
Davvero difficile per la donna poter continuare a resistere: qualsiasi tentativo di integrazione sociale veniva ritenuto dall'immigrato come un atto di ribellione alle sue decisioni e lo soffocava con violenze e soprusi. La donna, nonostante si trovasse in Italia da anni, non conosceva l'italiano ma ha trovato comunque la forza di denunciare i fatti alla Polizia di Stato.
La donna aveva dovuto sposare l'uomo scelto alla famiglia, in Italia viveva praticamente reclusa, doveva indossare il velo anche se usciva sul poggiolo di casa per coprire i segni delle percosse ed era costretta a subire la volontà sessuale del marito.
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