giovedì 30 settembre 2010
La madre di Sarah Scazzi "Credo che questo telefonino sia un indizio per le indagini e che possa portare ad alcune soluzioni"
Il destino stavolta ha preso la forma di un cacciavite dimenticato. Michele Misseri era tornato a recuperarlo, dopo aver lavorato nei campi. E in un fazzoletto di terra bruciata ha trovato quel guscio, quel cellulare senza batteria e senza scheda adesso in mano agli inquirenti: l’unica traccia di Sarah a cui la famiglia si aggrappa. A cui la mamma si aggrappa. Lei, sempre più confusa, parla dei rapporti della sua famiglia con lo zio, il papà di Sabrina, la cugina che Sarah doveva raggiungere quel 26 agosto per andare insieme al mare. Mamma Concetta continua a sostenere la tesi del rapimento anche se dice: "Ancora non riesco a capirne l’obiettivo". E sul giallo della presunta sorella segreta di Sarah afferma: "Sono dicerie. I giornalisti vogliono raccontare le storie come dicono loro".
Mamma Concetta continua a sostenere la tesi del rapimento anche se dice: "Ancora non riesco a capirne l’obiettivo". E sul giallo della presunta sorella segreta di Sarah afferma: "Sono dicerie. I giornalisti vogliono raccontare le storie come dicono loro".
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