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venerdì 24 dicembre 2010

Giù le Mani! - Con incluso il DVD "Roger & Me"


Prezzo € 17,00 invece di 20,00 sconto 15%
Mondadori
Libro - Allegati: DVD "Roger & Me"
Formato: Cofanetto 15,5x21,5
Anno: 2005
Michael Morre ci ha abituato a uno stile personalissimo di giornalismo e di denuncia: il suo tono satirico, irriverente e incalzante da voce a una raffica di denunce impietose dei molti mali che hanno trasformato il Sogno Americano in un incubo.

IL LIBRO: Giù le mani! L'altra America sfida potenti e prepotenti
In queste irresistibili pagine, pubblicate per la prima volta negli Stati Uniti nel 1996, Michael va all'assalto di tutte le vacche sacre possibili e immaginabili del mondo conservatore e reazionario targato Usa: dalle feroci riduzioni di personale delle grandi aziende alla disastrosa debolezza dimostrata dai democratici di fronte alle offensive della destra, dalla sottomissione quasi umiliante del Congresso Usa agli interessi di poche megacorporation alla demonizzazione dei più poveri, dal razzismo bianco all'isteria antifemminista e all'emofobia.

IL DVD: Roger & Me
Nel 1989 Michael Moore è balzato prepotentemente alla ribalta del panorama cinematografico mondiale con Roger & Me. Questo documentario, intriso di ironia e di disperazione, narra gli eroici sforzi che la più grande Corporation del mondo, la General Motors, ha compiuto per riuscire nella non nobile impresa di trasformare la cittadina di Flint nel Michigan (sede dei suoi impianti più importanti) in una città fantasma. Spinto dal desiderio di scoprire perché la GM abbia deciso di chiudere gli stabilimenti e di licenziare 30.000 persone, Michael Moore - originario di Flint - tenta di incontrarsi con il presidente della casa automobilistica, Roger Smith, nella speranza di convincerlo a venire in visita a Flint per vedere coi suoi stessi occhi come muore il Sogno Americano.



DELLO STESSO AUTORE DI "Giù le Mani! - Con incluso il DVD "Roger & Me""

Ma Come hai Ridotto Questo Paese?
Stupid White Men
Giù le Mani!
Fahrenheit 9/11 - DVD
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giovedì 23 dicembre 2010

Brescia: 52enne muore dissanguato dopo gioco autoerotico


Il 52enne sarebbe morto dissanguato a causa di un cacciavite. L'ipotesi è però da confermare. Albertanza, che lavorava nel settore dell'edilizia, lascia un figlio di 27 anni e una figlia di 24. I vicini, sconvolti, lo descrivono come una persona cordiale
Secondo indiscrezioni, la vittima, sotto l'effetto di stupefacenti, avrebbe iniziato questa pratica autoerotica finita poi in tragedia.

A Orzinuovi la vittima era arrivata alcuni anni fa con la famiglia. Era un piccolo artigiano edile, noto alle forze dell'ordine per vicende di droga e rapine. La morte, secondo i primi accertamenti, risalirebbe alle 3 di martedì notte. Questo sarebbe in contrasto con quanto dichiarato da alcuni vicini che l'avrebbero visto mercoledì mattina a passeggio con il cane.

Yara Gambirasio potrebbe essere stata scambiata per un'altra ragazza e presa per errore


Se così fosse, ma l'ipotesi è ancora tutta da veriricare, lo scenario sulla scomparsa della 13enne cambierebbe radicalmente. Nel mirino degli investigatori ci sarebbero alcune conversazioni intercettate durante le indagini. Voci che parlano di una ragazzina che abita vicino alla famiglia Gambirasio. Una coetania di Yara, economicamente molto agiata, che le somiglia anche fisicamente e che potrebbe aver fatto gola a qualche malintenzionato.
Secondo "Libero", Yara potrebbe essere stata confusa con una ricca coetanea vicina di casa e prelevata per sbaglio durante il tragitto verso casa.
Polizia e carabinieri non vogliono trascurare alcun indizio utile alle indagini e proseguono le ricerche a 360 gradi. Di sicuro l'ipotesi di uno scambio di persona in un rapimento a scopo estorsivo getta nuove ombre sulla scomparsa della piccola ginnasta. "Questa nuova strada potrebbe portare al nulla e cadere nel vuoto, però noi la percorriamo e ci atteniamo ai fatti, anche a scopo preventivo", ha spiegato un inquirente.

Roma: Bombe in due ambasciate, uomo ferito gravemente


Alla sede dell'ambasciata, in via Barnaba Oriani ai Parioli, sono arrivati i carabineri per effettuare i rilievi. Al momento gli investigatori sembrano privilegiare la pista anarchica. L'attentato potrebbe essere riconducibile ad alcuni anarchici italiani che avrebbero legami con alcuni detenuti del nostro paese rinchiusi nelle carceri svizzere.
Nelle carceri svizzere è rinchiuso anche Marco Camenish, lo storico anarco-insurrezionalista svizzero arrestato proprio in Italia, nel 1991, dopo un conflitto a fuoco con la polizia. E proprio nei giorni scorsi Camenish ha fatto nel carcere dove è detenuto uno sciopero della fame in solidarietà ai tre arrestati il 15 aprile.

L'uomo, ferito gravemente, è stato trasportato in ospedale. Secondo i primi accertamenti l'addetto alla sede diplomatica svizzera è stato investito dall'esplosione subito dopo avere aperto il pacco. L'impiegato rischia l'amputazioni delle mani. Sempre a Roma, un'altra bomba è esplosa anche all'ambasciata cilena.


"Possibili altri pacchi bomba"
Gli inquirenti non escludono che dalle verifiche in corso possano essere trovati altri pacchi bomba recapitati a sedi diplomatiche. Per questo sono i corso accertamenti e verifiche a tappeto in tutte le ambasciate a Roma. In merito ai pacchi rinvenuti la Procura aprirà procedimenti singoli con l'ipotesi di attentato con finalità di terrorismo. La pista più accreditata resta quella anarchica.

mercoledì 22 dicembre 2010

Yara Gambirasio: militari tornano nel cantiere


I 60mila metri quadrati del grande scheletro in cemento armato era stato già oggetto di attenzione da parte degli inquirenti in passato, quando i cani per tre volte avevano condotto i carabinieri al suo interno, soprattutto verso un ripostiglio. Le ricerche non avevano dato però alcun esito.

I militari sono tornati in forze nella grande struttura. In questa fase le ricerche non sono più effettuate a tappeto come nelle prime settimane, ma sono mirate, seguendo indicazioni precise. Non si sa però quali indizi siano alla base del nuovo intervento.

Vercelli: sparita 15enne era andata a trovare un'amica


Nicole è alta un metro e 66 centimetri, è di corporatura normale, ha capelli castani lisci lunghi fino alle spalle, occhi azzurri, porta gli occhiali e ha un piercing al naso. Al momento in cui è uscita di casa, sabato indossava jeans chiari strappati con calze nere, scarpe da ginnastica, un giubbotto nero e portava a tracolla una borsa grande nera di pelle.
La ragazzina abita a Vercelli e i suoi genitori non hanno più notizie di lei ormai da quattro giorni. Sembra che si sia allontanata da casa per aiutare un'amica, di origine marocchina, che era rimasta senza casa. E da quel momento mamma e papà non l'hanno più vista. Sono già scattate le ricerche, che finora non hanno portato a nessun risultato.

A corordinare le indagini della questura è l'ispettore Maria Rosa Mazza, che dirige l'ufficio minori. Secondo quanto hanno riferito i genitori, Stefano e Roberta, la ragazza si sarebbe allontanata sabato dicendo di voler andare a fare compagnia all'amica che era stata sfrattata ed era costretta a dormire in un garage

domenica 19 dicembre 2010

Scontri: Gli studenti preparano una pesante azione dimostrativa per il 22 dicembre


Studenti: "Il 22/12 assedio a sedi del potere"

Gasparri:"Serve un altro 7 aprile 1978"
Gli studenti torneranno in piazza il 22 dicembre, in occasione della votazione in Senato del Ddl Gelmini sulla riforma dell'università. "Quel che è successo il 14 non ci ha fermato. Questo il messaggio che vogliamo lanciare. Il nostro obiettivo saranno i palazzi del potere, la zona rossa. Sarà un assedio". Lo annuncia Andrea dell'Unione degli Studenti. "La nostra risposta - ha aggiunto - dopo quella giornata, sarà più forte, più amplificata".

Vendola: "Da Gasparri annuncio di fascismo"
Maurizio Gasparri "con la consueta finezza argomentativa propone una riesumazione dell'arresto prevenivo che è annuncio di fascismo" ha commentato il leader di Sel, Nichi Vendola, alla trasmissione In mezz'ora. Lo è, ha aggiunto "soprattutto quando parliamo di movimenti sociali che vivono in situazione di antagonismo senza rete". "Gasparri - ha proseguito - all'età di questi ragazzini aveva una attitudine a una violenza teppistica che forse ha dimenticato". Secondo Vendola la politica "deve ascoltare non la violenza politica ma la richiesta di ascolto" che viene dalla piazza" e "pensare che è solo un problema ordine pubblico è un errore".

Notizia shock: Il premier Hashim Thaci sarebbe responsabile di traffico armi, droga e organi umani


Il capo del governo del Kosovo - anticipano il Guardian e la Bbc - viene indicato come il boss di un racket che ha iniziato le sue attività criminali nel corso della guerra del Kosovo proseguendole nel decennio successivo. Il rapporto, che conclude due anni di indagini e cita fra le sue fonti l'Fbi e altri servizi di intelligence, scrive che Thaci ha esercitato un "controllo violento" nell'ultimo decennio sul commercio di eroina.

Il premier Hashim Thaci sarebbe a capo di un gruppo mafioso albanese responsabile del traffico di armi, di droga e di organi umani nell'Europa dell'Est. Questo recita il rapporto stilato dalla commissione d'inchiesta del Consiglio d'Europa sul crimine organizzato, che cita il nome di Thaci ben 27 volte in altrettante pagine.

Olanda: arrestato un uomo di 27 anni sospettato di aver abusato sessualmente di una cinquantina di bambini


Il capo della polizia di Amsterdam, Bernard Welten, ha detto che l'uomo è sospettato di aver abusato fra i 30 e i 50 bambini, aggiungendo che le indagini sono ancora in corso. Parlando in un caso "vasto e complicato", il procuratore capo della città, Herman Bolhaar, ha aggiunto che il 27enne è sospettato di aver violentato bambini fino a quattro anni di età.

La polizia olandese ha arrestato un uomo di 27 anni sospettato di aver abusato sessualmente di una cinquantina di bambini in diversi asili nido di Amsterdam e di aver distribuito materiale pedopornografico. L'uomo lavorava nelle scuole come supplente dal febbraio 2007 e saltuariamente faceva anche il babysitter in privato.

L'indagine era cominciata dopo che negli Stati Uniti era stato trovato materiale pedopornografico che si riteneva provenisse dall'Olanda. In manette è finito anche il compagno dell'accusato, un uomo di 37 anni anch'egli trovato in possesso di materiale pedopornografico, ma che non è sospettato di aver compiuto abusi sessuali.

Serial killer Usa, 160 foto di donne online


Le foto pubblicate on line sono solo una parte delle immagini e dei video trovati durante la perquisizione della casa di Franklin Jr., arrestato nello scorso luglio. Da anni, gli investigatori di Los Angeles sono sulle tracce di "Grim Sleeper" accusato di almeno dieci omicidi tra il 1985 e il 1988 e tra il 2002 e il 2007.

Dopo la pubblicazione online di oltre 160 foto di donne trovate nella casa di Lonnie Franklin Jr., accusato di almeno undici omicidi, la polizia di Los Angeles ha ricevuto centinaia di segnalazioni. Secondo il capo detective, Dennis Kilcoyne, che indaga sul caso del serial killer "Grim Sleeper", alcune donne che hanno chiamato il dipartimento di polizia si sono riconosciute nelle foto rinvenute nell'abitazione e nel garage dell'uomo.

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Roberto Puppo, trovato morto il 24 novembre in Brasile


La polizia cerca in qualità di mandante un altro italiano, Fabio Bertola. Quest'ultimo avrebbe fatto uccidere il bergamasco che era suo socio, per diventare capo di un'organizzazione criminale legata alla mafia cinese in Brasile. Ad accusare Bertola i suoi complici, tutti arrestati dalla polizia.

"Il caso è risolto, è stato un omicidio su ordinazione'', ha dichiarato il commissario generale della polizia di Alagoas, Marcilio Barenco, che ha investigato personalmente sulla vicenda. Lo rivela la stampa locale, secondo la quale Bertola si sarebbe fatto tatuare di recente un drago sulla spalla e usava sempre un amuleto a forma di drago. Ad accusare Bertola sono i suoi complici e esecutori materiali dell'uccisione, tutti arrestati dalla polizia brasiliana. Uno è un adolescente di 17 anni e l'altro è un vigilante. Arrestata anche una donna, Vanubia Soares, che avrebbe reclutato gli altri due e fornito il nascondiglio dove Puppo è stato nascosto prima di essere ucciso. E' stata lei a confessare per prima e ad indicare Bertola come possibile boss di un'organizzazione criminale.

Usa toglie divieto ai soldati gay


Sessantacinque senatori, tra cui 8 Repubblicani, hanno votato a favore dell'abrogazione del divieto, mentre 31 si sono espressi contro. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs ha preannunciato che il presidente Obama firmerà la legge la prossima settimana.

Il Senato Usa ha definitivamente abrogato la norma che vieta ai gay e alle lesbiche dichiarate di far parte delle forze armate. La legge, che ha già ottenuto il via libera della Camera, passa ora alla firma del presidente Barack Obama. Il provvedimento pone fine al politica adottata da Clinton nel 1993 del "don't ask, don't tell", un escamotage grazie al quale i gay possono restare in servizio a patto di non rivelare il loro orientamento.

sabato 18 dicembre 2010

Napolitano: L'Italia è terra di migranti


''In occasione della 'Giornata Internazionale del Migrante' e in prossimità dell'inizio del nuovo anno, che segna anche il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia, rivolgo un saluto augurale - scrive il capo dello Stato - ai molti emigrati italiani all'estero e ai loro discendenti, e ai tanti stranieri immigrati nel nostro Paese. L'Italia si caratterizza per il fatto di essere una terra di migranti, e la storia di questo fenomeno avrà il posto che le spetta anche nelle celebrazioni del 150esimo della nostra Unità. Con il tempo l'emigrazione italiana si è notevolmente ridotta, ma non è mai cessata e, anzi di recente ha registrato una ripresa.
''Ma l'Italia - prosegue Napolitano - è oggi soprattutto un Paese di immigrazione. Un'immigrazione che costituisce ormai parte integrante della popolazione. Sono già molti i figli di immigrati nati qui, è ampia la presenza di bambini e ragazzi nelle scuole, sono numerosi gli immigrati che comprano casa. L'immigrazione contribuisce a ridurre carenze di popolazione in età produttiva e di manodopera, in particolare per alcuni tipi di lavori e di qualifiche. Solo la presenza di immigrati consente alle imprese di produrre e alle famiglie di essere aiutate nella cura dei propri cari. Inoltre gli immigrati rappresentano oggi una quota significativa non solo dei nuovi occupati, ma anche dei nuovi imprenditori. Bisogna ricordare sempre questi dati fondamentali. Non si devono sottovalutare le difficoltà da affrontare e i problemi da risolvere, ma questa attenzione non deve oscurare l'imprescindibile contributo che l'immigrazione sta dando e darà al nostro Paese e l'esigenza di facilitare l'integrazione fondata sul rispetto reciproco, sul riconoscimento dei diritti di quanti sono giunti in Italia e vi risiedono laboriosamente osservandone le leggi''.



L'Italia è terra di migranti, e se da una parte occorre fermare la "emorragia" di talenti nazionali verso l'estero, dall'altra occorre avere presente "l'imprescindibile contributo" che l'immigrazione fornisce al nostro Paese e favorire quindi "l'integrazione fondata sul rispetto reciproco". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La fuga di cervelli è una "debolezza" del nostro sistema, ha aggiunto.

giovedì 9 dicembre 2010

Yara Gambirasio: squadre speciali due piste, maniaco o conoscenti


Diverse verifiche sono state svolte anche sui percorsi abituali della ragazza, e i detective dell'Arma sono anche saliti in borghese sul bus della Sab che Yara attendeva ogni mattina in via XXV aprile a Brembate per raggiungere la scuola "Maria Regina" delle suore Orsoline di Somasca a Bergamo.
Gli inquirenti stanno valutanto l'ipotesi che la ragazzina possa essere stata puntata da un maniaco. Nei giorni precedenti la scomparsa di Yara, alcuni presunti molestatori erano stati segnalati a Brembate e nei paesi vicini. Gli investigatori in particolare stanno valutando un caso accaduto ad Almé: un uomo, di fronte a una scuola elementare, aveva cercato di far salire una bambina sulla sua auto. Stessa cosa sarebbe avvenuta, secondo la testimonianza di un giovane, presso la scuola si Brembate.

Alle indagini hanno preso parte anche gli uomini del Raggruppamento carabinieri per le investigazioni scientifiche, del Reparto operativo speciale e del Reparto analisi criminologiche. Questi ultimi stanno passando al setaccio la vita quotidiana di Yara e le sue frequentazioni: parenti, conoscenti, persone incontrate, ambienti frequentati, percorsi abituali.

mercoledì 8 dicembre 2010

Yara Gambirasio: trovato un giubbotto nero


Martedì i genitori della ragazza sono stati nuovamente sentiti dagli investigatori che intendono verificare se la ragazza avesse conosciuto qualcuno in particolare, nei giorni prima della scomparsa. A Brembate sono da qualche giorno operativi anche i carabinieri del Rac, specializzati nell'individuazione di persone scomparse.
Un giubbotto nero è stato ritrovato dalla polizia durante le ricerche di Yara Gambirasio. I poliziotti stavano partecipando alle operazioni di controllo all'interno della ditta "Roncelli" dove era stato trovato un cellulare risultato poi non appartenente a Yara. Intanto il comandante dei carabinieri e il questore di Bergamo sono andati a trovare i familiari della 13enne di Brembate scomparsa da dodici giorni. "Visita doverosa", ha detto il questore.

martedì 7 dicembre 2010

Yara: Perquisita un'azienda vicina al lavoro del padre


Le ricerche di volontari e forze dell'ordine si sono concentrate in un cantiere a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, vicino alla palestra dove si sono perse le tracce di Yara. Si tratta di un cantiere vicino a una ditta in cui lavora il padre della 13enne. E' stato lo stesso custode a chiamare la polizia e a indicare una zona che non è mai stata, a suo dire, controllata e dove ci potrebbero essere tracce utili per trovare Yara. Un oggetto è stato successivamente recuperato dalla polizia. Il terreno era ricoperto di grossi cumuli di terra e rocce. Nel corso dell'ispezione gli agenti, indossando guanti di protezione, hanno estratto un oggetto ritrovato in un grosso bidone, e l'hanno portato via. Non si sa ancora di che cosa si tratti.

lunedì 6 dicembre 2010

Yara: Gli inquirenti sono sulle tracce anche di due italiani


L'uomo, interrogato dal pm Letizia Ruggeri nel carcere cittadino di via Gleno, al momento nega ogni responsabilità, fornendo una sua versione dei fatti e delle sue "giustificazioni" ma gli inquirenti sono convinti che abbia molto da raccontare. Su eventuali complici, soprattutto. Due italiani, infatti, sarebbero ora al centro dell'attenzione. Potrebbero essere loro gli autori materiali dell'omicidio di Yara della quale, intanto, si sta continuando a cercare il corpo senza sosta. Al momento, non vi è alcuna traccia.

Sono tre i sospettati nelle indagini per la scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne svanita nel nulla a Brembate venerdì 26 novembre. Il 22enne marocchino, fermato sabato e accusato di sequestro di persona e omicidio, dal carcere nega ogni accusa. Gli inquirenti, intanto, sono sulle tracce anche di due italiani. L'ipotesi è che il nordafricano abbia aiutato a sequestrare e far sparire Yara, violentata e uccisa dagli altri due.

domenica 5 dicembre 2010

Yara Gambirasio si cerca il corpo della tredicenne


Drammatica svolta nelle indagini sulla piccola Yara: la tredicenne scomparsa nove giorni fa da Brembate Sopra (Bergamo) sarebbe stata uccisa ed il suo cadavere occultato. E' stato infatti fermato domenica mattina, con l'accusa di omicidio e sequestro di persona, il cittadino tunisino bloccato sabato sera dai carabinieri mentre cercava di lasciare l'Italia a bordo del traghetto Berkane, diretto a Tangeri, in Marocco. L'immigrato è arrivato nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, in via delle Valli, intorno alle 23 di sabato, e lì è stato trattenuto per tutta la notte, sotto torchio da parte dei carabinieri e del pm Letizia Ruggeri. In un primo tempo si era parlato anche del fermo di un italiano, ma la circostanza è stata poi smentita dagli inquirenti.

Yara Gambirasio: Tunisino in stato di fermo per omicidio


Il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Roberto Tortorella, si è recato nell'abitazione dei genitori di Yara per comunicare gli ultimi sviluppi delle indagini sulla scomparsa della figlia Yara. Il comandante si è fermato a casa Gambirasio per una trentina di minuti e uscendo non ha voluto dire nulla. Da circa mezz'ora la strada di accesso alla famiglia di Yara è stata sbarrata all'accesso anche per i giornalisti.

Il cittadino tunisino fermato sabato sera dai carabinieri a bordo del traghetto Berkane diretto in Marocco è in stato di fermo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Gli investigatori sospettano che la ragazza sia stata uccisa ed il suo cadavere occultato dall'uomo. Il traghetto con a bordo il tunisino era stato fatto rientrare da carabinieri e guardia costiera dalle acque internazionali in Italia.



Yara Gambirasio: Rosemary Laboragine commenta su Libero news

sabato 4 dicembre 2010

Yara Gambirasio: Fermato un tunisino in viaggio verso il Marocco


Ci sarebbe anche un italiano con l'extracomunitario. Non era ricercato, ma accompagnava l'uomo. Entrambi, secondo fonti sul posto, sarebbero già in viaggio verso Bergamo con un'auto dei carabinieri
Potrebbero essere ad una svolta le indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio: i carabinieri hanno fermato su un traghetto partito da Genova e diretto in Tunisia un magrebino. L'extracomunitario era ricercato dagli inquirenti nell'ambito delle indagini sulla tredicenne scomparsa venerdì 26 novembre da Brembate Sopra (Bergamo). Secondo alcune indiscrezioni, il tunisino sarebbe stato trattenuto dai militari per controlli.

Cosima Serrano: Il destino di passa da due firme, Michele Misseri potrebbe cambiare ancora versione



Quel 26 agosto la moglie di Misseri ha sempre detto di essere stata al lavoro. Un impiegato invece racconta di averla vista in banca, dove firmò un documentoPer il suo legale Daniele Galoppa lo zio di Sarah Scazzi, Michele Misseri, potrebbe cambiare ancora versione ed aggiungere dell'altro a quanto detto nell'incidente probatorio sull'omicidio della nipote Sarah Scazzi. Il legale lo ha riferito nel corso della trasmissione tv 'Quarto grado' e, collegato in video, il fratello di Sarah, Claudio ha commentato :" Non mi sembra tanto normale dare ben sette versioni diverse, ora ne vuol dare una nuova e speriamo sia quella vera".



Yara Gambirasio: lettera ai rapitori: ''Restituitela all'amore della sua famiglia''


Siamo ormai arrivati all'ottavo giorno consecutivo di ricerche. La ragazzina era scomparsa dalla sua casa il 26 novembre. La zona intorno alla cittadina a dieci chilometri dal capoluogo orobico è stata oramai perlustrata in lungo e in largo e adesso si è arrivati fino al territorio dei comuni bergamaschi dell'Adda, anche se i carabinieri proseguono gli accertamenti anche nella zona di Brembate ma, finora, senza alcun esito.

Questa sera si terrà una veglia di preghiera per Yara nella chiesa di Brembate e in altre parrocchie dei Comuni limitrofi. A quanto sembra alla veglia non dovrebbero partecipare papà Flavio e mamma Maura, che in questi giorni sono usciti di casa praticamente solo per accompagnare la sorella e i fratellini di Yara a scuola.

C'è anche un elicottero, messo a disposizione dalla Regione Lombardia, per le ricerche di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra, scomparsa ormai da più di una settimana. Dopo aver perlustrato palmo a palmo i dintorni del paese, il personale ha allargato ulteriormente il raggio di osservazione, fino alle località vicino all'Adda, con un gran dispiegamento di forze e mezzi.

Roma: aggressione contro i medici dopo un intervento


La ricostruzione del tragico incidente
La vittima sarebbe un giovane di 29 anni. Sembra che i medici abbiano avuto difficoltà a intubare il giovane per l'anestesia e per questo avrebbero compiuto tutte le operazioni di urgenza che si attuano in questi casi; ma il giovane è stato colto da un arresto cardiaco e, nonostante ogni tentativo per rianimarlo, è morto poco dopo.

Dopo aver saputo che il figlio era morto durante l'intervento chirurgico, hanno aggredito l'equipe medica che aveva operato il ragazzo, all'ospedale romano San Filippo Neri. I genitori erano nella sala d'attesa mentre il figlio veniva sottoposto a un'operazione di asportazione della milza. All'improvviso, è stata data loro la tragica notizia, seguita dall'aggressione contro i medici.