiesto perché ti stava dando fastidio?
AVVOCATO GALOPPA: anche successivamente
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: anche dopo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: insomma dobbiamo dare una giustificazione a questa bambina che è morta Michele?
MISSERI MICHELE: ma anche dopo perché non ci siamo parlati più con Sabrina
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: quindi tu praticamente non ci hai più parlato con Sabrina?
MISSERI MICHELE: no perché io con la cosa che avevo addosso
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: non parlavi più
MISSERI MICHELE: non parlavo più, con Sabrina, come non ho parlato fino ad ora che mi hanno messo dentro
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: certo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e si adesso però si giustifica che tu non parlavi perché volevi coprire Sabrina
MISSERI MICHELE: e ma sapevo io cosa mi sentivo dentro
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: è chiaro non sono cose che si possono portare per una vita
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: assolutamente infatti lo sappiamo che stavi malissimo per questo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: su questo non ci sono dubbi, perciò dico cioè non, perché non ti sei chiesto per quale motivo? Allora facciamo così tu ti sei dato una spiegazione perché Sabrina ha ucciso Sarah?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: secondo te perché l’ha uccisa?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: secondo te ... perché l’ha uccisa? Ecco questa è la domanda
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: secondo te
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché secondo te
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: secondo te quello che tu pensi
MISSERI MICHELE: secondo me l’ha uccisa perché non voleva che si , cioè che Sarah diceva che si era innamorata di Ivano, certamente Ivano l’interessava pure a Sabrina
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: quindi era gelosa
MISSERI MICHELE: era gelosa, e allora dice “mo ti tolgo davanti e la finiamo”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: benissimo allora
MISSERI MICHELE: penso
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: questa è la sua idea
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ah un pensiero è, non serve a niente
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: perché Michele tu fai questo pensiero cioè in base a quale ragionamento
MISSERI MICHELE: perché sopra al coso di Sarah al...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: al diario
MISSERI MICHELE: al diario c’era scritto, che diceva non so se Ivano mi piace però non so se mi sto innamorando o puramente...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va bene
MISSERI MICHELE: o e allora Sabrina sicuramente se ne è andata su quelle parole
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: e come fa a sapere?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e lei come fa a dirlo?
MISSERI MICHELE: ah?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: come lo fa a sapere lei sto fatto?
AVVOCATO GALOPPA: tu come fai a saperlo?
MISSERI MICHELE: l’ho sentito dire dagli altri
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: da chi?
MISSERI MICHELE: gli amici no che dicevano
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: deve fare i nomi da chi? Se no non serve
AVVOCATO GALOPPA: chi sono gli amici
MISSERI MICHELE: per esempio gli, uhm come si chiama la Pisello ...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Alessio
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Pisello Alessio
AVVOCATO GALOPPA: ha parlato personalmente con Pisello?
MISSERI MICHELE: no Pisello disse, dice sempre che a Sarah le piace Ivano
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: ah lo diceva prima diciamo
MISSERI MICHELE: le piace Ivano però a tutti Ivano gli piace e Sabrina mi ricordo una volta ha detto: “ si, si tutti Ivano prendetevi”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: disse Sabrina
MISSERI MICHELE: disse si “ prendetevi tutti Ivano” poi...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: questo è quello che sai tu
MISSERI MICHELE: questo è quello che so io, quello che so io
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: tu oltre a questo non sai niente
MISSERI MICHELE: il motivo c’è ma bisogna scavare
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: senti una cosa che tu sappia
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tu sei il papà, chi meglio può scavare
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: eh che tu sappia Sabrina leggeva i diari di Sarah...?
MISSERI MICHELE: no
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: no
MISSERI MICHELE: io no
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: no, no non tu Sabrina li leggeva i diari di Sarah
MISSERI MICHELE: Sabrina li leggeva, Sabrina si Sabrina li leggeva
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: era solita leggere i diari di Sarah insomma...
MISSERI MICHELE: Si perché si confidava..
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Quindi si leggeva..
MISSERI MICHELE: Si confidava sempre con Sarah e li leggeva..
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: E quindi leggeva anche i diari
MISSERI MICHELE: E la mamma invece non li leggeva, perché era testimone di Geova
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Concetta
MISSERI MICHELE: Concetta
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Passiamo ad un altro argomento, dai
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando torni dal pozzo, abbiamo descritto già, sei andato ai fagiolini, va bene?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quanto tempo sei rimasto ai fagiolini?
MISSERI MICHELE: Meno di un’ora e mezza
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh ora e mezza, meno di un’ora e mezza,
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Poi dopo i fagiolini dove vai?
MISSERI MICHELE: Dopo i fagiolini sono andato alla caserma a portare il cellulare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No, il giorno, stiamo parlando
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Il 26
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Il 26
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Il giorno stesso è che porta il cellulare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ah, il cellulare
MISSERI MICHELE: cellulare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: A metterlo a terra la
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Cercando di farlo trovare
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: A terra
MISSERI MICHELE: Quel giorno stesso l’ho portato, perché sapevo che la mattina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi tornando dai fagiolini senza passare da casa?
MISSERI MICHELE: Si, si, si, si, sono passato direttamente, no di casa, direttamente alla caserma sono andato, e poi dopo sono andato a casa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi la prima volta che posi il cellulare per farlo trovare vicino la caserma, non sulla strada per mare?
MISSERI MICHELE: no, sulla strada..
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Prima avevi detto sulla strada per mare no?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: No, no, ha detto corretto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No, prima all’altro interrogatorio
MISSERI MICHELE: No, no, prima sulla, su la caserma
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: va bene
MISSERI MICHELE: Poi..
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No, noi rimaniamo a quel giorno il 26, prendi il cellulare e lo metti la alla caserma, poi che cosa fai?
MISSERI MICHELE: E poi dopo me ne vado a casa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi torni direttamente a casa, la macchina la lasci davanti?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Non la entri nel garage
MISSERI MICHELE: No
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E che cosa fai a casa?
MISSERI MICHELE: A casa mi son lavato, e mia moglie ha detto: “ Qua sta preparato di mangiare, se dobbiamo mangiare”, io ho detto: “ Io non voglio niente perché non, non mi sto sentendo bene”.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Tua moglie stava a casa?
MISSERI MICHELE: Ah?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Stava a casa tua moglie?
MISSERI MICHELE: Si, ho detto: “Non mi sto sentendo bene”, lei diceva sempre a me: “ te l’ho detto che devi passare una visita”, la cosa sua era sempre quella...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E tua moglie
MISSERI MICHELE: invece era a me che qua non scendeva niente, non scendeva
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi che cosa succede, che cosa fai?
MISSERI MICHELE: Ha detto: “ Se ti faccio una limonata”, no, ho detto: “ Non voglio niente proprio, niente, è meglio stare così”, eh... Sabrina..
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sabrina, dove sta?
MISSERI MICHELE: Sabrina è uscita..
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma quando tu arrivi a casa, dopo la caserma dei Carabinieri del cellulare, Sabrina sta a casa?
MISSERI MICHELE: No, sta alla caserma dei Carabinieri con mia moglie perché l’avevano chiamato di nuovo non so perché
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, tu hai detto che poi che sei tornato a casa c’era tua moglie..
MISSERI MICHELE: Si, ma dopo mi sono ripreso perché stavano tutte e due alla caserma, quando sono passato io che ho
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Allora cerchiamo di ricostruire bene
MISSERI MICHELE: lasciato il cellulare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo
MISSERI MICHELE: ho visto la macchina davanti
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo, quindi tu dalla caserma vai a casa, chi c’è a casa se c’è qualcuno?
MISSERI MICHELE: Nessuno
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi entri dentro casa?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E che cosa fai?
MISSERI MICHELE: Mi lavo e mi so messo seduto sulla poltrona a piangere i morti miei
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Li dove in cucina, o..?
MISSERI MICHELE: In cucina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: In salotto, dove?
MISSERI MICHELE: In cucina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quanto tempo sei rimasto la Michele?
MISSERI MICHELE: Fino a che non son tornati loro
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Tutt’due insieme sono tornate?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Cosima e Sabrina?
MISSERI MICHELE: si, si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E che cosa avete fatto?
MISSERI MICHELE: No, loro hanno fatto un verbale la, non lo so per che cosa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No, no, a casa
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: No, no, quando sono tornate a casa
MISSERI MICHELE: Quando sono tornate a casa mi ricordo quella sera loro, nemmeno loro hanno mangiato
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Nessuno ha mangiato quella sera
MISSERI MICHELE: No, non ha mangiato nessuno, eh.. ha detto a me: “ Non ti devi coricare stasera?” ho detto: “No resto meglio sulla poltrona”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si
MISSERI MICHELE: E sono rimasto tutto quel giorno sempre sulla poltrona
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Sempre li, sempre li
MISSERI MICHELE: Non sono andato a letto
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA:sempre sulla poltrona
MISSERI MICHELE: no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quella sera sei rimasto sulla poltrona e non sei più uscito, sempre la sei rimasto?
MISSERI MICHELE: Sempre sulla poltrona
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Cosima che ha fatto?
MISSERI MICHELE: Cosima mi pare che è andata da sua sorella, perché andava spesso da sua sorella Concetta
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ascoltami, ti ricordi, stiamo parlando sempre del 26 eh, il pomeriggio del 26, di essere andato da Concetta, con Sabrina e poi lì Sabrina è stata presa da Mariangela?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando? Ricordati questo fatto
MISSERI MICHELE: 26
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Il giorno della scomparsa di Sarah
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: della scomparsa,
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: sei andato da Concetta?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tu torni dai fagiolini, dai fagiolini torni e metti il cellulare dove hai detto, è così oppure hai fatto altro, tornando dai fagiolini?
MISSERI MICHELE: no, no, no, no, ho messo il cellulare la e me ne sono tornato a casa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si, benissimo, com’è che ti trovi davanti casa di Concetta?
MISSERI MICHELE: Io?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Con Sabrina?
MISSERI MICHELE: Allora siamo andati, siccome che Giacomino, quello li Giacomino, mio cognato, voleva l’uva da campagna, no, abbiamo portato l’uva, quello pure che mancava la figlia mangiava sempre, abbiamo portato l’uva e lei ha preso una busta di croccantini per i gatti,
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Lei chi?
MISSERI MICHELE: Sabrina, da Concetta
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si però stiamo andando troppo avanti Michele, scusa, tu torni dai fagiolini, va bene?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo, dove tornando dai fagiolini?
MISSERI MICHELE: Vado a casa di Concetta
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Prima hai detto alla caserma
MISSERI MICHELE: No, alla caserma, alla caserma per il cellulare, però dopo sono andato da...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Una volta che lasci il cellulare?
MISSERI MICHELE: Vado a casa di Sarah, diciamo
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Di Concetta
MISSERI MICHELE: Di Concetta
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Di Concetta, e con chi stai quando vai a casa di Concetta
MISSERI MICHELE: Lui, stava con la macchina..
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No, tu, tu, con chi stai?
MISSERI MICHELE: Io con Sabrina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E dove l’hai presa Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina l’ho presa di casa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi.,.quando torni
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Quindi sei passato a casa
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Quindi sei ritornato a casa
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, ora forse stiamo un pochettino, cerca di stare tranquillo,
MISSERI MICHELE: Siamo passati di casa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sei stanco forse no?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: sei un po’ stanco?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: ti sei stancato?
MISSERI MICHELE: Eh beh un po’
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Vogliamo sospendere poco, poco, cinque minuti soltanto?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: No, continua dai, continua, almeno fai chiudere questo discorso dai
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: No, no, dai, dai
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: No, allora il discorso è questo: Dai, quando tu parti dai fagiolini, cerca di fare mente locale
MISSERI MICHELE: Si, si, si, si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Dove vai?
MISSERI MICHELE: Allora vado prima alla caserma
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Direttamente?
MISSERI MICHELE: Direttamente sono andato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo e lasci il cellulare
MISSERI MICHELE: E lascio il cellulare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Poi che fai?
MISSERI MICHELE: Vado a casa, eh..Sabrina ha detto: “Andiamo dalla zia Concetta?”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi tu vai a casa e dentro casa sta Sabrina?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E Cosima?
MISSERI MICHELE: Cosima mi pare che non c’era
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: comunque tu non ricordi di averla vista in casa Cosima
MISSERI MICHELE: no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: C’è Sabrina
MISSERI MICHELE: Sabrina c’era
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sei certo di questo?
MISSERI MICHELE: si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Quindi Sabrina le dice: “ Andiamo a casa di zia Concetta”
MISSERI MICHELE: zia Concetta
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E poi?
MISSERI MICHELE: E forse stava mia moglie da Concetta, ecco perché, perché io gli ho accompagnati e poi ho lasciato la Sabrina, e se ne sono andati insieme
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Quindi siete andati con la Seat Marbella?
MISSERI MICHELE: Si, si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: La Seat Marbella sua
MISSERI MICHELE: Si, si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Avete preso la Seat Marbella, siete andati a casa di zia Concetta
MISSERI MICHELE: Si, e le ho lasciate..
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Lei ha lasciato Sabrina, e poi?
MISSERI MICHELE: Mia moglie se n’è, se n’è venuta con Sabrina
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E quindi poi lei è rientrato, è rincasato
MISSERI MICHELE: Si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mentre loro due se ne sarebbero venuti con la Opel Astra
MISSERI MICHELE: Si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E’ così?
MISSERI MICHELE: Si, si, si
AVVOCATO GALOPPA: E nel tragitto...non vi siete detti niente
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Troppi si stai dicendo Michele, non è, cioè
MISSERI MICHELE: A me pare di si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi tu vai da Concetta e sta con Sabrina, stai da Concetta, davanti casa di Concetta diciamo, c’è il papà di Sarah? Giacomo?
MISSERI MICHELE: Giacomo sta nella macchina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quale macchina?
MISSERI MICHELE: Sua
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Sua
MISSERI MICHELE: Sua
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo
MISSERI MICHELE: E sta a dormire
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Nella macchina?
MISSERI MICHELE: Nella macchina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: In questo momento, ti ricordi se è arrivata Mariangela, con Alessio? Cioè Sabrina com’è che si sgancia da te?
MISSERI MICHELE: Ha detto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Con chi se ne va?
MISSERI MICHELE: Mi porti a casa della zia Concetta, l’ho portata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E va beh e ci siamo, davanti casa di Concetta, state, tu, Sabrina e c’è Giacomo dici che sta dormendo nella macchina
MISSERI MICHELE: Nella macchina si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: in quel momento ti ricordi se è arrivato Mariangela e Alessio che hanno preso Sabrina?
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Te lo ricordi questo fatto o non te lo ricordi, devi essere preciso
MISSERI MICHELE: No, questo lo ricordo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Questo te lo ricordi
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi Sabrina che fa? Va con Mariangela e Alessio?
MISSERI MICHELE: Va con Mariangela e Alessio
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E tu che fai?
MISSERI MICHELE: Me ne vado a casa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Benissimo, te ne torni a casa
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: arrivi a casa e che fai?
MISSERI MICHELE: Quello che ho detto prima, mi lavo, mi metto sulla poltrona
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E non esci più da casa
MISSERI MICHELE: E non esco più da casa
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Poi arriva Cosima
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: o stava già a casa Cosima?
MISSERI MICHELE: Cosima stava da mia cognata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Da Concetta?
MISSERI MICHELE: Si, è venuta dopo
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando arriva Cosima a casa arriva sola o accompagnata da Sabrina?
MISSERI MICHELE: No da sola
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Da sola arriva Cosima e parlate, non vi dite niente?
MISSERI MICHELE: Va bene, quando è stato quel giorno che è stato così, poco si parlava, perché lei c’aveva i nervi, a parte che le era nipote, nervi perché la sorella non ci partecipava, Concetta, perché visto che era
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: e’ un po’
MISSERI MICHELE: per uscire una parola, eh, quei giorni si parlava troppo poco, era più il nervosismo che..
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: quindi non avete parlato in casa poi al rientro
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ecco quando stavate in casa Sabrina è tornata?
MISSERI MICHELE: Sabrina quando stavamo in casa non è tornata, non so a che ora è tornata, perché …
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi non lo sai a che ora è tornata
MISSERI MICHELE: Io, non lo so a che ora è tornata
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: La mattina dopo, poi ve ne siete andati a letto, cioè siete rimasti sulla sdraio a dormire fino alla mattina?
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: eh, la mattina dopo siete andati a lavorare tu e tua moglie o siete rimasti a casa?
MISSERI MICHELE: No, siamo andati a lavorare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: A lavoro siete andati
MISSERI MICHELE: E in quel momento è rientrata Sabrina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quando voi vi stavate alzando per andare a lavoro è rientrata Sabrina? Quindi hai questo ricordo nitido insomma
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Preciso, e tu sei andato sempre “alli Cuturi”
MISSERI MICHELE: “Alli Cuturi”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: A lavorare con tuo fratello, è così?
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ecco, quando hai incontrato tuo fratello, il 27 mattina a lavoro, non avete parlato della scomparsa di Sarah
MISSERI MICHELE: Della scomparsa di Sarah si, che l’ho detto io, ho detto della scomparsa di Sarah?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Che lui non lo sapeva prima?
MISSERI MICHELE: Prima non lo sapeva
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi tu gliel’hai detto
MISSERI MICHELE: Io gliel’ho detto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eppure noi abbiamo sentito Carmine il quale dice: Mi ha chiamato Michele alle 15.08, alle tre e otto minuti quindi del 26 quindi il giorno della scomparsa di Sarah quando tu stavi portando Sarah nel pozzo, e mi ha detto che Sarah...
AVVOCATO GALOPPA: Non si trovava
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: non si trovava
MISSERI MICHELE: Forse l’ho richiamato io dopo quando ho detto: “ Comunque se ti domanda mia moglie, sempre che sono stato per i cavalli”
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E va beh questo discorso dei cavalli
MISSERI MICHELE: può darsi che in quel momento l’aveva detto della scomparsa di Sarah, però
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi lo sapeva già
MISSERI MICHELE: Non l’ho detto dove si trovava, nessuno lo sapeva, nessuno, nessuno, solo voi lo sapevate dove stava
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Eh no, noi l’abbiamo saputo...
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: in quel momento..
MISSERI MICHELE: Va beh, in quel momento che vi ho portati
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Noi sapevamo che il corpo della ragazza era in contrada Mosca
MISSERI MICHELE: si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: perché lei l’ha detto subito
MISSERI MICHELE: Si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: dove si trovava il corpo della ragazza, quando è stato lei sentito la prima volta dai Carabinieri il 28 settembre, ha detto quando ha appreso della scomparsa di Sarah sono andato a cercarla in contrada Mosca, mentre tutti la cercavano ad Avetrana, a mare, lei ha detto subito,
MISSERI MICHELE: Ho detto sempre Mosca?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: sta in contrada Mosca
MISSERI MICHELE: Ho detto sempre Mosca?
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Certo
MISSERI MICHELE: Ho detto pure
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Sono andato a cercarla lì in contrada Mosca
MISSERI MICHELE: ho detto pure che andavo a trovare io?
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Eh si, ha detto io conosco i particolari, perché quelli sono terreni miei..
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: A me l’ha detto, l’ha detto perso.. questo fatto l’ha detto personalmente a me quel giorno, avete detto come ho trovato il cellulare così troverò pure Sarah
MISSERI MICHELE: Troverò pure Sarah, perché io mi sentivo morire, mi sentivo, cioè prima o poi doveva uscire per forza, perché non ho trovato nessuno amico, pure che mi incoraggiasse, diceva, andiamo tutt’due, o che sia, con mia moglie non ti potevi confidare perché altrimenti, finiva il finimondo, con Sabrina già stiamo come stiamo..
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Michele scusa, ma ti sei confidato con tuo nipote Mimino? Con il quale eri intimo
MISSERI MICHELE: No, no
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Dato che quel pomeriggio ci sono state diverse telefonate
MISSERI MICHELE: Solo io a lui gli ho detto se avesse passata qualche macchina, che avesse conosciuto Sarah
LUOG.TE ANTONIO CALO’: E perché ti ha fatto diverse telefonate?
MISSERI MICHELE: No, no, ma lui sempre chiama
LUOG.TE ANTONIO CALO’: E appunto lo so, che sei lo zio prediletto
MISSERI MICHELE: si, no, ma lui chiama, chiama sempre così chiama
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Ah...
MISSERI MICHELE: Cioè non c’è niente
LUOG.TE ANTONIO CALO’: No, no, ma non sto dicendo nulla
MISSERI MICHELE: Lui chiama sempre così, cioè siamo zio e nipote lo stesso che siamo due fratelli
LUOG.TE ANTONIO CALO’: Ma appunto
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: O padre e figlio
MISSERI MICHELE: O padre e figlio…
LUOG.TE ANTONIO CALO’: padre e figlio, certo, certo
MISSERI MICHELE: Si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Senti, quando qualcuno dopo la scomparsa di Sarah, no, si avvicinava a parlare con te, davanti casa o a casa del fatto della scomparsa di Sarah, Sabrina, interveniva spesso in questo discorso?
MISSERI MICHELE: No, spariva
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Spariva? O interveniva per..
MISSERI MICHELE: Interveniva quando c’erano i giornalisti per farsi credere
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Mi spieghi una cosa: Sabrina, durante i giorni della sparizione di Sarah, insisteva sempre anche con gli investigatori, lei si ricorderà anche con quell’assistente della polizia di stato, insisteva sempre nell’indicare sempre piste alternative, gente di S. Pancrazio, addirittura esternava sospetti su Giacomo Scazzi, di questo fatto l’avevate concordato insieme?
MISSERI MICHELE: No
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Di indicare false piste?
MISSERI MICHELE: Io dicevo sempre dentro a me, dentro me, non lo dicevo, mia moglie diceva la pista di S. Pancrazio, io ho detto: “ No, Mimì, la pista non ci sta né a S. Pancrazio né a Torricella, la pista sta ad Avetrana” quasi volevo dire “io sono andato a portarla nel pozzo”
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito, ma lei a sua figlia, non ha mai detto, ma perché stai indicando?
MISSERI MICHELE: Io l’ho detto, io l’ho detto sempre, se escono i tabulati, come si diceva, infatti mi avete beccato a me che andavo al “Mosca”, esce, prima o poi esce...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E lei che diceva,
MISSERI MICHELE: Ah?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E lei che diceva, Sabrina?
MISSERI MICHELE: Sabrina diceva: “Ai tabulati dai retta tu?”, eh, e vedi sono usciti...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma Sabrina, manifestava mai a te la paura di essere stata, di essere scoperta? O di essere comunque scoperti?
MISSERI MICHELE: Sabrina?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si
AVVOCATO GALOPPA: Ti ha detto mai: “ Ho paura che adesso mi scoprono?”
MISSERI MICHELE: no, lei sai cosa diceva a me? “Papà è troppo bravo, non lascia piste”, ma non lascia piste, ma il telefonino me l’ho portato con me
AVVOCATO GALOPPA: E lei non lo sapeva
MISSERI MICHELE: Lei non lo sapeva, perché non me lo potevo tenere dentro, io mi sono scaricato quella sera quando siamo andati là e siamo andati al pozzo, da allora mi sono scaricato un po’
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: che per questo, come ti stiamo dicendo, che perciò ti sto dicendo, possibile che Sabrina non ti ha detto perché ha fatto un gesto così terribile? Questo dico Miche’? E chiudiamo il discorso e ce ne andiamo tutti quanti
MISSERI MICHELE: Questo non me l’ha detto
AVVOCATO GALOPPA: Ad esempio no, hai detto..
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Avvocato Galoppa
AVVOCATO GALOPPA: Avvocato Galoppa, hai detto che hai accompagnato Sabrina a casa di Concetta e di Sarah,
MISSERI MICHELE: Si
AVVOCATO GALOPPA: Beh e là non hai detto niente, non hai parlato nella macchina
MISSERI MICHELE: no, come siamo arrivati li lei è scesa,
AVVOCATO GALOPPA: Ho capito, però c’è stato un tragitto di un minuto, due minuti, tre minuti, mai, niente proprio hai detto?
MISSERI MICHELE: Niente
AVVOCATO GALOPPA: Non vi siete parlati
MISSERI MICHELE: Non ci siamo parlati perché io già c’avevo il nervosismo mio di quello che aveva fatto
AVVOCATO GALOPPA: Non l’hai rimproverata di quello che ha fatto
MISSERI MICHELE: lei, perché io mi avevo chiuso già, pure che volevo parlare con qualcuno, difatti venne mio fratello quella sera, che mi portò roba di verdura e nemmeno ci uscivi, perché se uscivo piangevo allora me ne sono andato dietro e basta, io i programmi della televisione, non li potevo vedere, quando loro vedevano i telegiornali, io me ne andavo agli altri programmi, perché io mi sentivo male
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Allora Michele scusa, adesso abbiamo capito che Sarah è stata uccisa da Sabrina, va bene? che tu sei intervenuto successivamente per prendere il corpo e farlo sparire nel pozzo, ma questo fatto che hai detto prima delle
molestie sessuali ai danni di Sarah, c’è stato o non c’è mai stato?
MISSERI MICHELE: Non c’è mai stato
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: C’è stato o no?
MISSERI MICHELE: no
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Come no, ha detto si prima, ma perché stai riprendendo di nuovo questi discorsi?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: no, per chiarire la..
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: La molestia sessuale il collega sa che cosa si riferisce?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Cioè la mano sul sedere
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: La mano sul sedere
MISSERI MICHELE: si, quello si , quello si,
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ah e questo stiamo dicendo
MISSERI MICHELE: quello si, però solo una volta
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Scusa, e non ripetere quello che già ha detto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Solo una volta
MISSERI MICHELE: Si quello si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Quello si, faglielo ripetere
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi la mano sul sedere c’è stata
MISSERI MICHELE: Si quello si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E Sabrina non ha mai detto perché
MISSERI MICHELE: no..perché se l’avesse detto a Sabrina, Sabrina me l’aveva detto a me...perché Sarah si confidava con tutti
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Cioè Sarah non l’ha mai detto a Sabrina
MISSERI MICHELE: no
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Altrimenti Sabrina l’avrebbe detto a lei
MISSERI MICHELE: Non l’ha mai detto... perché se l’avesse detto Sabrina era venuta da me, direttamente, e me l’aveva detto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ho capito, senta, senti, hai detto che hai supposto che il movente di Sabrina era legato alla gelosia che aveva per Ivano, nei confronti di Sarah
MISSERI MICHELE: io mi sono fatti i ...
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: E questo fatto l’hai supposto solo perché hai saputo del discorso dei diari?
MISSERI MICHELE: No
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Perché che cosa altro è successo?
MISSERI MICHELE: Perché a parte i diari, il diario è uscito prima, però il litigio fra Ivano e Sabrina, è uscito in un secondo tempo, non ricordo però se l’ho sentito da mia moglie questo litigio
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si
MISSERI MICHELE: O l’ho sentito da qualche altra amica, che c’è stato questo litigio e Sarah se l’aveva presa a male
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Con chi si era presa a male Sarah?
MISSERI MICHELE: Con Sabrina
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Cioè c’era stato un litigio tra Sabrina e Sarah?
MISSERI MICHELE: Si, però non te lo so dire preciso
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ci spieghi bene questa cosa
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Ti ricordi se c’è stato un litigio tra Sabrina e Ivano?
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ci spieghi
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Te la ricordi questa cosa?
MISSERI MICHELE: No questa cosa no
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Non te la ricordi
MISSERI MICHELE: Tra Sarah e Ivano si
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Tra Sarah e Ivano sì, c’è stato un litigio?
MISSERI MICHELE: Cioè e con Sabrina
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Cioè?
MISSERI MICHELE: tutt’tre
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Ah hanno litigato tutt’3
MISSERI MICHELE: Però il motivo preciso non lo so
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Non lo sai, okay
AVVOCATO GALOPPA: Ricordati un po’ chi te le ha detto queste cose
MISSERI MICHELE: Questo non, non ricordo
AVVOCATO GALOPPA: Sforzati un attimo
MISSERI MICHELE: Se me l’ha detto mia moglie o qualche un altro..
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Eri preoccupato per questa cosa qui?
MISSERI MICHELE: ah?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Eri preoccupato per questa cosa qui, oppure no, era una cosa che secondo te era grave o era una cosa..
MISSERI MICHELE: No questa cosa qui era roba di invidia
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: Si, invidia di Sabrina verso Sarah
MISSERI MICHELE: Si, si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Me che sta dicendo adesso
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Quindi di questo litigio comunque l’hai saputo
MISSERI MICHELE: L’ho saputo, però non te lo so spiegare
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: tra Ivano, Sabrina e Sarah
MISSERI MICHELE: si
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: A che periodo si riferisce? Sempre d’estate, Agosto?
MISSERI MICHELE: Sempre prima che scomparisse Sarah, si Agosto
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Ma questo l’hai saputo da chi?
MISSERI MICHELE: Non mi ricordo se l’ho saputo da mia moglie o dagli altri amici, perché tempo di estate ne frequentavano molti amici, quelli
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Si
MISSERI MICHELE: Sabrina, perché Sabrina, aveva pure quella dell’angolo come li chiamano quelli “Nigro”, non so se avete sentito “Nigro” all’angolo c’è un albero di ulivo, quella pure è una amica di Sabrina, poi c’era una “Loppo”, pure amica di Sabrina, ma la ce n’erano tanti, poi vai a vedere chi...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Senta signor Misseri, mi tolga una curiosità, lei ha detto che dopo aver caricato il corpo di Sarah nella Seat Marbella si è portato con se anche una zappa,
MISSERI MICHELE: Si, se serviva
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Se serviva a che cosa
MISSERI MICHELE: Se qualcuno mi vedeva alla strada, vedeva la zappa e non vedeva il cartone libero così
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito, non è che con quella zappa doveva scavare una fossa
MISSERI MICHELE: no
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Cioè lei sapeva già che portata in quel posto, si è ricordato
MISSERI MICHELE: Io, quel pozzo, scusa, quel pozzo
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ci aveva lavorato
MISSERI MICHELE: Ecco
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Lo so
MISSERI MICHELE: Ho lavorato tre anni fa, e me ne sono andato giù con la ruota del trattore dentro
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Benissimo, però di quel pozzo lei si è ricordato già quando stava nel garage, oppure quando stava sotto l’albero di fico?
MISSERI MICHELE: no, quando stavo sotto l’albero di fico mi so ricordato
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Si è ricordato di questo...quindi la zappa che cosa serviva?
MISSERI MICHELE: No, così la portavo
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Soltanto perché la gente potesse vedere
MISSERI MICHELE: Vedere che stava
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’attrezzo agricolo e quindi pensare che lei stava andando in campagna a lavorare
MISSERI MICHELE: Si
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: E’ così?
MISSERI MICHELE: Si, visto che dovevo spaccare il paese
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Va bene
MISSERI MICHELE: perché terra non ce n’era, avete visto, pietre, quella terra così l’ho presa io e l’ho messa così
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Ho capito, si, si, si.
P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: Va bene per me possiamo..
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Va bene, ci sono domande da parte del difensore?
AVVOCATO GALOPPA: no
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Nessuna domanda, da parte vostra?
C.T. DOTT. BRUZZONE ROBERTA: no
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: Nessuna domanda, bene, l’interrogatorio viene chiuso alle ore 20.05, adesso, adesso facciamo un verbale riassuntivo.
FINE INTERROGATORIO.
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